2005 Mareno: In gita ad Osoppo
Attività
GRUPPO MARENO DI PIAVE
IN GITA AD OSOPPO
Fiamme Verdi Dicembre 2005Anche quest’anno, nell’ultima domenica di giugno, il Gruppo di Mareno ha effettuato la consueta
gita sociale. Continuando nella tradizione di scegliere posti da visitare con una componente culturale di un certo
spessore è stata scelta la cittadina di Osoppo, graziosa località posta sulla riva sinistra del Tagliamento, non lontana
da Gemona, zona che fu l’epicentro dello spaventoso terremoto del 1976.
Come sempre molto elevata la partecipazione di soci, familiari ed amici. Anche madre natura ha voluto elargire un contributo alla buona riuscita della gita, regalandoci una meravigliosa giornata di sole.
Una graditissima sorpresa ci è stata riservata durante la S. Messa nella Chiesa Parrocchiale: il parroco, pur con l’impegno di somministrare il battesimo a numerosi bambini, ha trovato il modo di spendere delle belle parole, durante l’omelia, ricordando lo spirito di solidarietà, disponibilità er bontà delle penne nere verso chi ne ha bisogno. E d infatti il cuore dell’alpino batte all’unisono con chi soffre, senza tener conto di etnie, confessioni religiose o credo politico; lo spirito di servizio che anima questo meraviglioso soldato lo fa amare da tutti gli italiani.
Poi il “clou” della giornata: la visita al girello di Osoppo: la fortezza. Situata su una collinetta che sovrasta la cittadina, in un punto panoramico ricco di vicende storiche di cui per secoli il colle di Osoppo fu protagonista; oltrepassato l’ingresso (per la porta chiamata Austriaca) si sbuca in un ampio spazio erboso; tutto intorno resti evidenti di gallerie, fortificazioni e casematte di varie epoche, e ogni manufatto rispecchia la tecnica militare di costruzione cui era arrivata l’arte della difesa. Fortificato per la prima volta nel corso del VVI secolo, divenne il centro di maggior prestigio della resistenza longobarda alle invasioni barbariche. Fu al centro dei fatti d’arme più importanti durante il periodo Napoleonico e del Risorgimento Italiano.
Vi sono ancora delle rovine dei bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale e i segni della devastazione del terremoto del 1976, che in questa zona ebbe l’epicentro.
Suppur un po’ “particolare” come meta di una gita turistica, la vista alla Fortezza è stata di alto gradimento per tutti i soci, anche perché si sono resi conto che il complesso costituisce soprattutto un insediamento assolutamente singolare per una varietà di postazioni difensive, fin dall’antichità, e conservato in ottime condizioni.
Come sempre molto elevata la partecipazione di soci, familiari ed amici. Anche madre natura ha voluto elargire un contributo alla buona riuscita della gita, regalandoci una meravigliosa giornata di sole.
Una graditissima sorpresa ci è stata riservata durante la S. Messa nella Chiesa Parrocchiale: il parroco, pur con l’impegno di somministrare il battesimo a numerosi bambini, ha trovato il modo di spendere delle belle parole, durante l’omelia, ricordando lo spirito di solidarietà, disponibilità er bontà delle penne nere verso chi ne ha bisogno. E d infatti il cuore dell’alpino batte all’unisono con chi soffre, senza tener conto di etnie, confessioni religiose o credo politico; lo spirito di servizio che anima questo meraviglioso soldato lo fa amare da tutti gli italiani.
Poi il “clou” della giornata: la visita al girello di Osoppo: la fortezza. Situata su una collinetta che sovrasta la cittadina, in un punto panoramico ricco di vicende storiche di cui per secoli il colle di Osoppo fu protagonista; oltrepassato l’ingresso (per la porta chiamata Austriaca) si sbuca in un ampio spazio erboso; tutto intorno resti evidenti di gallerie, fortificazioni e casematte di varie epoche, e ogni manufatto rispecchia la tecnica militare di costruzione cui era arrivata l’arte della difesa. Fortificato per la prima volta nel corso del VVI secolo, divenne il centro di maggior prestigio della resistenza longobarda alle invasioni barbariche. Fu al centro dei fatti d’arme più importanti durante il periodo Napoleonico e del Risorgimento Italiano.
Vi sono ancora delle rovine dei bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale e i segni della devastazione del terremoto del 1976, che in questa zona ebbe l’epicentro.
Suppur un po’ “particolare” come meta di una gita turistica, la vista alla Fortezza è stata di alto gradimento per tutti i soci, anche perché si sono resi conto che il complesso costituisce soprattutto un insediamento assolutamente singolare per una varietà di postazioni difensive, fin dall’antichità, e conservato in ottime condizioni.