1988 Falzè: Inaugurata la sede provvisoria
Attività
GRUPPO FALZE' DI PIAVE
Nell'annuale cerimonia dedicata al ricordo delle Vittime Civili e dei caduti di tutte le guerre, inaugurata la provvisoria sede
Fiamme Verdi Giugno 1988
Falzè di Piave, come tutto il Quartier del Piave, fu centro di linea durante la prima guerra mondiale, fu praticamente rasa al suolo dai bombardamenti delle truppe italiane attestate sul Montello e la sua popolazione nel 1917 fu costretta ad evacuare e ad andare pro fuga verso il Friuli, purtroppo per molti abitanti non stato possibile questo esodo, chi perché morto di fame, chi perchè troppo attaccato alla sua terra.
Il paese fu invaso dal nemico; furono anni tristi, tragici, e molte furono le vittime civili per fame e per cause belliche.
Le penne nere del gruppo non hanno voluto ignorare questa mesta storia, viceversa hanno voluto con grande sentimento onorare l’olocausto dei loro antenati con un grande “Cippo”, con il pennone alzabandiera, scolpendo questa dedica: Pietà volle raccolta su questo duro masso memoria dei nostri avi, vittime umili ed anonime degli anni 1915-1918 che nella sofferenza e nel sangue misero le sementi di giustizia e di pace per una società più giusta e prospera-.
Ed ogni anno in gennaio, le ricordano con semplicità e serietà.
Anche quest’anno la cerimonia si svolta, con il consueto programma inserendo alla fine l’inaugurazione della loro sede.
Dopo l’alzabandiera e la posa di un mazzo di fiori al “Cippo”, abbiamo assistito nella chiesa parrocchiale alla 5. Messa, celebrata
dall’arciprete Don Fortunato, e solennizzata dalla locale corale, che ha eseguito la “II Messa Pontificale” di Perosi, riscuotendo larghi consensi, ed inebriando il nostro animo di sentimenti altamente religiosi.
Il celebrante durante l’omelia, come sua consuetudine in queste circostanze, ha dato un saggio della sua cultura non solo evangelica, ma anche alpina, gratificando le penne nere di apprezzamenti per le esemplari iniziative, in un contesto umanitario e sociale, e per gli ideali a cui si ispirano.
Successivamente in corteo ci siamo recati a deporre una corona al Monumento ai Caduti, dove il Capogruppo Pierangelo Negro, il sindaco alpino Rolando Camilli, e il vice presidente della sezione Renato Brunello sono intervenuti per rendere omaggio a coloro che non sono più, ricordando le circostanze di quella dolorosa storia.
E seguita infine la benedizione e l’inaugurazione della sede: un locale simpatico offerto in comodato dal segretario del gruppo Sergio Breda attuale segretario — e dal fratello Elvinio, per alcuni anni capogruppo, dove spicca all’ ingresso un magnifico stemma della nostra associazione opera e dono del socio artigliere alpino Gino Soldera.
Dopo un piccolo rinfresco offerto in sede, ospiti di altre associazioni e noi alpini ci siamo recati presso un ristorante per l’annuale pranzo sociale.
In questa manifestazione, non si sono dimenticati i soci anziani e quelli ammalati; infatti una delegazione ha fatto loro visita, portando l’augurio di un nuovo anno più sereno e felice e di una pronta guarigione.
Da sinistra il vice presidente Brunello, il capogruppo Negro, l’artista Soldera e il sindaco Camilli, di fronte all'ingresso della sede.