2013 Mareno: Giovanni Piacentin è tornato a casa - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
Vai ai contenuti

2013 Mareno: Giovanni Piacentin è tornato a casa

Attività
GRUPPO MARENO
GIOVANNI PIACENTIN E' TORNATO A CASA
Fiamme Verdi Giugno 2014


Alle 8 del mattino una nostra numerosissima rappresentanza, alla quale si sono unite quelle delle altre associazioni d'arma, ha accompagnato il sindaco e l'amministrazione comunale a depositare le corone di alloro presso tutti i monumenti ai caduti delle frazioni del comune. Alle 9 in forma più privata ci siamo raccolti presso il nostro cippo per ricordare tutti gli alpini caduti in armi e non. Alle ore 10 a Mareno sempre assieme alle rappresentanze delle altre associazioni d'arma e alle autorità comunali ci siamo schierati di fronte al monumento sito a fianco della piazzale parrocchiale, dove alla presenza della numerosa cittadinanza accorsa nonostante il tempo inclemente, il sindaco ha deposto una corona. Dopo un momento di raccoglimento, siamo entrati sfilando in chiesa per la funzione religiosa, al termine della quale sempre in sfilata il corteo si e spostato nella sala parrocchiale Papa Luciani. Qui si è svolta una toccante cerimonia, dopo il discorso del sindaco e del presidente della sezione bersaglieri di Vittorio Veneto, severo monito alle nuove generazioni contro gli orrori della guerra, viene infatti riconsegnata alle due figlie la piastrina appartenuta a loro padre Giovanni Piacentin, un bersagliere marenese disperso in Russia, il 19 dicembre 1942.
Hanno aspettato oltre 70 anni e ora finalmente Maria Luisa e Giovanna potranno dare un volto al loro padre, quel papà partito giovanissimo per la guerra, quando una di loro era troppo piccola per ricordare il suo volto e l’altra non era ancora nata. A ritrovare quella piastrina è stato Antonio Respighi, alpino della Sezione di Milano, che l’ha ricevuta insieme a quella di tanti altri soldati italiani durante una visita a Miciurinsk, a sud est di Mosca, da un abitante del posto che le aveva raccolte lì in quella regione dove sono morti 4.178 italiani e le ha consegnate a lui con la promessa che le avrebbe restituite ai familiari dei caduti. Dopo due anni di ricerche Respighi è riuscito a identificare a dare un nome a quel numero impresso sul metallo e ha contattato il sindaco di Mareno Gianpietro Cattai perché lo aiutasse a riconsegnare la piastrina ai familiari di Giovanni Piacentin, nato a Mareno il 27 novembre del 1921.
Al termine della cerimonia ho voluto porgere un saluto alle sorelle Piacentin ringraziandole, per il sacrificio pagato della loro famiglia alla patria, a nome del gruppo alpini di Mareno e della sezione di Conegliano, loro con le lacrime agli occhi mi hanno gettato le braccia al collo, ringraziandomi e ringraziando gli alpini, visto che proprio un alpino ha ritrovato quella piastrina, che è tutto quel che rimane del loro papà, strappato al loro affetto dalla guerra.
Alpini e bersaglieri assieme hanno combattuto, versato lacrime e sangue in terra di Russia, come fratelli e anche oggi come fratelli e come figli di questa nostra patria siamo qui insieme per dire “bentornato Giovanni, bentornato a casa”.
In quell'immensa distesa di neve, ove l'uomo si trova solo dinanzi a se stesso, il 3° e il 6° reggimento bersaglieri scrisse pagine memorabili di eroismo durante la campagna di Russia.
Il 3° reggimento ha l'ordine di resistere e di immolarsi a Meskoff e a Cerkowo per far si che i reparti italiani e alleati abbandonino la linea e si salvino.
Anche il 6° ha gli stessi ordini. E gli ordini si obbediscono. Ben 40 chilometri di fronte sono difesi strenuamente dai figli del Veneto e dagli eredi di Lamarmora. Fino all'estremo anche con le poche armi rimaste a disposizione resisteranno. Se è vero che la campagna di Russia è stata una immane tragedia è vero che i degni figli di Lamarmora non sono stati meno di coloro che hanno scritto pagine fulgide di gloria nella storia della nazione.
Le steppe della Russia levano ancor oggi un alto monito di rispetto ai fanti piumati che del loro calvario fecero una leggenda che ancor oggi noi onoriamo.
Simone Algeo



Ass. Naz. Alpini - Sezione di Conegliano
Via Beccaruzzi 17 - tel. 0438 21465
C.F. 00852290261
- Codice FE:  KRRH6B9
conegliano@ana.it
  sezione@pec.anaconegliano.it

PROTEZIONE CIVILE ANA CONEGLIANO
 Registro Regionale Organizz. del Volontariato: TV0372
 Albo Gr.Volontari Prot.Civile Reg.Veneto:  PCVOL-05-C-2020-TV-01

MUSEO DEGLI ALPINI
Riconoscimento regionale decreto 203
del 4/07/22 - art.23 L.R. 17/2019
   
Created with WebSite X5
PROTEZIONE CIVILE ANA CONEGLIANO
 Registro Regionale Organizz. del Volontariato: TV0372
 Albo Gruppi Volontari di Prot. Civile della Reg. Veneto:  PCVOL-05-C-2020-TV-01

MUSEO DEGLI ALPINI
Riconoscimento regionale decreto 203
del 4/07/22 - art.23 L.R. 17/2019
   
Torna ai contenuti