2023-09 L'esercito impegnato nella bonifica di ordigni ad alta quota
2023
L'Esercito impegnato nella bonifica di ordigni ad alta quota
Fiamme Verdi Dicembre 2023 di di Simone Algeo
Recupero in sicurezza degli ordigni
Rinvenuti proiettili d’artiglieria della 1^ Guerra Mondiale a oltre 2.500 metri di quota. Il 2° Reggimento Genio Guastatori impegnato nella ricerca e neutralizzazione degli ordigni.
Il 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito è impegnato da lunedì scorso nell’operazione "Adamello 2023", delicata attività di bonifica che vede gli artificieri delle Truppe Alpine impegnati nella ricerca di superficie, raccolta e successiva neutralizzazione di numerosi proiettili d’artiglieria di medio e grosso calibro risalenti al primo conflitto mondiale che, con il caldo estivo, stanno riaffiorando tra i 2.500 e i 3.000 metri di quota sul gruppo montuoso dell’Adamello, dove più di un secolo.
Il 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento è un’unità delle Truppe Alpine specializzata per operare anche in ghiacciaio e in alta montagna, che da diversi anni in estate è impegnata sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta nella delicata operazione di ricerca e bonifica di numerosi residuati bellici. Questa attività è possibile solamente quando lo scioglimento delle nevi e del ghiaccio permette un'efficace ricerca degli ordigni che, dopo oltre un secolo di valanghe e movimenti glaciali, oggi riaffiorano sparsi su superfici molto ampie e particolarmente impervie. Nel corso di 2 anni di ricerche sono stati raccolti e distrutti circa 1000 ordigni.
Per effettuare il solo brillamento dei 900 proiettili recuperati nell’estate del 2022 è stato necessario circa un mese di attività presso una vicina cava idonea.
Un’attività impegnativa in termini di personale che vede infatti coinvolti insieme agli artificieri delle Truppe Alpine, anche alcuni elicotteri del 4° Reggimento "Altair" dell’Aviazione dell’Esercito, personale del Soccorso Alpino dei Carabinieri, ulteriori elicotteri messi a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento, la Società Alpinisti Tridentini e il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.
Ricognizione del ghiacciaio