2012 Codognè: A Basovizza e San Saba - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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2012 Codognè: A Basovizza e San Saba

Attività
GRUPPO CODOGNE'
Progetto di cultura alpina
Visita alla foiba di Basovizza e Risiera di San Sabba

Fiamme Verdi Settembre 2012

Basovizza: Semplice cerimonia formale in ricordo di tutte le vittime delle foibe

Martedì 24 aprile 2012, noi alpini di Codognè abbiamo voluto dare continuità al “progetto di cultura alpina”, portando 51 ragazzi delle classi 3^ della Scuola Secondaria di Codognè con le loro insegnanti in visita d’istruzione alla foiba di Basovizza e alla Risiera di San Sabba a Trieste: iniziativa avviata in collaborazione con la direzione dell'Istituto Comprensivo di Codognè e giunta al 6° anno di vita.
Due luoghi storici divenuti tristemente famosi al termine del 2° conflitto mondiale durante i 40 giorni dell’invasione di Trieste da parte delle truppe jugoslave di Tito. Ne fecero seguito un tremendo genocidio, con migliaia di vittime, un periodo buio di violenze, di morti, di sangue e di incredibili sofferenze fisiche e morali, che provocò anche l'esodo di oltre 300.000 italiani dall’Istria e Dalmazia. A rendere ancora più triste l'immane tragedia delle foibe la congiura del silenzio che per troppo tempo le ha tenute nascoste.
Una mattina piovigginosa e umida non ha impedito alla comitiva di rispettare il programma previsto, iniziato con l'introduzione storica presso il centro documentale della foiba di Basovizza da parte del dott. Dario Burresi ,alpino e direttore del periodico della Sezione ANA di Trieste L'Alpin de Trieste e da parte di Giusto Butti custode e guida della Lega Nazionale di Trieste, seguito dalla visita alle aree monumentali esterne e conclusosi con una breve cerimonia formale in memoria di tutte le vittime delle foibe.
Si è proseguito poi con la visita all’Abisso Plutone, una foiba dall’imboccatura ancora aperta, luogo nel quale l'alpino e speleologo del CAI Giorgio Pastori, all’epoca ancora giovinetto, ha testimoniato di aver aiutato i Vigili del Fuoco fornendo materiale adatto come corde e verricelli nelle operazioni di recupero delle 21 salme giacenti a 120 metri di profondità.
Lungo il percorso viene anche spiegato ai ragazzi come si forma una dolina che con la successiva azione erosiva dell'acqua arriva a formare una cavità o una voragine chiamata foiba.
Per l’attenzione interessata di tutti all’esposizione degli eventi e dei particolari riguardanti gli infoibamenti è giunto inatteso e improvviso mezzogiorno, ora del pranzo, preparato dal Gruppo e poi consumato negli accoglienti locali della parrocchia di S.Maria del Carmelo di Trieste.
Durante questa sosta è arrivato un forte acquazzone seguito poi da uno splendido sole, che ci ha permesso di continuare la seconda parte del programma con la visita alla Risiera di San Sabba, unico lager e campo di sterminio esistente in Italia.
A farci da guida l’'alpino superstite Antonio (Nino) Comin, classe 1924, alpino del 9° Btg Vicenza che ha calamitato l’attenzione dei ragazzi con i racconti dell’epoca, citando eventi particolari vissuti in prima persona come la crudeltà, gli orrori dei metodi usati e confermati dalla visione del video storico proiettato nella sala museo.
Questo luogo, come la foiba di Basovizza, è stato dichiarato Monumento Nazionale ed è frequentato annualmente da oltre centomila visitatori da tutto il mondo.
Condividevano questa iniziativa il Presidente Sezionale Giuseppe Benedetti, il Consigliere Sez. delegato Pierferdinando Dalla Rosa e il nostro Consigliere Sez. Gianbattista Zaia.
Al termine di una giornata molto intensa non potevamo fare a meno di visitare la città di Trieste e così accompagnati dall’alpino Gianni Nieri abbiamo visto il salotto di Trieste Piazza Unità d’Italia, Piazza Borsa, la Chiesa serbo/ortodossa, e facendo ritorno lungo la strada costiera, il lungomare di Barcola e Miramare .
Agli alpini di Codognè rimane la consapevolezza di aver dato la possibilità ai ragazzi di conoscere una pagina di storia per troppo tempo tenuta nascosta, di ricordare e di avere coscienza di ciò che la storia ci ha insegnato, un elemento fondamentale per la scuola che ha gli obiettivi di formare ed educare gli uomini del futuro, con la speranza che simili tragedie non abbiano più a ripetersi.
Agli alpini della Sezione di Trieste, al loro Presidente dott. Fabio Ortolani, la nostra più sentita gratitudine e riconoscenza per la disponibilità e la preziosa collaborazione nella organizzazione di questa nostra iniziativa.
Angelo Tonon

Il dott. Dario Burresi direttore dell’Alpin de Trieste, spiega ai ragazzi la formazione di una “dolina” che con il tempo diventa voragine (foiba)!


Risiera di San Sabba: sullo sfondo la sagoma dell’ex forno crematorio fatto saltare dai tedeschi prima di andarsene


Sorvegliati dal cons. sez. Pier Fernando Dalla Rosa, i ragazzi davanti all’imboccatura del’Abisso Plutone”, 120 m. di profondità,
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