1969 Bibano-Godega: Gita sociale ad Osoppo - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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1969 Bibano-Godega: Gita sociale ad Osoppo

Attività
           
GRUPPO BIBANO-GODEGA
           
GRUPPI IN GITA SOCIALE ad OSOPPO

Fiamme Verdi Ottobre 1969

Domenica 27 luglio i nostri Gruppi di San Fior e di Godega-Bibano hanno effettuato l’annuale gita, con diversa destinazione ma con comune cordiale appuntamento a Osoppo - di buon mattino - per una cordiale bevuta valevole quale buon augurio per il restante viaggio. E l’augurio stato efficace poiché tutti i partecipanti, di entrambi i Gruppi, hanno concluso soddisfatti la bella giornata estiva.

Alla stessa ora sono giunti a casa i Soci di Godega-Bibano, anch’essi partiti di buon mattino per giungere ad Osoppo per il previsto incontro con gli amici di San Fior.
Dell’allegra compagnia facevano parte i veterani Silvio Bolzan (classe 1891) e Angelo Peruch (del 1892, e che a Osoppo ha iniziato col tracannarsi il primo «quartino»), oltre al Moro Bernardi che, pure a Osoppo, ha cominciato a far piazza pulita della sua scorta-viveri rivolgendo poi uguale attenzione a quella di Meni Marcon.
Salutati gli alpini di S. Fior, la comitiva ha raggiunto Tolmezzo e - dopo una breve visita alla cittadina - è proseguita verso Passo Monte Croce Carnico giungendo al confine alle ore 11. Mezz’ora di sosta tra il traffico intenso degli austriaci e tedeschi diretti alle nostre spiagge inondate di sole, e poi - previa discussione con le guardie di frontiera per poter far invertire la direzione del pullman nello spiazzo del confine - la ricerca del posto adatto per il rancio e che venne felicemente scelto in un accogliente bosco a circa metà strada fra Tolmezzo e Passo M. Croce.
Le bottiglie (provenienti dalla cantina del capogruppo Padovan) vennero collocate sotto una cascatella perchè si rinfrescassero, e i volonterosi addetti alla cucina si misero al lavoro; in breve la pastasciutta fu pronta e anche le monumentali braciole cotte sulle braci, con relativo contorno di verdure. Non mancava nemmeno il caffè corretto con la grappa (e poi il «resentin» per accertare se la sgnapa era più gustosa senza il caffè).
Per i canti, cominciati con il Barcarol del Brenta (immaginando el Brenta pien de vin) sono principalmente emerse le voci del vecio Angelo Peruch, di Angelo Peruch junior, Biasi Peruch e Gustin Bellon.
Puntuali, alle ore 14,30 sono partiti per Sappada con sosta di circa mezz’ora tra l’accogliente simpatia dei villeggianti e dei bocia alle armi, raggiungendo poi Pieve di Cadore per una più lunga fermata della quale molti hanno approfittato per andare a far visita a commilitoni o parenti ed amici in vacanza. Angelo Peruch ha incontrato, al Caffé Tiziano, il vecchio compagno d’armi Antonio Bergamo: dopo un momento di esitazione (dovuto al lungo tempo che non si vedevano) si sono vicendevolmente riconosciuti ed abbracciati.
Una successiva sosta è stata fatta a Longarone, in un commosso ricordo della sventura che colpì quel povero paese, proseguendo poi sulla via di casa; tra Nove e Vittorio Veneto, a causa dell’ingorgo del traffico, sono occorsi tre quarti d’ora per percorrere nove chilometri. La gita si è comunque conclusa, come prima detto, con l’arrivo alle ore 22 e con la soddisfazione della bella giornata trascorsa.
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