1994 Città: Visita agli anziani di Casa Fenzi
Attività
GRUPPO CONEGLIANO CITTA'
LA VISITA AGLI ANZIANI DI CASA FENZI
GRATIFICANTE GESTO DI SOLIDARIETA'Fiamme Verdi Giugno 1994È certamente un gesto di grande umanità far visita a persone anziane, a quelle persone che gli anni hanno tracciato i
solchi sul loro corpo, o che la verosimile rinuncia all’entusiasmo li traccia anche nell’animo; a quelle persone il cui
tempo ha reso la memoria più o meno latente, o la labilità ne ha, anzitempo, menomato la ragione rendendole vulnerabili.
Incontrare queste persone, portare loro un sorriso, una parola di conforto, un saluto affettuoso e una stretta di mano - al di là dell’atto formale e del dono materiale - significa che prevale lo spirito del sostegno morale, che gratifica chi dona, quanto chi riceve.
La visita delle penne nere del Gruppo Città agli ospiti della Casa di Riposo Fenzi è stata un’altra testimonianza di una realtà alpina, sempre protesa verso quegli ideali che fanno grandi e nobili quegli uomini che si identificano in un esemplare volontariato.
Abbiamo portato - al di là dei fiori e dei ”crostoli” - una nota allegra, che dico, tante note allegre, che hanno armonizzato i gioiosi nostri canti, deliziando gli anziani ospiti, il presidente dell’Istituto dott. Italo Maschio, il direttore Enzo Perin e le brave e simpatiche assistenti.
Soddisfatto è rimasto il capogruppo Antonino Cais per il significato dell’incontro e per la buona rappresentanza alpina.
Mi piace opportunamente riportare il seguente curioso pensiero: “Mettete pure i vecchi in un letto soffice e caldo, e lasciateli ben godere, perché non possono altro; e donate loro, nel dicembre della vita e nelle lunghe notti, feste natalizie e alberi di Natale: sono anch’essi fanciulli, che crescono all’indietro.
L’augurio è che possiamo arrivare anche noi al dicembre della vita sereni e confortati, in pace con Dio, con noi stessi e con gli altri.
Incontrare queste persone, portare loro un sorriso, una parola di conforto, un saluto affettuoso e una stretta di mano - al di là dell’atto formale e del dono materiale - significa che prevale lo spirito del sostegno morale, che gratifica chi dona, quanto chi riceve.
La visita delle penne nere del Gruppo Città agli ospiti della Casa di Riposo Fenzi è stata un’altra testimonianza di una realtà alpina, sempre protesa verso quegli ideali che fanno grandi e nobili quegli uomini che si identificano in un esemplare volontariato.
Abbiamo portato - al di là dei fiori e dei ”crostoli” - una nota allegra, che dico, tante note allegre, che hanno armonizzato i gioiosi nostri canti, deliziando gli anziani ospiti, il presidente dell’Istituto dott. Italo Maschio, il direttore Enzo Perin e le brave e simpatiche assistenti.
Soddisfatto è rimasto il capogruppo Antonino Cais per il significato dell’incontro e per la buona rappresentanza alpina.
Mi piace opportunamente riportare il seguente curioso pensiero: “Mettete pure i vecchi in un letto soffice e caldo, e lasciateli ben godere, perché non possono altro; e donate loro, nel dicembre della vita e nelle lunghe notti, feste natalizie e alberi di Natale: sono anch’essi fanciulli, che crescono all’indietro.
L’augurio è che possiamo arrivare anche noi al dicembre della vita sereni e confortati, in pace con Dio, con noi stessi e con gli altri.
Natore