1986 Falzè: Vittime civili
Attività
GRUPPO FALZE' DI PIAVE
Fiamme Verdi Giugno 1986
In una prospettiva storica in cui il mondo si dibatte tra contraddizioni e paradossali ed incoscienti atti, tali da mettere seriamente ed irreversibilmente in pericolo la stessa esistenza della vita umana e dell’intero essere; dove i forti vogliono soffocare i deboli; dove i capi delle più potenti nazioni sono insofferenti dell’altrui progresso e dominio; dove altri ribattono diffondendo il terrore indiscriminatamente, non c’è bisogno di altre guerre. Il progresso della scienza non è adeguatamente e seriamente sotto controllo, là dove sussiste un diffuso pericolo per la salute altrui.
Questa premessa è per significare che gli sforzi di tutti coloro che prendono a cuore il problema dall’aiuto ai più poveri, ai più deboli ed ai meno fortunati, diventano azioni altamente sociali, culturalmente caritatevoli e meritevoli nel contesto di un’etica morale evangelica.
«Aiutare i vivi, nel ricordo dei morti» è un motto che le Penne Nere hanno radicato nel cuore e nella mente. E’ una lieta realtà che l’A.N.A. e tutti i suoi associati «veci e bocia» si rendono disponibili concretamente con l’aiutare i vivi. Ma non dobbiamo dimenticare anche coloro che in pace e in guerra, militari e civili, per una fede, per un ideale, per la libertà e la pace, sono morti.
Ed è questo che il gruppo di Falzè di Piave cerca ricordare: rendere omaggio agli uni e agli altri. E lo fanno ogni anno con una cerimonia semplice, ma piena di tanto sentimento, deponendo un mazzo di fiori al Monumento che ricorda le Vittime Civili e una corona di alloro al Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Ciò è avvenuta anche quest’anno nel mese di gennaio, dove, nella Chiesa Parrocchiale, l’arciprete don Fortunato ha celebrato una Messa, e ove, di fronte al Monumento, il vice presidente Brunello ha ricordato il grande sacrificio dei soldati e della popolazione durante i due ultimi conflitti mondiali.
Il capogruppo Pietro Breda e gli alpini di Falzè hanno fatto onore, con serietà, a questo doveroso impegno.
E’ seguito come di consuetudine il pranzo sociale.