1971 Corbanese: Inaugurato il Monumento ai Caduti
Attività
GRUPPO CORBANESE
Solennemente inaugurato a Corbanese il Monumento ai Caduti
Fiamme Verdi Giugno 1971
Giornata stupenda quella vissuta a Corbanese il 28 marzo in un tripudio di bandiere, con la commossa partecipazione della popolazione e di ex combattenti, col conforto di autorevolissimi intervenuti, in un diffuso clima di amor patrio cosciente e sincero.
E’ intervenuto il picchetto armato della Brigata alpina «Cadore» il cui Comando ha gentilmente acconsentito ad inviare anche la sua magnifica fanfara.
Accolte dal presidente del comitato organizzatore Mario Maset, dal capogruppo Giorgio Pol col presidente sezionale comm. Guido Curto, le autorità sono giunte alle 9,30 unitamente al sindaco di Tarzo ing. Domenico De Polo. Sono intervenuti il sen. prof. Paride Piasenti, l’on. prof. Francesco Fabbri, il dott. Conte in rappresentanza del dott. Marcello Parente prefetto di Treviso, il gen. Alessio in rappresentanza del comandante del IV Corpo d’armata, il gen. Mervig comandante della brigata alpina «Cadore», il gen. Simonetti a nome del comandante della Regione Militare, il col. Poli comandante il 6° Reggimento di Artiglieria da Montagna, i sindaci di Vittorio Veneto e di Conegliano prof. Aldo Toffoli e dott. Umberto Antonello, il ten. col. Pesavento in rappresentanza del comandante dell’11° Reggimento Alpini d’Arresto, il capitano Ramella aiutante maggiore del 7° in rappresentanza del col. Perasso, il ten. col. Torti del comando di Presidio di Vittorio Veneto e il ten. col. Beltramba comandante la Sezione Staccata d’Artiglieria di Conegliano, il magg. Ferraris comandante il Gruppo «Conegliano» del 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, il consigliere nazionale dell’ANA ten. col. A. Piasenti, il comm. Dall’ Olio presidente della federazione provinciale dell’Associazione combattenti, l’avv. C. Benvenuti segretario del Triveneto e vice presidente della sezione alpini di Treviso e del Nastro Azzurro, il dott. Menegazzo vice presidente della sezione di Vittorio Veneto, il comandante la tenenza dei carabinieri di Vittorio Veneto, l’autore dell’ammirato monumento, il parroco e numerosi altri.
Parecchie le migliaia d’intervenuti e impeccabile il servizio espletate da un gruppo di bravi alpini locali.
Dopo l’ammassamento si è svolta la sfilata fino al sagrato della chiesa parrocchiale dove - impartita la benedizione al monumento, e deposta una corona d’alloro da due alpini in armi - il parroco don Giocondo Savaris ha celebrato il rito religioso e rivolto ampie considerazioni sul significato della cerimonia.
Mario Maset, in qualità di presidente del comitato organizzatore, ha ringraziato le autorità e tutti gli altri intervenuti, seguito dal capogruppo Giorgio Pol che ha tra l’altro formulato la consegna del monumento al Sindaco di Tarzo; l’ing. De Polo ha risposto con parole di elogio e di assicurazione.
Il ten. col. Alberto Piasenti ha preso la parola per recare il saluto del Presidente nazionale dell’ANA dott. Merlini, impegnato a Milano per la riunione dei presidenti delle sezioni alpine, ed ha sottolineato che «mentre da ogni parte si sente parlare di lotte e solo di lotte, noi alpini parliamo invece di pace, di comprensione, di armonia, di affiatamento, di fratellanza. Mentre non si sente altro che parlare di diritti, noi invece parliamo di doveri; dovere di onorare i Caduti, dovere di tutelare la nostra libertà, dovere di rispettare la nostra Bandiera, ma soprattutto dovere di difendere la Patria, senza obbiezioni di coscienza, difenderla completamente con dedizione intera, senza remore e senza incertezze ». Dopo aver ricordato quanto l’Italia sia purtroppo turbata dalla corruzione che imperversa e invade, dal materialismo che dilaga, dallo sfacelo morale che corrode ogni sentimento e ogni ideale, il consigliere nazionale dell’ANA si è richiamato alla validità delle testimonianze che - come il monumento in Corbanese - vengono con sacrificio offerte da coloro che amano la Patria al fine di lasciare ai posteri qualcosa di duraturo ad onore di quanti ci tramandarono il sano esempio del dovere e dell’onore.
E’ seguito il nostro presidente sezionale comm. Guido Curto che ha rivolto il ringraziamento anche a nome del consiglio direttivo, ed invitato i Gruppi della Sezione a mantenere immutato l’ammirevole impegno che li ha contraddistinti e che ha rappresentato la leva di tante iniziative favorevolmente realizzate.
