2018 Bibano-Godega: I 50 anni del Gruppo Bibano-Godega
Attività
GRUPPO BIBANO GODEGA
Raduno Sezionale per i 50 anni del Gruppo Bibano-Godega
Il Raduno sezionale di venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 agosto 2018: tre
giornate intense per un compleanno importante: i 50 anni del Gruppo
Bibano-Godega, che gli alpini hanno voluto festeggiare insieme all’intera
comunità del comune di Godega. Un libro della collaudata coppia di storici
Visentin-Azzalini racconta la storia delle penne nere di Bibano e Godega
I
festeggiamenti sono iniziati il 24 agosto, con la messa nella suggestiva
chiesetta di San Bartolomeo, e subito dopo alle scuole elementari di Bibano è
stata inaugurata la mostra fotografica sul conflitto mondiale intitolata “I
danni della Grande Guerra nel Trevigiano”, con
esposizione di divise militari dell’epoca.
Nel pomeriggio del 25, con partenza dal Pozzo della Regola di Godega, un nutrito corteo – costituito dagli alpini, dalle autorità civili, da amici e simpatizzanti e aperto da cinquanta bambini col tricolore – si è diretto verso il “parco della Rimembranza” per la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei caduti.
Il corteo ha poi reso omaggio a Guido Da Re, artigliere alpino godeghese, perito durante il terremoto del ’76, al quale è dedicata una stele, presso la Fiera, ed una via del comune.
Al Palaingresso di Godega sono seguiti i discorsi e la presentazione del libro “Noi Alpini”, curato da Giorgio Visentin e da Innocente Azzalini e dedicato ai 50 anni di vita e di impegno del gruppo alpini di Bibano-Godega.
Alla sera, nelle strutture della sagra di Bibano si è tenuto un momento conviviale, allietato dal Coro “G. Bedeschi” di Gaiarine e dalla fanfara della sezione alpini di Conegliano.
Domenica 26 il “clou” della festa: dopo l’alzabandiera e la sfilata lungo via Marconi e via Cortina di Bibano, gli alpini hanno partecipato alla messa della comunità parrocchiale: numerose le amministrazioni comunali presenti e le rappresentanze di gruppi alpini provenienti non solo dalla sezione di Conegliano (ma anche da Feltre e Gorizia); presenti il consigliere nazionale Renato Genovese, il comandante del 3° art.mon. Col. Romeo Michele Tomassetti, il comandante del Gruppo Conegliano Ten. Col. Umberto Grieco; tanti anche i giovani e i bambini, che sono stati coinvolti per l’occasione, perché – come ha detto il sindaco Guzzo – “è importante che anche le giovani generazioni imparino i valori della famiglia alpina: la solidarietà, la presenza, la solidità: valori che devono essere mantenuti vivi anche nella comunità civile”.
Nel pomeriggio del 25, con partenza dal Pozzo della Regola di Godega, un nutrito corteo – costituito dagli alpini, dalle autorità civili, da amici e simpatizzanti e aperto da cinquanta bambini col tricolore – si è diretto verso il “parco della Rimembranza” per la cerimonia dell’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei caduti.
Il corteo ha poi reso omaggio a Guido Da Re, artigliere alpino godeghese, perito durante il terremoto del ’76, al quale è dedicata una stele, presso la Fiera, ed una via del comune.
Al Palaingresso di Godega sono seguiti i discorsi e la presentazione del libro “Noi Alpini”, curato da Giorgio Visentin e da Innocente Azzalini e dedicato ai 50 anni di vita e di impegno del gruppo alpini di Bibano-Godega.
Alla sera, nelle strutture della sagra di Bibano si è tenuto un momento conviviale, allietato dal Coro “G. Bedeschi” di Gaiarine e dalla fanfara della sezione alpini di Conegliano.
Domenica 26 il “clou” della festa: dopo l’alzabandiera e la sfilata lungo via Marconi e via Cortina di Bibano, gli alpini hanno partecipato alla messa della comunità parrocchiale: numerose le amministrazioni comunali presenti e le rappresentanze di gruppi alpini provenienti non solo dalla sezione di Conegliano (ma anche da Feltre e Gorizia); presenti il consigliere nazionale Renato Genovese, il comandante del 3° art.mon. Col. Romeo Michele Tomassetti, il comandante del Gruppo Conegliano Ten. Col. Umberto Grieco; tanti anche i giovani e i bambini, che sono stati coinvolti per l’occasione, perché – come ha detto il sindaco Guzzo – “è importante che anche le giovani generazioni imparino i valori della famiglia alpina: la solidarietà, la presenza, la solidità: valori che devono essere mantenuti vivi anche nella comunità civile”.
