1988 Città: Dono del Tricolore alla scuola media Cima
Attività
GRUPPO CONEGLIANO CITTA'
Dono del Tricolore alla scuola media “Cima”
Fiamme Verdi Giugno 1988Dopo la consegna della Bandiera alla scuola elementare “Kennedy”, avvenuta in ottobre dello scorso anno, con immensa
soddisfazione e grande gioia del Corpo Insegnante e degli scolari, le penne nere del gruppo hanno ripetuto il
significativo gesto, donando al la scuola media “G.B. Cima” la Bandiera di rappresentanza.
La cerimonia, profondamente sentita, si O svolta alla presenza di un folto gruppo di Studenti, di alcuni insegnanti, del preside prof. Oscar Massarelli, del sindaco rag. Flavio Silvestrin, del presidente della nostra sezione prof. Giacomo Vallomy, del capogruppo e assessore alla pubblica Istruzione prof. Raimondo Piaia, del presidente di Istituto ing. Massimo Mario, del presidente dell’associazione Combattenti e Reduci di Conegliano ing. Paolo Stivai, e di molti alpini.
Dopo la benedizione impartita da don En neo Dario, i reduci di Russia Olindo Battistuzzi — medaglia d’argento al valore militare — e Giovanni Drusian hanno consegnato il tricolore ad un giovane, rappresentante della scuola.
Nei loro interventi — per la venti, molto brevi il prof. Piaia, il rag. Silvestrin e il prof. vallomy hanno illustrato il significato della bandiera tricolore. Vallomy in particolare dopo aver ricordato i vecchi tempi, quando arrivato dalla val d’Aosta, fu assegnato in quell’istituto ad insegnare — ha voluto illuminare i giovani studenti cos'è stato il tricolore nella storia d’Italia: sacrificio, sofferenza, olocausto; ch’essa è il simbolo del nostro Paese e che pertanto dobbiamo amare e difendere:
‘Gli alpini — egli ha aggiunto conoscono tutto questo per esser stati protagonisti e molti di loro sono tornati alle proprie case con i segni di questa difesa, molti altri han dato la propria vita..
Il preside prof. Massarelli cosi si espresso: I sentimenti di solidarietà e simpatia che si manifestano in queste occasioni dimostrano ancora una volta la considerazione e la stima che la popolazione nutre per le penne nere. Orbene tutti questi atti di umanità e di solida ricci trovano il loro compendio in gesti, come quello odierno, del dono della bandiera alle nuove generazioni, ai giovani che costituiranno la società di domani. Il vessillo nazionale, che raccoglie in sé i sentimenti piè elevati del cittadino, passando ai giovani come dono da parte di un’associazione che ha dato tanti buoni esempi alla società, non può essere che un seme per la nuova generazione, un apporto di tradizioni, di sentimenti elevati, di amore per il prossimo, di gioia di donare, un seme che non mancherà di dare in futuro un adeguato raccolto. E questo è nei voti di tutti.
Il rappresentante dell’Istituto ing. Mario ha voluto ringraziare gli alpini per la genero sa e patriottica iniziativa, ricordando la loro disponibilità in tutte quelle attività, sociali e umanitarie che il Paese ha bisogno e quindi con diritto possono andar fieri.
Infine una ragazza a nome degli alunni di tutta la scuola media “Cima” ha detto: ‘Ringraziamo l’associazione alpini di Conegliano per il dono di questa bandiera, che ci sentiamo Onorati fieri di ricevere; e per la possibilità di compiere questa bella e nuova esperienza nell’assistere a questa cerimonia. Noi tutti siamo orgogliosi di questo dono ricevuto proprio dalle mani di voi alpini, il gruppo piè simpatico che ha perseguito nel passato grandi meriti ed onori di fronte alla Nazione Italiana. Gli alpini, noi ragazzi del Veneto, li conosciamo bene; infatti molti dei nostri papà hanno militato in questo corpo. Conosciamo il vostro spirito. Voi ci comunicate sempre, in ogni luogo, la gioia; gioia per la vita, per stare con gli amici, per la montagna, per la Patria, per la pace... E noi, in questo momento, accogliendo questa bandiera, vogliamo seguire il vostro esempio: vogliamo essere, cioè, sempre più impegnati, volenterosi, onesti, allegri e contenti di appartenere alla Nazione che voi avete sempre difeso ed onorato: l’Italia -.
r. brunello
La bandiera di rappresentanza tenuta dal reduce di Russia M.A. Battistuzzi; con alla sua destra il capogruppo Piaia, assistono alla benedizione impartita da don Guerrino, prima della consegna alla scuola elementare “Kennedy”.