1967 Pieve di Soligo: In visita alla sede del gruppo
Attività
GRUPPO PIEVE DI SOLIGO
La sede
Fiamme Verdi Febbraio 1967
Abbiamo recentemente visitato la bella e caratteristica sede che il Gruppo di Pieve di Soligo ha eretto poco dopo la sua fondazione avvenuta meno di quattro anni or sono.
L’ottima realizzazione è dovuta alla concorde intesa dell’allora capogruppo geom. Dino Grendene e dell’attuale capogruppo Alfredo Battistella, e venne attuata per l’unanime volonterosa ed ammirabile collaborazione di tutti i baldi di Pieve i quali divennero - per l’occasione - carpentieri, disegnatori e arredatori. L’accogliente sede - denominata, all’alpina, «La Baracca» - è stata benedetta da mons. arciprete e confina, ed è molto opportunamente comunicante, con l’osteria della buona signora Giuseppina che, oltre ad avere un vino eccellente, sa preparare i panini con la «soppressa» veramente superlativi. Tra i soci del Gruppo c’è Pietro Susanetto che ha rivelato encomiabili doti di pittore dipingendo alcuni quadri di soggetto alpino; Gianni Spina - ottimo socio quanto bravissimo fotografo - ha dotato la sede di belle fotografie. Altro alpino del Gruppo - Giuseppe Lorenzon - ha ora deciso di donare una piccola ma interessante biblioteca ad uso dei soci.
Lorenzon è uno dei «veci» che combatté col Battaglione «Cadore» meritandosi due croci di guerra nell’ultimo conflitto, ma le cui esperienze di guerra son cominciate quando aveva pochi giorni di vita.
Nato in frazione di Capodivilla nel giugno del 1918 - mentre infuriava la battaglia sul Piave - Bepi Lorenzon stava allegramente poppando al seno della mamma quando una bomba di mortaio, sparata dai cruchi, piombò in casa; bisogna proprio dire che per il futuro alpino i santi protettori della nostra naja scarpona - dalla Madonna delle Penne Nere a S. Maurizio - intervennero in modo prodigioso, perchè la granata rotolò ai piedi del letto ma non scoppiò. Sembra che l’unico danno sia stato quello di far «perdere» il latte alla brava madre di Lorenzon, il quale a sua volta - da quel momento - non ha più avuto in simpatia il latte.
Alla libreria che offrirà questo vecio - ben vivo anche se «bombardato» fin dalla nascita - si aggiungerà un altro dono del socio Girolamo Benincà: non abbiamo saputo cosa, ma sarà sicuramente utile e bella per gli alpini di Pieve di Soligo.
Fiamme Verdi Febbraio 1968
Una allegra riunione dei veci e bocia del Gruppo di Pieve di Soligo si e svolta il 26 novembre presso il locale albergo «Leon d’oro» per il rancio sociale; a dire il vero è stato un rancio speciale degno da generali perchè al Leon d’oro si mangia e beve proprio da signori.
I soci erano presenti nella quasi totalità degli iscritti, e tra questi i bocia recentemente congedati ai quali è stata consegnata la tessera della nostra bella Associazione e offerte le «palle verdi» gentilmente procurate dal vecio Roberto Franceschet.
Il socio artigliere alpino Renato Gumier ha messo a sorteggio due bottiglie di buona grappa e col ricavato di questa piccola lotteria è stato possibile realizzare un discreto gruzzoletto di «palanche» per il fondo-cassa del Gruppo.
Il capogruppo cav. Alfredo Battistella ha infine tenuto la relazione annuale riassumendo le molteplici iniziative realizzate dagli alpini di Pieve di Soligo e ricordando le tante manifestazioni alle quali il Gruppo ha partecipato con larghe rappresentanze; il cav. Battistella si è dichiarato soddisfatto per i notevoli risultati ottenuti ed ha esortato i suoi bravi alpini a continuare con uguale entusiasmo per la sempre maggiore affermazione del Gruppo.
La serata si e conclusa con qualche bella cantata all’alpina e tra la soddisfazione di tutti e particolarmente dei bocia che, appena iscritti all’A.N.A., si sono accorti di essere entrati a far parte di una gran bella fameja.