2003 Collalto: Vicolo degli Alpini
Attività
GRUPPO COLLALTO
INAUGURAZIONE DEL VICOLO DEGLI ALPINI
Fiamme Verdi Giugno 2003
12-13 APRILE 2003
A Collalto, una vecchia strada abbandonata diventa "VICOLO DEGLI ALPINI"
Con questo intervento il locale Gruppo Alpini ha voluto, ancora una volta, testimoniare l'attaccamento al patrimonio storico e paesaggistico di questo borgo medievale e a tutto ciò che esso rappresenta ed in passato ha rappresentato.
Il "Vicolo degli Alpini" è l'ultima di tante iniziative messe in atto dalla piccola-grande comunità di Collalto, per rendere il paese più accogliente.
Percorrendo il "Vicolo degli Alpini" si potrà ammirare la suggestiva bellezza del luogo e delle colline, immersi in una pace silenziosa
Un percorso a beneficio degli abitanti di Collalto e delle tante persone che vengono qui per trovare dei momenti di tranquillità, per una passeggiata o per fare dello sport.
L'inaugurazione del "Vicolo degli Alpini", realizzato con il contributo dell'Amministrazione Comunale di Susegana, è motivo di orgoglio per tutte le penne nere di Collalto, che con soddisfazione hanno scritto una nuova pagina d'impegno per la loro comunità.
Il capogruppo
Giuseppe Padoin
IL PROGRAMMA
SABATO 12 APRILE 2003
Concerto Corale con il Corocastel diretto dal Mo Diego Tomasi ed il Coro Alpino Medunese diretto dal Mo Egidio Zoia
DOMENICA 13 APRILE 2003
Ammassamento. Alzabandiera. S. Messa nella parrocchiale di San Giorgio
Interventi del Presidente della Sezione ANA, del Capogruppo e Autorità. A seguire la cerimonia di inaugurazione del Vicolo degli Alpini alla presenza della Fanfara Alpina della Sezione di Conegliano. Sorvolo di aerei. Rancio
Grande partecipazione per la cerimonia ufficiale, con autorità, lancio di paracadutisti ma soprattutto con tantissima gente
stele di roccia
Il taglio del nastro
Onore agli alpini di Collalto. I sindaci di Susegana e Pieve di Soligo, rappresentanti dei gruppi Ana del Coneglianese e del Vittoriese, rappresentanti della sezione di Conegliano, di numerose associazioni e soprattutto tanta gente, hanno reso omaggio al gruppo di Collalto che il 13 aprile ha inaugurato il Vicolo degli Alpini.
L’inaugurazione ha riguardato un percorso pedonale recuperato e ristrutturato che si inerpica sul crinale della collina dove è situato il cimitero.
L’alzabandiera alle 9 del mattino presso il monumento ai caduti, poi la sfilata nel borgo medievale accompagnata dalla fanfara alpina, dal gonfalone del Comune, dai gagliardetti dei gruppi e dei labari delle associazioni. La cerimonia solenne si è tenuta nella chiesa di San Giorgio. Infine il taglio del nastro con il sindaco di Susegana Gianni Montesel, il sindaco di Pieve di Soligo Giustino Moro, il capogruppo Giuseppe Padoin e la madrina Marisa Zanco.
Per la sezione Ana di Conegliano, presente il past president Paolo Gai, è toccato a Carlo Sala portare i saluti del presidente Antonio Daminato.
La piccola frazione suseganese è stata oggetto di una vera e propria “invasione” di alpini e cittadini che nel giorno delle Palme l'ha trasformata in una grande comunità unita e solidale. Valga il dato che a Collalto vivono poco più di 400 abitanti e che il 13 aprile è stato servito il rancio per quasi 450 persone.
Nel suo intervento il capogruppo Giuseppe Padoin ha sottolineato il valore sociale e di testimonianza dell'opera.
Il sindaco Montesel ha parlato di opera sostenuta da tutte le amministrazioni comunali e di tassello per un rilancio del borgo medievale. Era presente l’ex assessore Stelvio Trentin che nel ‘94 iscrisse a bilancio la somma per acquistare i primi materiali e cominciare l’opera.
