1995 Città: 70° - Vita Alpina Decennio 85-95 - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
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1995 Città: 70° - Vita Alpina Decennio 85-95

Attività
GRUPPO CONEGLIANO CITTA'
           
70° - Vita Alpina Decennio 85-95
1985/1995

Altri dieci anni sono trascorsi e per la nostra Sezione fanno settanta.
Anche se il Gruppo Città, strutturalmente è nato sul finire degli anni '60, non possiamo dimenticare che il primo Presidente della Sezione A.N.A. di Conegliano, il Gen. Bortolo Gambi, ed i componenti il primo Consiglio Direttivo Sezionale, erano cittadini coneglianesi. Pertanto, un pensiero riconoscente desideriamo rivolgere a quanti con entusiasmo e generoso impegno, posero la prima pietra di questa meravigliosa Famiglia Alpina che oggi conta trenta Gruppi e quest'anno celebra il suo settantesimo anno di vita. L'occasione ci mette nella condizione di fare il consuntivo del nostro impegno associativo, con tanta modestia, certamente, ma con grande spirito di riflessione.

Gli ultimi 10 anni
In questi ultimi dieci anni, il Gruppo Città ha cercato di fare del suo meglio. I nostri Vecchi, ormai, uno alla volta se ne stanno andando silenziosamente, lasciando un grande vuoto, ma soprattutto, consegnandoci via via testimonianze di una "alpinità" nata dalle sofferenze della guerra, che dobbiamo saper conservare e con la quale misurarci nel nostro operare quotidiano, se vogliamo che i valori della vita possano produrre buoni frutti. Le generazioni che hanno avuto la ventura di portare il Cappello Alpino dopo la guerra, in un paese come il nostro, dove il benessere è stato prodotto dalla laboriosità e dalla tenacia della gente, hanno dimostrato e stanno dimostrando di sentirsi orgogliose.
E questo orgoglio è divenuto e sta sempre più trasformandosi in spirito di disponibile solidarietà sociale con chi ci sta accanto nel contesto delle nostre Comunità. Questa è la nuova "alpinità".
Poiché per gli Alpini, alle volte è più facile fare che raccontare, cercheremo ora, meglio che potremo, di rivisitare il nostro recente passato, come Gruppo.

L'impegno nel sociale
L'Istituto della Nostra Famiglia, con i suoi servizi psico-socio-sanitari e riabilitativi, rivolti ai bambini, che nel 1993 ha celebrato il venticinquesimo anno di presenza a Conegliano, è stato e continua ad essere per noi Alpini della Città, motivo di fraterno interessamento.
Dopo aver dato fattiva collaborazione nel contesto di un preciso programma realizzato dalla Sezione, per la costruzione del Laboratorio Occupazionale di Mareno di Piave, gestito appunto dalla Nostra Famiglia e del "PERCORSO VITA" creato in Costa Alta, lungo i sentieri del parco adiacente la sede dell'Istituto, a ricordare i 100 anni del 7° Alpini nato a Conegliano, continuiamo a renderci presenti in molti altri servizi.
Va qui ricordata la partecipazione annuale al pellegrinaggio a Lourdes.
A Natale è divenuta ormai una consuetudine, la visita agli Allievi del Laboratorio di Mareno, ove accanto al tradizionale panettone, cerchiamo di portare un tocco di vivace serenità.
Durante la settimana, una sera dopo cena, nostri Alpini guidati da Antonino Cais, che ne è l'instancabile animatore, prestano sistematicamente la loro opera, per integrare il lavoro di assemblaggio, eseguito durante la giornata dai ragazzi del Laboratorio, di pezzi di apparecchiature varie, commissionato da Ditte della zona.
Qualche gita al mare o ai monti, coronano questo nostro stare insieme a questi ragazzi con i quali la vita certamente e stata tragicamente poco generosa.

Ed ancora, le persone anziane ospiti alla Casa Fenzi, sono divenute per il Gruppo Città motivo di annuale incontro nel periodo del Carnevale. I nostri canti tradizionali e la nostra presenza contribuiscono in quel momento ad offrire loro un po' di serena fratellanza che viene ravvivata da un piatto di "crostoli", accompagnato su ogni tavolo, da un vasetto di primule multicolori.

