1994 Fontigo: Ogni promessa un debito
Attività
GRUPPO FONTIGO
Ogni promessa un debito
Fiamme verdi Dicembre 1994
Da sinistra: vice presidente geom. Luigi Zaccaron, sindaco prof. Lamberto Pillonetto,
capogruppo Alpette Bruno Bianco, m° Fontarosa “Monte Nero”Attilio Zeppegno.
“Ogni promessa un debito” motteggiava il vecchio adagio. Fu così che la promessa fatta da Fermo Stramare, in quel di Alpette in occasione del 66° della sua costituzione, fu letteralmente recepita dal m° Attilio Zeppegno e dal segretario “tutto- fare” Bruno Marino della Fanfara alpina “Monte Nero” della sezione di Torino, nonché da Bruno Bianco, capogruppo di Alpette.
La promessa di Stramare consisteva nell’invitare a pranzo la fanfara il sabato che precedeva la manifestazione al Monte Tomba in programma domenica 4 settembre. Grazie alla splendida giornata che il buon Dio ha voluto benignamente regalare, il ridente paesino di Fontigo è stato allietato dal suono della fanfara che, scesa in piazza, ha sfilato sino a portarsi alla casa di Fermo, esibendosi in un concerto-aperitivo sfoggiando un repertorio di tutto rispetto. Dopo un’intensa preparazione da parte degli alpini e della famiglia Stramare, al suono de “la pappa l’è pronta”, gli oltre 60 commensali si sono accomodati nella taverna, stipandola.
E stata questa una giornata trascorsa felicemente all’insegna della cordialità, dell’amicizia e della serenità. Un ringraziamento, unito a vive congratulazioni, è doveroso porgere a Fermo che, coadiuvato dal capogruppo Mariotto ed i suoi collaboratori, ha diretto tutte le delicate operazioni culinarie. Un particolare grazie a sua moglie, signora Lina; alla moglie e alla figlia del capogruppo di Alpette, signora Anna e sig.na Monica; alla signora Lorenzina Benedetti e a quanti altri han fatto per rendere a proprio agio i commensali.
Erano presenti, oltre ai già citati, il prof. Lamberto Pillonetto, sindaco di Sernaglia, il v. presidente sezionale geom. Luigi Zaccaron con il consigliere Rusalen, il capogruppo di Sernaglia: Livio Bortot, lo scultore Mario Balliana ed un gruppetto di alpini di Fontigo, Sernaglia e Refrontolo. Ai discorsi non poteva mancare lo scambio dei doni. Il “tuttofare” Marino ha donato la targa “I alpin e fan la storia” al sig. sindaco, a Stramare ed al vice presidente. Il capogruppo di Alpette ha donato un piatto ricordo ai capigruppo di Sernaglia e di Fontigo, al segretario di Pieve di Soligo ed al sottoscritto. Infine il M° Zeppegno ha donato al sindaco una medaglia d’oro con l’effige della fanfara “Monte nero” da lui stesso magnificamente coniata. Nel consegnare la targa del comune di Sernaglia il sindaco Pillonetto, ringraziando per la valanga di doni, ringrazia, a nome di tutti, quanti hanno collaborato con la famiglia Stramare che ci ha offerto l’occasione di questo ritrovo in allegria; ricordando l’entusiasmo di Fermo nell’attendere l’allegra brigata. Ricorda quanto dettogli poc’anzi dallo scultore Balliana che gli aveva riferito che non c’è difficoltà a creare momenti di allegria e di semplicità quando ci si incontra con gli alpini.
“Vorrei ricordare questa giornata - dice il sindaco - offrendo la targa del Comune di Sernaglia alla Fanfara. Non c’è bisogno di dichiarare onorari gli alpini quando arrivano in un paese, perchè sono automaticamente cittadini onorari in ogni luogo dove arrivano. Non è una dichiarazione di cittadinanza, questo; ma è un riconoscimento di un dato di fatto. Siete dunque oggi cittadini onorari della comunità di Sernaglia e mi auguro che questa targa sia messa nella vostra sede in bella evidenza, in modo che vi sentiate ancora più uniti a noi”.
E seguito un breve intervento del capogruppo di Sernaglia, Livio Bortot e del consigliere Rusalen che, augurando una splendida giornata all’indomani sul Tomba, offrono un “guidoncino” alla fanfara, il primo, ed altrettanti guidoncini alla fanfara, al capogruppo di Fontigo ed a quello di Sernaglia, il secondo.
A conclusione dell’allegra giornata il v. presidente Zaccaron ha consegnato una caraffa della sezione sia alla Fanfara che al gruppo di Alpette.
Steno.