Accompagnati dalla fanfara alpina le autorità e i cittadini hanno percorso i 350 metri di strada che si inerpica sul crinale per scoprire una stele di roccia, con impressi alcuni versi poetici sui valori della famiglia, realizzata dallo scultore Pietro Stefan.
Una cerimonia impeccabile e nello stesso tempo semplice che è stata curata dallo speaker ufficiale di tante adunate nazionali Nicola Stefani.
La soddisfazione per come si è svolta la manifestazione, per la partecipazione massiccia ed anche per la bella giornata di sole si poteva percepire chiaramente sui volti degli alpini di Collalto durante il brindisi che ha preceduto il rancio, ma anche in quelli delle tante persone che hanno percorso il Vicolo degli Alpini per la prima volta e che hanno apprezzato la cura e la meticolosità con cui è stato realizzato l’intervento. Aiuole di fiori, piccoli ulivi, piante officinali coronano un lavoro di sapiente e certosino artigianato edile che ha trasformato un viottolo abbandonato in un percorso pedonale di esemplare arredo urbano.
Nel pomeriggio c’è stato un lancio di paracadutisti illustrato da terra dall’ex sindaco pilota e parà Emilio Boscheratto che in mattinata con la fotografa Anna Zambon aveva volteggiato sopra il centro storico del paese per immortalare dall’alto la manifestazione.
L’inaugurazione del Vicolo degli Alpini è stata preceduta nella serata di sabato 12 aprile da un concerto corale sotto la tensostruttura allestita nell’area del campo sportivo. È stato presentato il libro di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin “Il fronte dimenticato” e si sono esibiti il Corocastel diretto dal M° Diego Tomasi e il Coro Alpino Medunese diretto dal M° Egidio Zoia. Tanti gli applausi del pubblico.
Antonio Menegon
LA GRANDE FORZA DI UN “PICCOLO” GRUPPO
Il lavoro di pochi volontari è durato ben nove anni, ma il risultato è un’opera di eccellente qualità che arricchisce il paese
Ben 4000 ore di lavoro volontario e il Vicolo degli Alpini è diventato una bella realtà a Collalto. L’idea di ripristinare una vecchia stradina del centro del paese da anni abbandonata era nata 9 anni fa con la gestione del capogruppo delle penne nere collaltine Dianello Basso ed ora è toccato a Giuseppe Padoin portarla a termine ed inaugurarla con la cerimonia solenne del 13 aprile scorso.
Un lavoro lungo eseguito con le poche forze che ha un gruppo piccolo come quello di Collalto, ma portato avanti sempre con impegno ed intensità soprattutto da alcuni anziani.
“Ci ha illuminato l’esempio dei nostri primi dirigenti e fondatori del gruppo – spiegano al gruppo Ana di Collalto – anche nei momenti di difficoltà abbiamo pensato a loro, al loro comportamento esemplare, a quello che erano risusciti a costruire e allora siamo sempre andati avanti con orgoglio”.
Lungo circa 350 metri, il Vicolo degli Alpini parte dal piazzale adiacente la scuola elementare e si inerpica fino al cimitero con strada sterrata tra muretti di contenimento in pietra e aiuole fiorite.
Il vicolo rappresenta la prima parte di un percorso pedonale che gli alpini di Collalto intendono realizzare intorno alla rocca medievale, un percorso che potrà diventare un’opportunità turistica per il contesto ambientale in cui è inserito.
L’idea di procedere al recupero della strada, ridotta ad un sentiero abbandonato dopo esser stata parte integrante della “vecchia” via Morgante, è nata nel 1994. Poi la decisione di andare avanti, il progetto, la collaborazione con l’amministrazione comunale ed il lavoro durante il tempo libero da parte di un gruppo di alpini di Collalto.
E’ stata ripristinata la gradinata, a ridosso del cimitero, rinforzate le mura portanti di via Morgante, realizzata la cordolatura, gli scarichi per le acque meteoriche, l’impianto di illuminazione e posizionata una stele piramidale con impressa una poesia sulla famiglia dello scultore collaltino Pietro Stefan.
