1965 Pieve di Soligo: Al Col de Fer
Attività
GRUPPO PIEVE DI SOLIGO
Gruppo di Pieve di Soligo al Col de Fer
Fiamme Verdi Giugno 1965
25 Ottobre 1964: un momento dell’inaugurazione de «la baracca», la comoda e caratteristica nuova sede del Gruppo di Pieve di Soligo
Domenica 25 aprile quasi tutti i soci dei Gruppo hanno risposto alla tromba del rancio che chiamava dal Col de Fer.
A dire il vero la chiamata era stata concordata qualche tempo prima quando gli iscritti al Gruppo di Pieve si erano trovati a scolare qualche «ombretta» alla «baracca», e un po’ tutti hanno cooperativamente contribuito a fornire i «generi di prima necessità»; generosa in particolare la collaborazione di Alfredo Battistella (quando tornerò a quella sua deliziosa cantinetta vigilata dal meraviglioso cane lupo grande come un mulo? n.d.r.) il quale ha predisposto il piazzale per la sistemazione di tutto quanto occorreva ed ha infine messo a disposizione della bocca degli amici dei polli squisiti. Altri hanno fornito vino, pasta, bottiglie (persino di spumante) e per quelli che non potevano dar nulla venne solo richiesto — all’alpina — un appetito formidabile.
Alla buona riuscita della festa hanno poi validamente contribuito: Alfonso il segretario del Gruppo, e i cuochi e aiuto-cuochi Tommaso Della Betta, Toni Marchesin, Ernesto, Piero ed altri ancora e specialmente la buona signora Della Betta che ha preparato in modo eccellente i ragù per la pastasciutta e l’arrosto.
Specie la pastasciutta ha riscosso l’entusiasmo dai soci i quali hanno affermato che di tale non se ne mangia nemmeno nei migliori alberghi (e a loro, che abitano in una zona di rinomati ristoranti, bisogna credere); nei due grandi pentoloni — a forza di richieste di «giunta» — non rimase nemmeno un «tubo».
A metà pranzo gli scrosci di pioggia hanno provocato un po’ di scompiglio ma i teli prima predisposti, le auto e persino i pianali dei tavoli sono stati sufficienti per riparare tutti gli alpini i quali ripresero poi imperturbabili ed anzi più allegri anche per la constatazione che nemmeno una goccia di acqua era andata a mescolarsi al vino.
La festa è continuata fino a sera, e del buon esito ne è la prova che essa venne ripetuta al Col de Fer il 6 giugno, tra la sola costernazione di un’altra partita di polli che il generoso Battistella ha messo ancora a disposizione per i propri amici alpini.