2024 Codognè: Vajont, il dovere di ricordare
Attività
GRUPPO CODOGNÈ
Vajont, il dovere di ricordare
Fiamme Verdi Luglio 2024, di Angelo Tonon
Il Gruppo Alpini Codognè, nell’ambito del consolidato “Progetto di Cultura Alpina”, in collaborazione con i docenti dell’Istituto comprensivo Statale di Codognè ha organizzato per 50 alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado una visita didattica nei luoghi che ricordano il tragico evento del Vajont.
La visita ha avuto inizio al Cimitero Monumentale di Fortogna con l’incontro di Francesco Martini e Michela Coletti Presidente dell'Associazione Sopravvissuti del Vajont. All’interno della Cappella del Cimitero la Presidente ha raccontato agli studenti la sua esperienza, quando all’età di 12 anni è stata miracolosamente estratta dall’acqua e dal fango che hanno spazzato via Longarone. Michela ha spiegato che il periodo più doloroso è stato quello successivo alla tragedia, contrassegnato dal dolore per la perdita dei famigliari e dallo smarrimento di essere abbandonata dalle istituzioni e dalla Giustizia. Inoltre il racconto ha evidenziato la superficialità umana, l’egoismo, gli interessi economici e politici che hanno causato la tragedia e che hanno caratterizzato gli anni seguenti. I ragazzi, in religioso silenzio, hanno seguito con interesse la dettagliata testimonianza di Michela dimostrando partecipazione emotiva e comprensione del tragico evento.
Gli studenti, nonostante il freddo e la neve, hanno proseguito la visita alla diga del Vajont dove l’accompagnatore Francesco Martini ha mostrato l’imponente “M” sul Monte Toc lasciata dalla frana che a più di cento chilometri orari è finita nell’invaso causando la tremenda ondata. L’accompagnatore ha sottolineato che anche quel luogo è un cimitero, perché sotto la frana ci sono ancora delle vittime non recuperate.
Dopo il gradito pranzo preparato dagli Alpini di Codognè presso la Sede degli Alpini di Longarone, è seguito l’intervento del Consigliere Onorario della Sezione di Conegliano Lino Chies. Lino, nel 1963 giovane artigliere alpino di leva, ha raccontato ai ragazzi la sua esperienza di soccorritore dopo il disastro. Ha ricordato le difficoltà incontrate nelle operazioni di soccorso e in modo particolare ha descritto lo straziante recupero di corpi mutilati e la difficile gestione dei parenti delle vittime accorsi a Longarone. Chies ha ricordato che, all’epoca, i soccorritori erano giovani ed inesperti, che l’organizzazione e i mezzi erano inadeguati e che, nonostante ciò, hanno scavato con pala e piccone e prestato soccorso per quindici giorni senza sosta. L'esperienza è stata così traumatica che per lungo tempo non è riuscito a tornare in quel luogo ma in seguito è prevalsa la volontà di tramandare la memoria della tragedia alle giovani generazioni.
Gli studenti, in seguito, hanno visitato il centro di Longarone e la Chiesa Monumentale, edificio dall’architettura moderna, dedicata alle vittime del Vajont. Per il Gruppo Alpini Codognè il bilancio della visita, con lo scopo di sensibilizzare gli studenti su questo tragico evento, è stato molto positivo, gli studenti hanno ascoltato con attenzione le testimonianze degli accompagnatori che sono a tutti gli effetti una lezione che tocca temi geologici, solidali, sociali e di educazione civica.
Il Gruppo Alpini Codognè ringrazia per la collaborazione nell’organizzazione della giornata: i docenti dell’Istituto comprensivo Statale di Codognè, il Gruppo Alpini Longarone, Lino Chies e gli accompagnatori dell'Associazione Sopravvissuti del Vajont Michela Coletti (Presidente) e Francesco Martini.