L'adozione a distanza
Sul finire dell'anno 1994, anche noi abbiamo risposto ad un atto di grande valore umano e sociale promosso dalla Sezione per ricordare degnamente il "Settantesimo". Abbiamo richiesto n. 7 adozioni di ragazzi localizzati nelle missioni diocesane dell'India, Camerun, Brasile. Ciò permetterà con un annuale contributo in denaro di mandare a scuola per cinque anni questi ragazzi nel loro Paese di residenza. Continua ad essere aperto tra noi, un "Fondo di solidarietà" cui attingere ogni qualvolta si ritiene di compiere un intervento umanitario, come per il passato è già stato fatto.

Attività
Una serie di attività ricreative e culturali, ci permettono di poter avere, durante l'anno sociale, motivi di incontro fraterno e gioviale, accompagnato da una serena atmosfera, con la Città. La gita e il pranzo sociali annuali, la castagnata fatta in sede A.N.A. di Via Beccaruzzi, la "porchetta in Calle" lungo il selciato che porta al Castello, diventano momenti di allegra compagnia e di distensione tra noi, amici, familiari e concittadini.

Collaborazione con il C.A.I.
Con il C.A.I. Sezione di Conegliano, fin dal 1986 si è consolidata una iniziativa denominata "Montagna Insieme", che avviene a dicembre incontrando la Città per gli auguri di Natale e Capodanno. A tale proposito, nel contesto dei motivi culturali presentati in questi anni, abbiamo avuto il piacere di avere con noi l'alpinista Lino Lacedelli di Cortina, uno dei conquistatori del K2, la seconda montagna più alta del mondo. C'è sempre stata la presenza di un Coro. Con gratitudine, desideriamo qui ricordare in particolare il Coro della Brigata Cadore, quello della Brigata Julia, il Corocastel, quello della sezione ANA di Vittorio Veneto. Ospite da qualche anno un Coro formato da Alpini in congedo che appartennero al Coro in armi della Julia.

Di recente, come abbiamo già fatto con il Gruppo Alpini di Lignano, ci siamo scambiati una visita ricreativa e conviviale con gli Alpini del Gruppo di Spinea (VE). Condotti dal loro Capogruppo, Luciano Milanese, nostro ex concittadino, venuti a visitare la Chiesetta della Madonna della Neve e la Città, sono stati ospitati con grande cordialità nella sede sezionale.
La S. Messa è stata celebrata alla Madonna della Neve da Don Ezio Busato, ordinario militare del Nord-Est.

Grande successo di pubblico e di consensi ha ottenuto il concerto Vocale tenuto nella Chiesa cittadina di S. Martino nel luglio 1987, presente il Coro dell'Università di HARDIN (Stati Uniti d'America) con la partecipazione del Coro della Brigata Alpina Julia e del Corocastel, organizzato in collaborazione con l'amministrazione Comunale. Nel gennaio 1988, poco prima che iniziasse la ristrutturazione delle Truppe Alpine, abbiamo fatto visita, ospiti anche al rancio nella caserma Piave di Udine, al gruppo Artiglieria da Montagna "Conegliano" della Julia, ricevuti dai Comandanti il Gruppo e la Brigata, con la partecipazione dell'Ass. alla Pubblica Istruzione e nostro alpino Mondo Piaia, in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di Conegliano. Felice, infine, è stata l'esperienza di due Tornei di "Calcetto" cui hanno aderito due squadre di Alpini e altre appartenenti a Gruppi Sportivi cittadini. Per quanto riguarda il settore sportivo, vogliamo ricordare il Ten.Col. maestro Italo De Candido, che a livello nazionale da ben quarant'anni rappresenta degnamente la nostra Sezione alle gare di sci indette dalla Sede nazionale dell'A.N.A. ottenendo sempre degli ottimi piazzamenti., tra i quali due terzi posti, uno sulle nevi del Passo del Tonale ed uno sul Nevegal.

In questi anni non è mancata la nostra presenza nelle Scuole della Città.
Il tricolore d'Italia, simboleggiato in una Bandiera di rappresentanza, lo abbiamo donato alla Scuola Elementare "Kennedy", alla Scuola Media "G.B. Cima", all'Istituto per ragionieri "M.Fanno". Sono state cerimonie in cui si è cercato di ravvivare lo spirito di fratellanza e di solidarietà del quale ci sentiamo portatori, che deve animare il cittadino singolo e la Comunità Nazionale.

