2000 PIeve di Soligo: Immancabili
Attività
GRUPPO PIEVE DI SOLIGO
Dicembre 2000
IMMANCABILI
Questa volta il Col di Lana, solitamente ospitale ed accattivante, si è impuntato, ha fatto le bizze ed ha preteso dai suoi ospiti un rilevante supplemento di impegno.
La previsione meteorologica aveva già indotto i più a rinunciare alla scarpinata sul "Cappello di Napoleone" e le persistenti, brutte condizioni del tempo hanno ridotto ulteriormente il numero dei solitari.
A quei pochi, però, la giornata ha riservato emozioni e sensazioni molto piacevoli. La situazione climatica, conseguenza delle perturbazioni, ha proposto squarci di luce ed insperate visioni di vette dolomitiche imbiancate.
Don Bruno, all'omelia, ha sottolineato la grande volontà, l'assiduità e la costanza dimostrata dallo sparuto gruppetto di fedeli presenti alla funzione religiosa di vetta.
Non si sono visti tantissimi colori quel giorno, ma i tre più importanti li abbiamo memorizzati, adattati e portati a valle: il verde dell'ontano, il rosso dei rododendri e il bianco dell'Ostia levata al cielo da don Bruno.
Renato Gumier
FESTA DELLA FAMEJA ALPINA
Il 17 settembre 2000 presso il parco del Collegio convitto Balbi Valier di Pieve di Soligo si sono riuniti i famigliari dei gruppi alpini di Barbisano - Collalto - Falzè di Piave - Fontigo - Pieve di Soligo – Refrontolo - Sernaglia della Battaglia - Soligo – Solighetto per l’annuale Festa della Fameja Alpina. Iniziata 10 anni fa per volontà di Piero Breda, Paolo Gai ed altri consiglieri, è poi continuata senza interruzioni da gruppo a gruppo, passandosi il testimone, fino all’edizione di quest’anno.
Con il Gruppo di Pieve di Soligo ha partecipato, sempre entusiasta e affiatato, anche quello gemellato di Palmanova.
L’appuntamento è cominciato domenica mattina presso la Casa degli Alpini “Magg. Dino e Chiara Grendene” in Via Schiratti con la sfilata di tutti i gruppi alpini preceduti dai rispettivi gagliardetti, dalle autorità comunali con il sig. Sindaco Giustino Moro in rappresentanza e dalla filarmonica di Pieve di Soligo. Deposizione di una corona d’alloro al monumento dei Caduti e poi la Messa al campo nel parco del Collegio Balbi Valier celebrata da Don Mario Borga, dell’istituto. I numerosi e generosi cuochi/e ed aiutanti, presenti fin dall’alba hanno preparato un rancio all’altezza, anzi direi molto di più. A loro un particolare plauso per la generosità e l’impegno dimostrati, come sempre d’altronde. Solo guardando la panoramica di tante persone riunite assieme, sotto lo stesso tetto (tendone alpino) mentre si consumava l’ottimo pranzo si può comprendere come la forza della Fameja sia elemento coagulante e formativo nella crescita civile e morale di tutte le persone. La forza dello stare insieme e la semplicità di farlo dimostra la grande volontà di capirsi e di volersi bene. Amareggiati dall’assenza del Presidente Sezionale comm. Paolo Gai, uno dei fautori della manifestazione, comunicataci all’ultimo momento, ci siamo rallegrati con il plauso dei partecipanti che se ne sono andati a malincuore solo “al calar delle ombre” felici anche di aver trovato l’unica giornata di sole fra tante, tutte piovose, magia degli alpini! Un ringraziamento di cuore alla direzione del Collegio per la grande disponibilità dimostrataci nel risolvere qualsiasi problema ed esigenza. L’appuntamento è per il prossimo anno… con gioia nella continuità quale miglior augurio per ogni partecipante.
Bepi Collodet