2021 Città: Porchetta in calle - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2021 Città: Porchetta in calle

Attività
GRUPPO CITTA'
PORCHETTA IN CALLE
Ricordando i cento anni delle campane della Chiesetta della Madonna della Neve

Fiamme Verdi Dicembre 2021

Domenica 17 ottobre gli alpini del Gruppo Città dopo un anno di sospensione hanno ripreso il tradizionale appuntamento di “Porchetta in Calle”, festa che si è svolta nel pomeriggio presso la chiesetta della “Madonna della Neve” restaurata nel 1992 dagli alpini.
Quest’anno il tradizionale evento ha assunto un particolare significato poiché si sono voluti festeggiare i 100 anni delle campane della chiesa. Campane che sono state realizzate dalla fonderia De Poli di Vittorio Veneto nel 1921 e che ricordano momenti difficili legati alla prima guerra mondiale, quando questo territorio subì l’occupazione austriaca dopo la rotta di Caporetto.
Questo triste periodo, fu chiamato anche “l’anno della fame”perché oltre ai combattimenti la popolazione subì migliaia di morti causati dalla carestia e dalle malattie dovute alla conseguenza della depredazione da parte degli occupanti di tutte le risorse del territorio. In questo periodo ci fu anche la depredazione di quasi tutte le campane della zona che furono inviate in Austria per costruire armi in particolare cannoni.
Il “furto” di queste campane fu vissuto dalla popolazione con dolore e sgomento in quanto, a quel tempo, il suono della campana era simbolo di comunità, oltre a strumento che regolava e scandiva la giornata della popolazione. Il suo suono era una forma di comunicazione ed aveva significati diversi a seconda di come veniva eseguito. Triste fu per la popolazione non poter più sentire il suono delle campane ed ecco che pochi anni dopo la fine della guerra, in un periodo difficile, con il territorio ancora distrutto e una diffusa povertà, la gente ha voluto riavere e risentire il prima possibile il suono delle campane, simbolo di ritrovata unione. Campane che sono state realizzate con il bronzo dei cannoni abbandonati dagli austriaci e tedeschi nella disfatta del 1918 e che riportano fuse nel bronzo queste parole “Mi spezzò il furore nemico ma rivissi con il bronzo del nemico cantando a Dio e all’Italia a voce spiegata 1921”
La festa, rispettosa delle normative vigenti dettate dalla pandemia, oltre al tradizionale momento di convivialità con la possibilità di mangiare panini con porchetta e bere un bicchiere di vino, è stata dedicata anche alla scoperta del nostro patrimonio culturale con la possibilità di visitare i giardini di Villa Gera accompagnati da guide professionali. Nel giardino della villa si è tenuto anche un bellissimo concerto del Corocastel con canti dedicati alla Madonna della Neve e alle sue campane. Numerosa la presenza di pubblico.
Un grande grazie alla famiglia Sinopoli per averci messo a disposizione, ancora una volta, i giardini della villa Gera, al Corocastel e a Francesca Toninato che ha introdotto il concerto ricordando i 100 anni delle campane.
La chiesetta continua ad essere tenuta aperta dagli alpini del “Gruppo Città” tutte le domeniche (salvo maltempo)






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