Al termine della messa, sul piazzale antistante la chiesa, si è tenuta la
cerimonia di deposizione della corona al monumento ai Caduti e poi i discorsi
delle autorità: il sindaco Paola Guzzo, il capo gruppo Christian Diana, il
presidente di sezione Gino Dorigo, e Luca Zaia, governatore della Regione
Veneto, il quale – scherzosamente – ha detto che “gli alpini sono come la Panda:
se non ci fossero, bisognerebbe inventarli”, perché quando c’è un bisogno sul
territorio sono subito presenti! Alla conclusione della manifestazione, che ha
richiesto un forte impegno da parte del gruppo alpini, ma anche dell’intera
comunità (e del Comitato festeggiamenti), il capo gruppo Diana ha manifestato il
suo grazie alle tante persone che hanno permesso l’ottima riuscita dell’evento.
Il gruppo alpini di Bibano e Godega ha un rapporto molto stretto con la comunità: due fiori all’occhiello del suo impegno sono il restauro della chiesetta di san Bartolomeo a Bibano e quella della Madonna della Salute a Salvatoronda. Però ci sono anche tante altre iniziative di cui il gruppo si fa portatore: dalle visite per i ragazzi sulle zone della Guerra, alla raccolta di farmaci e di alimentari per il banco farmaceutico e quello alimentare, oltre alle iniziative legate all’Associazione…
“La riuscita di un evento – continua Diana – dà soddisfazione e dà senso al sacrificio e al tempo che si toglie alla propria famiglia”. Ecco, lo spirito di sacrificio: gli alpini lo hanno imparato durante la leva militare, insieme a “quel senso di solidarietà e di fratellanza, all’umiltà e al senso di affidabilità, che poi – afferma il capo gruppo – non dimentichi più per il resto della tua via”.
Il desiderio – e l’auspicio – di tutti è che questi valori siano trasmessi anche alle nuove generazioni e possano continuare a portare frutti nella comunità anche nel futuro.
Il gruppo alpini di Bibano e Godega ha un rapporto molto stretto con la comunità: due fiori all’occhiello del suo impegno sono il restauro della chiesetta di san Bartolomeo a Bibano e quella della Madonna della Salute a Salvatoronda. Però ci sono anche tante altre iniziative di cui il gruppo si fa portatore: dalle visite per i ragazzi sulle zone della Guerra, alla raccolta di farmaci e di alimentari per il banco farmaceutico e quello alimentare, oltre alle iniziative legate all’Associazione…
“La riuscita di un evento – continua Diana – dà soddisfazione e dà senso al sacrificio e al tempo che si toglie alla propria famiglia”. Ecco, lo spirito di sacrificio: gli alpini lo hanno imparato durante la leva militare, insieme a “quel senso di solidarietà e di fratellanza, all’umiltà e al senso di affidabilità, che poi – afferma il capo gruppo – non dimentichi più per il resto della tua via”.
Il desiderio – e l’auspicio – di tutti è che questi valori siano trasmessi anche alle nuove generazioni e possano continuare a portare frutti nella comunità anche nel futuro.
Tra due ali di bandiere portate dai bambini, gli intervenuti entrano al Palaingresso per la presentazione del libro “noi Alpini”
Mostra fotografica “I danni della Grande Guerra nel Trevigiano”: in divisa, il
comandante del 3° art.mon. Col. Romeo Michele Tomassetti e il comandante del
Gruppo Conegliano Ten. Col. Umberto Grieco
Onori ai caduti: il comandante del 3° art.mon. Col. Romeo Michele Tomassetti, il
capogruppo Diana, il presidente Dorigo, il Governatore Zaia e il sindaco Guzzo
Sfilata Bibano: il comandante del Gruppo Conegliano Ten. Col. Umberto Grieco, il
consigliere nazionale Genovese, con il presidente Dorigo
Sfilata Godega: il consiglio Sezionale seguito dai vessilli delle sezioni ospiti
Sfilata: in testa le sezioni ospiti