Il sen. Paride Piasenti ha pronunciato il discorso ufficiale che è stato attentamente seguito ed applaudito. L’oratore ha rilevato come la celebrazione in corso rappresentasse, con l’apporto della popolazione tutta di Corbanese, un’autentica festa di popolo. Del resto - egli ha aggiunto - è propria della nostra terra questa fusione di sentimenti e di ideali che vede giovani e anziani, clero e combattenti, sulla stessa linea di esaltazione dei più sacri valori. E sono valori che ognuno sente dentro di sé, riandando ai tempi più o meno lontani, che ci appaiono consacrati da una dedizione alle leggi della Patria da cui può molto imparare la generazione più giovane per il suo impegno nella pacifica lotta di ogni giorno. Ricordi, nostalgie di anni lontani che stringono attorno al nuovo monumento veci e bocia; e persino gli emigrati, i quali, nell’omaggio della lanterna da minatore - che simboleggia la loro vita - hanno voluto dire quanto la Nazione sia sovente avara di riconoscimenti e di gratitudine; eppure quanto ancora sia luminosa la loro fede. Viviamo tempi nuovi - ha concluso l’oratore - che presentano nuove dimensioni economiche e (speriamo) politiche; si parla di Europa unita. E ben venga! Ma le pagine più alte del nostro passato restino sempre vive, poiché testimoniano sacrifici e ideali che nobilitano la nostra gente.
Concluso il programma ufficiale, i partecipanti si sono cordialmente intrattenuti presenziando infine al pranzo ottimamente organizzato e che ha fatto aggiungere nuovo motivo di compiacimento per il capo gruppo Giorgio Pol e il presidente del comitato Mario Maset che con la generosa collaborazione dei loro alpini hanno fatto trascorrere agli intervenuti una giornata densa di emozioni e di elevati ricordi.
Fiamme Verdi Marzo 1971
Me racomando veci
Tuti pronti par quel’adunada
che vedarà a Corbanese tanti alpini:
ve racomando, deve ‘na lavada
con acqua, con saòn e coi bruschini.
Fé che quel giorno semo tuti lustri
fé che se, pure semo stagionadi,
chi ne guarda i se diga: ma che fusti
sti alpini, pur vecioti, i è restadi!»
Me racomando: vestive dale feste,
lustre le scarpe e giaca sopressà;
e portamento: bele, in sù, le teste
e pansa in dentro.., se ve riussirà.
Con la bensina smacéve ben el capel
che l’é l’emblema de la nostra vita;
la pena la sia volta verso el ciel:
che almanco quela la sia ancora drita.
Capitano Alpino
Olindo Ermini
TUTTI A CORBANESE
Il 28 novembre, in una fresca serata come del resto tutte le sere autunnali in mezzo ai monti, gli alpini di Corbanese hanno voluto riunirsi per due grandi avvenimenti.
Il primo, per celebrare una S. Messa in suffragio di tutti gli alpini caduti su tutti i fronti, Messa che per circostanze varie non è stato possibile celebrare l’11 ottobre. Folto il gruppo dei presenti alla mesta cerimonia a cui ha partecipato anche la popolazione, ed elevate le parole di spirito patriottico pronunciate dal Reverendo Parroco di Corbanese.
La seconda parte ha visto il Gruppo Alpini di Corbanese al completo, riunito in una trattoria del luogo, per l’annuale cena che quest’anno ha avuto un particolare carattere. Infatti al termine del simposio è stato presentato il bozzetto del monumento a tutti i caduti di tutte le guerre che verrà eretto e benedetto in marzo, a fianco della Chiesa.
Opera bellissima, fatta con gusto e funzionalità, che richiede e richiederà forte impegno - degno di alpini - da parte dei soci a cui non mancherà l’aiuto morale e finanziario della popolazione. I lavori preparatori sono a buon punto e la statua in bronzo è già fusa e... pagata.
Vivi applausi hanno riscosso gli organizzatori, ma un plauso particolare merita il Capo Gruppo, il suo Vice, Segretario e consiglieri, che hanno voluto a tutti i costi... costi quel che costi.., un monumento che ricordi il sacrificio di tanti nostri fratelli caduti per il bene comune della Patria, ed un commosso ringraziamento alla popolazione che con tanto affetto appoggia l’elevata opera dei nostri alpini.
Alle due manifestazioni ha partecipato il nostro Consigliere Sezionale Ten. Col. Piasenti con la gentile consorte, che ha elogiato e ringraziato tutti anche a nome del Presidente della Sezione assente per ragioni di salute, esternando in particolare al Rev. Parroco un devoto senso di gratitudine per la concessione del terreno su cui si ergerà il monumento.
Fin da ora raccomandiamo ai Gruppi della Sezione di organizzare i loro programmi in modo da essere - tutti indistintamente - presenti alla inaugurazione del monumento che avverrà il 28 marzo.
Arrivederci dunque a Corbanese. Sarà una festa memorabile da passare negli annali della Sezione.
A.P.
DOMENICA 28 MARZO
A Corbanese l’inaugurazione del Monumento ai Caduti
PROGRAMMA
Ore 9,00 Ammassamento presso il Borgo S. Antonio
Ore 9,30 Ricevimento Autorità
Ore 10,00 Sfilata
Ore 10,30 Scoprimento e benedizione del Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Alzabandiera
Celebrazione della S. Messa Discorsi commemorativi
Ore 11,30 Rinfresco alle Autorità
Ore 12,30 Rancio
Sarà presente un picchetto armato e la fanfara della Brigata Alpina «Cadore».
Interverrà il Coro «Castel» di Conegliano con l’esecuzione di canzoni del suo vasto ed apprezzatissimo repertorio.