2006 Ponte della Priula: Viaggio tra le pietre della grande guerra
Attività
GRUPPO PONTE DELLA PRIULA
VIAGGIO TRA LE PIETRE DELLA GRANDE GUERRA
Fiamme Verdi Ottobre 2006
Gli alpini di Ponte della Priula davanti alla stazione forestale, immersi nella foresta di Paneveggio
In questa estate calda e afosa era proprio quello che ci voleva ,una giornata fresca sotto il segno dell’allegria e del rilassamento, meglio ancora se passata in compagnia degli Alpini del Gruppo di Ponte della Priula e delle loro famiglie.
Partenza in pullman dalla nostra sede alla mattina presto di domenica 2 luglio, destinazione Dolomiti del Trentino. Il fresco della notte lascia presto il posto alla calura del sole che picchia forte ormai da giorni e ci fa agognare il refrigerio dell’aria di montagna
Prima tappa per la colazione a FIERA DI PRIMIERO: la temperatura è ottimale, un breve tour del paese e poi ancora più su verso il PASSO ROLLE a quota 1984 e poi giù verso la destinazione finale: il “PARCO NATURALE PANEVEGGIO—PALE DI S. MARTINO” che con i suoi 20 mila ettari di ambiente montano, da quasi 40 anni ormai sotto tutela, offre uno spettacolare sfondo per il nostro accampamento.
Parcheggiato di fianco alla stazione forestale nei pressi del “centro visitatori Paneveggio” abbiamo subito approntato il pranzo all’alpina. Il refrigerio dei pini, l’ambiente e i rumori del sottobosco facevano da cornice alle nostre tavolate gioviali e spensierate, un brusio di voci e canti interrompeva il quieto vivere del bosco.
Nel primo pomeriggio tutti in marcia per un sentiero a tema “Sentiero natura Marcio’“ di facile percorrenza , con poco dislivello adatto a tutti ed estremamente interessante per gli spunti naturalistici e i particolari del bosco evidenziati: l’abete rosso, il pino cembro, l’ontano bianco, il larice, i licheni, la lonicera nigra, le piante giovani nate sul legno marcio, le piante adulte su ceppaia (trampoli), le scortecciature dei cervi e caprioli, le impronte della volpe, del cinghiale e del cervo, alberi forati-scavati dal picchio, formicai giganti ed altro ancora. A circa metà percorso siamo passati sul ponte sospeso alla “FORRA DEL TRAVIGNOLO”, le cascate del torrente erano mozzafiato ed il miglior colpo d’occhio si coglieva solo in centro del ponte a corde; da brivido! Dopo aver visto i cervi nella loro zona faunistica ci siamo bagnati nelle acque gelate del LAGO DI PANEVEGGIO.
Al Centro Visitatori siamo andati a vedere la mostra “LA GRANDE GUERRA NELLA PIETRA”, un’immersione nel ricordo della la Guerra Mondiale con le testimonianze dei protagonisti sui due fronti scolpite su lapidi, targhe, chiavi di volta, nonché iscrizioni e graffiti. Questi reperti sono ormai rarità perché dove risulta possibile vengono depredati dai collezionisti anche se sono tutelati come patrimonio - testimonianza storica. Ben disposta e molto curata nell’insieme la mostra riserva un ampio spazio alle iscrizioni degli Alpini. In particolare vi è materiale (anche fotografico) scolpito dalla 152° Cp./8°Alpini, dalla 265° Cp./ Btg. Val Cismon, dal Btg.Feltre/7°Alpini, dal Btg. Val Natisone, dalla 109° Cp. Btg. Monte Arvenis/8°Alp., dalla 5° Cp. Rgt. Genio, dal Btg. Cividale/8°Alp., dalla 19° Sesione Fiat/8° Alp. C’erano targhe alla memoria del S.Ten./8°Alp. Giacomo Marpurgo e del Ten. Ceschin del Btg. Esploratori Val Brenta.
Di estremo interesse il primo piano dell’Alpino con mostrina che é il più impressionante e toccante graffito finora censito nell’area interessata dalla mostra che va dal monte Cauriol a Cima Bocche. Il visitare questa mostra può considerarsi un altro viaggio nei particolari nascosti della nostra storia, tutti da scoprire ma soprattutto: per non dimenticare.
Nel tardo pomeriggio siamo arrivati a S. Martino di Castrozza per una visita al paese e quindi ritorno verso casa con tappa a Pedavena dove abbiamo cenato gustandoci la mitica birra.
Tra canti e risate in allegria si arriva al piazzale della sede, tutti esausti ma soddisfatti. La calura e l’afa di casa nostra ci confermano che le fresche arie di montagna sono ormai solo un bel ricordo.
Stefano Dorbolò