1994 Bibano-Godega: Restauro San Bartolomeo
Attività
GRUPPO BIBANO-GODEGA
Restauro Chiesetta di San Bartolomeo
GLI ALPINI... SEMPRE LORO
PROGETTO NOBILE
PROGETTO NOBILE
Fiamme Verdi Dicembre 1994
Rafforzamento murale
Posa travature del tetto
Il gruppo alpini di Bibano Godega ha messo in cantiere un nuovo prestigioso obiettivo: il restauro ed il recupero urbanistico dell’antica chiesetta di San Bartolomeo a Bibano di sotto, in località “peschiera”, in evidente stato di degrado.
L’idea è nata e poi si è concretizzata mediante la fattiva collaborazione con la cittadinanza del luogo, preoccupata per lo stato di incuria e di degrado in cui versa l’edificio. uno dei più antichi del comune e un tempo luogo di culto e devozione per l’intero circondario.
Recenti studi ne fanno risalire l’origine tra il XII° e il XIII° secolo quando, dopo le ultime incursioni ungare, si assiste ad una veloce crescita demografica e l’incolto viene nuovamente affrontato dall’uomo alla ricerca di ulteriori spazi e terreni da mettere a coltura per soddisfare la sempre maggiore domanda alimentare.
In quella zona si aggregò una piccola comunità di contadini “liberi“ i quali si erano affrancati dalla servitù al feudatario del luogo drenando le acque sorgive, bonificando le paludi e disboscando le macchie spontanee per ritagliarne appezzamenti coltivabili e produttivi da cui il necessario per campare.
Essi, da buoni cristiani desiderosi di protezione celeste, eressero una piccola cappella, ampliata successivamente, dedicata a S. Bortolomeo, e dipendente dalla pieve matrice di San Fior.
In seguito, prevalendo per importanza e posizione strategica la chiesa di S. Martino ubicata nella “cortina”, ossia la sede amministrativa del paese, tanto che nel 1511 divenne parrocchia autonoma accorpando le altre chiesette sparse nel territorio, quella di S. Bartolomeo andò incontro al suo ineluttabile destino: emarginata e abbandonata venne lentamente lasciata all’ingiuria del tempo e delle calamità. Ora per il suo restauro sono necessari dei fondi, tanti! Ecco, quindi, scaturire l’idea di ripristinare la vecchia sagra i cui proventi ed utili serviranno per affrontare le primarie emergenze, in particolar modo il tetto e il rafforzamento delle pareti.
Quattro serate (18 - 19 - 20 - 23 Agosto) di festeggiamenti e di allegria: musica e ballo tutte le sere, una gara di briscola, un chiosco ben fornito con specialità alla trota, lo spiedo gigante (grazie cugini alpini di Pianzano!) e tanta voglia di stare insieme. Infine, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, uno spettacolo folkloristico dei Viazanka, splendido nei costumi, nelle danze e nelle musiche tradizionali russe che ha riscosso un’ovazione di consensi ed applausi.
Il piano di interventi, che partirà appena saranno espletate le formalità burocratiche, previsto a lungo termine vista la complessità dell’opera, contempla anche il ripristino dell’antica via comunale che un tempo portava alla chiesetta, ora in gran parte sommersa delle acque sorgive che sgorgano copiose nei pressi, per tracciare una sorta di percorso naturalistico in grado di valorizzare le caratteristiche morfologiche ed ambientali delle zone umide propagando, così, uno dei luoghi più belli ed ancora intatti del paese.