(a.m.)
GRAZIE AI NOSTRI VECI
Il capogruppo Padoin ha reso omaggio ai fondatori del gruppo Ana di Collalto: “grazie per il vostro esempio”
Il capogruppo Giuseppe Padoin, nel suo discorso ufficiale, ha ricordato gli alpini defunti e i “veci” che hanno messo le basi perché la cultura alpina attecchisse anche a Collalto.
“Il Vicolo degli Alpini – ha detto Padoin nel suo intervento - porta anche al cimitero, dove riposano tanti nostri concittadini e tanti alpini che oggi ricordiamo e onoriamo. Un pensiero particolare mi sento di rivolgerlo a quegli di alpini che nel 1969 hanno fondato il nostro gruppo e hanno posto le basi, soprattutto con il loro esempio, al radicamento anche qui a Collalto di uno spirito di altruismo e solidarietà di cui possiamo sempre andar fieri”.
“Il Vicolo degli Alpini – ha continuato il capogruppo Padoin - è un’opera che ha un duplice valore. E’ un intervento di arredo urbano di qualità che pone il primo tassello di una passeggiata suggestiva intorno al centro storico del paese, ma è anche una testimonianza dell’impegno alpino che si esprime oggi a Collalto, ma che da sempre viene preso d’esempio in tutta Italia e non solo. Una testimonianza che rimarrà per sempre”.
Padoin ha ringraziato l’amministrazione comunale di Susegana che ha fornito i materiali per realizzare la strada e tutte le persone, alpini e amici degli alpini che si sono impegnati per portare a termine il lavoro.
Il discorso di Giuseppe Padoin è stato accolto con un caloroso applauso.
(a.m.)
Nella piccola frazione medievale una folla ha assistito all'imponente cerimonia
INAUGURATO A COLLALTO IL VICOLO DEGLI ALPINI
Grande partecipazione per la cerimonia ufficiale, con autorità e lancio di paracadutisti.
di Antonio Menegon
Il grande cuore degli alpini di Collalto. C'erano i sindaci di Susegana e Pieve di Soligo, rappresentanti dei gruppi Ana del Coneglianese e del Vittoriese, rappresentanti della sezione di Conegliano, di numerose associazioni e soprattutto tanta gente, a rendere omaggio al gruppo delle penne nere di Collalto che ha inaugurato il Vicolo degli Alpini nella piccola frazione medievale di Susegana. L'inaugurazione ha riguardato un percorso pedonale recuperato e ristrutturato che si inerpica sul crinale della collina dove è situato il cimitero. Per il recupero del viottolo, ma quindicina di alpini ha lavorato per ben 4000 ore e l'amministrazione comunale di Susegana ha messo a disposizione i materiali. Nel suo intervento ufficiale il capogruppo di Collalto Giuseppe Padoin ha sottolineato il valore sociale e di testimonianza dell'opera, ricordando soprattutto l'esempio che è venuto dai "veci" che hanno fondato il gruppo nel 1969. Il sindaco Montesel ha parlato di opera sostenuta da tutte le amministrazioni comunali e di tassello per un rilancio del borgo medievale. Accompagnati dalla fanfara alpina le autorità e i cittadini hanno percorso i 350 metri di strada che si inerpica sul crinale per scoprire una stele di roccia, con impressi alcuni versi poetici sui valori della famiglia, realizzata dallo scultore Pietro Stefan. Aiuole di fiori, piccoli ulivi, piante officinali coronano un lavoro di sapiente e certosino artigianato edile che ha trasformato un viottolo abbandonato in un percorso pedonale di esemplare arredo urbano. L'inaugurazione del Vicolo degli Alpini è stata preceduta nella serata di sabato 12 aprile da un concerto corale sotto la tensostruttura allestita nell'area del campo sportivo. E' stato presentato il libro di Nerio De Carlo e Diotisalvi Perin "Il fronte dimentica" e si sono esibiti il Corocastel diretto dal M° Diego Tomasi e il Coro Alpino Medunese diretto dal Maestro Egidio Zoia.