Le attività organizzate a livello sezionale continuano ad essere motivo della nostra partecipazione, sempre disposti a collaborare doverosamente. Impegni che trovano coronamento nell'Adunata Nazionale. All'incontro annuale organizzato dalla Sede Nazionale al Rifugio Contrin, il nostro "SPIN" - Giuliano Tocchet - porta sempre, con altri nostri Alpini, la testimonianza del Gruppo Città. Va ricordato che Alpini di Costa Alta con familiari e altri nostri soci, animati da Lorenzo e Mario Zanchetta, abitualmente rappresentano il Gruppo alla cerimonia annuale al Bosco delle Penne Mozze ed in modo singolare. Infatti dopo le partecipate onoranze ai caduti, offrono la possibilità del rancio al campo, trasformando il pomeriggio in un fraterno incontro conviviale.

La Protezione Civile è un altro settore che ci vede impegnati con una rappresentanza, nei programmi organizzati dal Comune in collaborazione con l'A.N.A.. E' stata molto apprezzata dal Corpo Insegnanti della Città la giornata promossa a livello nazionale e che noi abbiamo celebrato impegnando gli Alunni della Scuola Elementare "S.Francesco".

Con il 1994 si sono conclusi i lavori dell'Asilo in terra di Russia a Rossosch. Il nostro Gruppo ha partecipato con entusiasmo alla iniziativa.
Hanno dato il loro contributo in giornate lavorative nel cantiere, Antonino Cais e Giancarlo Zoppas. Alla cerimonia della inaugurazione della Scuola erano presenti nostri soci ed amici con familiari. Il Gruppo ha offerto anche un contributo in denaro.

Un ricordo affettuoso desideriamo rivolgere a tutti i nostri Alpini che in questi anni hanno raggiunto il Paradiso di Cantore. Per tutti vogliamo ricordare il Capitano Soravia, gli ex capogruppo De Vido e Dal Pos, la nostra medaglia d'argento Battistuzzi, il Col. Grando.

A cinquant'anni dal suo sacrificio, rendiamo altresì gli onori, ricordandolo, all'alpino concittadino Giuseppe LAZZARIN, medaglia d'argento, caduto durante la Lotta di Liberazione.


Avviandoci alla conclusione di questa breve panoramica, riteniamo doveroso ricordare il contributo che alcuni nostri soci hanno dato e danno direttamente alla Sezione.

Il Comm. Giovanni Daccò, vecchio Alpino del "Cadore" con grande passione ed altrettanta grinta, ha il merito di aver organizzato e diretto i lavori di ristrutturazione e di abbellimento della sede sezionale con la collaborazione artistica del pittore e nostro associato Renato Varese, cui hanno collaborato nei lavori Adriano Moretti, Vittorio Dal Bo, Antonio Bottega e altri.

A Mario De Marchi un vivo ringraziamento per l'opera svolta nel gestire la taverna alpina. La nostra partecipazione alla vita della Sezione si esplica altresì attraverso l'impegno di alcuni di noi nel Consiglio Sezionale. Attualmente ricoprono l'incarico di Consiglieri: Silvano Armellin e Renato Brunello, che da 18 anni è responsabile e redattore di "Fiamme Verdi". Raimondo Piaia è nel collegio dei Probiviri.

Infine il Professor Giacomo Vallomy è stato eletto Presidente onorario dopo aver retto la Sezione, quale Presidente, per diciassette anni. Il Gruppo Città, caro Professore, sente il dovere filiale di esprimerle la propria gratitudine.

La Chiesetta della Madonna della Neve
Ricordiamo certamente con tanto entusiasmo il più bel contributo offerto alla Sezione e alla Città, dagli Alpini del Gruppo Città, sotto la direzione dell'alpino e geom. Silvano Armellin, nella ristrutturazione dell'oratorio della Madonna della Neve. Un gioiello ricco di storia e di tradizioni della Comunità Coneglianese, che gli Alpini della Sezione hanno voluto riportare al culto dei devoti e all'ammirazione della nostra gente e del turista. La Chiesetta è stata affidata alla cura degli Alpini dell'intera Sezione che ne hanno fatto un punto di riferimento per i loro incontri religiosi. Le vicende storiche ci riportano alle origini della costruzione delle mura fortificate della città di Conegliano, avvenuta nel XIV secolo. Nel luogo ove sorge la Chiesetta si trovava infatti l'antica "porta della Castagnera" di accesso alla sommità del Colle. Solo verso la metà del 1400, sarebbe divenuta oratorio.
 

