2002 Pieve di Soligo: Sul Col de Fer per ricordare Alfredo Battistella
Attività
GRUPPO PIEVE DI SOLIGO
Sul Col de Fer per ricordare il comm. ALFREDO BATTISTELLA
Fiamme Verdi Dicembre 2002
Il comm. Alfredo Battistella sotto l’enorme emblematico cappello
Il 2 Giugno del 1992, il comm. Alfredo Battistella si spense dopo una malattia che lo tormentava da tanto tempo. Una degnissima persona che fu autore del suo tempo, precursore e artefice di quel difficile periodo che va dalla 2° Grande Guerra ai tempi nostri. Seppe profondere nella vita quotidiana del suo lavoro l’intelligenza delle persone che oggi chiamiamo self-made man (farsi da soli) fin da quando iniziò l’arte della falegnameria, poi portata a livelli industriali con impiego di mano d’opera del luogo e fuori.
La sua intraprendenza diede ossigeno anche a tutto l’indotto portando con sé sempre speranza e sicurezza economica tanto sospirata dalle nostre genti in quei difficili momenti della ricostruzione. Catalizzò intorno a sé gruppi di persone che crearono progetti tali da costituire poi base su cui tutt’oggi poggia lo sviluppo economico della nostra zona. Non fu una persona di passaggio, lasciò un segno: e non lo lasciò solo nel campo del lavoro.
Il 2 giugno 1992 l’alpino Alfredo Battistella è andato avanti. Arruolato nel corpo degli alpini partecipò alla campagna d’Africa dove si distinse come falegname inventando un finestrino per carrozze militari che gli valse il grado di caporal maggiore.
Ritornato in patria alla fine della guerra, non dimenticò quel periodo che segnò così profondamente la sua giovinezza ed il futuro d’imprenditore. E così, il 26 maggio 1963, assieme ad altri Alpini fondò il Gruppo di Pieve di Soligo. Ne fu il Capogruppo per tanti anni e impegnò nell’A.N.A. spirito costruttivo di gruppo e iniziative immobiliari, costruendo la prima Casa degli Alpini aperta a tutti e frequentata dai soci. Ma non si fermò al gruppo. Eletto a Consigliere Sezionale fu il promotore dell’acquisizione e ristrutturazione della nostra bellissima Sede Sezionale. Si espose in prima persona affinché il progetto di una casa comune potesse realizzarsi in tempi brevi. E la volle bella e spaziosa perché la “fameja” alpina potesse starci tutta e tutta unita. Seppe riconoscere nel Presidente Vallomy una persona qualificata a Presidente Sezionale e ne fu stretto collaboratore ed amico. Nel Consiglio Direttivo assunse cariche che fossero consone al suo carattere e le portò sempre a termine con impegno e dedizione, comportandosi da protagonista e promotore, e nello stesso tempo servitore leale, competente e silenzioso dell’Associazione, esempio dello spirito che deve regnare nel corpo degli Alpini.
Il 2 Giugno del 2002, con l’iniziativa del Capogruppo di Pieve di Soligo, cav. Bepi Collodet e con l’impegno degli alpini del Gruppo di Pieve, dopo 10 anni, Alfredo è stato ricordato con una sentita e piacevole cerimonia al Col de Fer, sul colle sopra Farra di Soligo, presso la sua tenuta, nel bosco dove ha costruito la sua casa. La cerimonia è stata possibile per l’aiuto dei figli, soprattutto di Carlotta che ha fortemente desiderato si tenesse in quel luogo e con la gente a Lui cara. Gli alpini, tutti invitati, sono intervenuti numerosi alla S. Messa celebrata sotto il Grande Cappello da Padre Sirio; presenti i gagliardetti dei gruppi del Conegliano, il Labaro Sezionale e le rappresentanze delle sezioni limitrofe. Dopo la cerimonia, il Sindaco di Pieve, Ing. Giustino Moro, ne ha ricordato la figura d’uomo imprenditore e di stimato educatore; il Presidente Sezionale dott. Antonio Daminato ha ricordato l’alpino come persona generosa e altruista; i tanti amici quella di un compagno di vita attento e premuroso. In tutti i presenti era evidente il carisma di Alfredo tanto che si sentiva fra gli invitati quell’amore reverenziale dovuto alle persone speciali. Quelle che ti segnano la vita. Dopo i ricordi, la sig.ra Carlotta ha offerto alle più di 150 persone presenti uno splendido pranzo in mezzo al bosco. E con la preziosa collaborazione degli alpini di Pieve, in una bellissima giornata di sole oramai estivo, al calar delle molteplici ombre ci siamo ritirati, con la certezza del sentimento che c’era qualcuno in mezzo a noi, e dovremmo meritarcelo. Grazie Alfredo.
Ettore Bernardi
Anni or sono scrissi il seguente pensiero a proposito del cappello:
“Anche se è un avvenimento della vita privata di un socio di un nostro Gruppo, merita un piccolo cenno nella storia della Sezione quanto realizzò il comm. Alfredo Battistella nel 1966; quando era consigliere sezionale e capogruppo di Pieve di Soligo. Il generosissimo e benemerito Alfredo fece costruire un gigantesco cappello alpino, che volle collocare sull’entrata della spianata della sua villa sul “Col de Fer” di Soligo. “Ste robe i e boni de pensarle e farle sol che i Alpini”, qualcuno disse.
L’idea assume un significato preciso: quel cappello alpino nella chiara serenità di quella luce, nella purezza di quell’aria che reca il sapore di una natura ancora incontaminata, su di una altura tra fresche fronde e da dove si domina la stupenda vallata del Quartier del Piave, è il simbolo vivente degli infiniti cappelli “puliti” lungo tutte le strade, anche quando le miserie, le paure e le angoscie ingannano il mondo”.
Renato Brunello
La figlia di Alfredo, Carlotta, con i figli Alfredo e Roberta, il presidente della Sezione Toni Daminato ed il capogruppo Bepi Collodet
Carlotta Battistella con gli amici alpini, tra i quali Marco Busetto (il più anziano del Gruppo), Toni Padoin ed alcuni consiglieri