Nei primi anni del 1500 Francesco Beccaruzzi, pittore coneglianese nato nella attuale sede della nostra Associazione, la decora con un "concerto di angeli musici" ampliando l'affresco rappresentato da una "Madonna del Latte" di origine quattrocentesca. Da qui ai nostri giorni va rilevato l'ampliamento di un'aula e la costruzione del campanile del 1700. Successivamente alcuni lasciti testamentari ne ricordano la devozione attraverso la celebrazione delle Mese e la donazione dell'olio sacro. Lo stato di conservazione dell'oratorio va via via nel tempo peggiorando e la situazione successiva al 1960 è di completo abbandono. E' in questo particolare momento che alcuni Alpini si interessano al "vecchio" oratorio per farne il luogo di culto dell'Associazione Alpini della Sezione di Conegliano. In data 25 maggio 1970 il Presidente Sezionale Comm. Guido Curto presentava all'Ordinario Diocesano la domanda che la Chiesetta, di proprietà della Parrocchia del Duomo di Conegliano, fosse affidata alla Sezione Alpini. L'adesione a tale richiesta avvenne con Concessione del Delegato Generale, Mons. Mario Ghizzo con atto prot. 620/70 del 5 giugno 1970. Da allora due sono stati i momenti significativi per il recupero conservativo della Chiesetta. Il primo nel 1975 con la ricostruzione di una parte del tetto, il secondo, il più radicale, che è consistito nel completo e definitivo restauro, del 1990. In questa seconda fase importanti sono stati i ritrovamenti di tipo artistico, con gli affreschi prima citati e di tipo archeologico che attraverso la lettura di alcuni elementi lapidei e di altri elementi prima non visibili stabiliscono con certezza l'origine del sito. Nell'opera di restauro, che si è svolta in un contesto sezionale con circa 5.500 ore lavorative, molti sono gli alpini della Sezione che si sono resi disponibili per i lavori, ma è stato determinante il contributo del Gruppo Città attraverso il promotore geom. Silvano Armellin, responsabile sezionale della Chiesa, e di numerosi e assidui altri nostri associati quali Antonino Cais, Antonio Bottega, Luciano Zaninotto, Vittorio Dal Bo, Giuseppe Bottega, Giulio Dal Pos. La Chiesetta è stata riaperta il 18 ottobre 1992 alla presenza del Vescovo Eugenio Ravignani che con decreto prot. 144/92 ne ha confermato l'affidamento alla Sezione Alpini di Conegliano. Per raccogliere tutti gli argomenti e scoperte riguardanti la Chiesetta ed il suo contesto storico, artistico e archeologico, è stato pubblicato un volume intitolato "La Madonna della Neve tra le mura di Conegliano" curato da Silvano Armellin e Giorgio Fossaluzza, presentato il 4 Giugno 93. Ma gli Alpini del Gruppo Città, di fatto custodi della Chiesa, non si sono accontentati di restaurare la parte muraria dell'Oratorio e del luogo ma si sono impegnati a far rivivere, anche l'adiacente calle della Madonna della Neve, organizzando radicali e ordinarie pulizie lungo la stradina e impegnandosi nella costante apertura nei pomeriggi di tutte le domeniche. La Chiesetta ed i suoi affreschi fanno anche scuola e sono oggetto di studio da parte di tre gruppi di studenti universitari di "Architettura" interessati alla tipologia e tecnica del restauro architettonico, altri due gruppi dell'Università di "restauro e conservazione del patrimonio" stanno presentando una tesi di laurea sull'affresco restaurato. Ora la Chiesetta è parte integrante del "Sistema museale" della Città di Conegliano e di questo gli Alpini possono certamente sentirsi orgogliosi.

Settant'anni di vita per una Sezione sono certamente un bel traguardo. Eredi di un passato che dimostra l'impegno di chi ci ha preceduto, raccogliendo anche i frutti del nostro lavoro, ci auguriamo che la nostra Associazione Alpini sia in grado di dare testimonianza che un Cappello Alpino può degnamente continuare ad essere simbolo, non solo di sacrificio, ma ancor più di solidarietà, di amicizia, di serena convivenza civile.
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