2004 Refrontolo: Festa della famiglia alpina
Attività
GRUPPO REFRONTOLO
FESTA DEA FAMEJA ALPINA
Fiamme Verdi Dicembre 2004
La Fameja Alpina onora i Caduti
Si è raccolta la Fameja Alpina del Quartier del Piave.
Domenica 3 ottobre a Refrontolo dopo l’alza-bandiera si è formato il corteo che è partito dalla piazza del Municipio per raggiungere la Chiesa, preceduta dalla fanfara alpina della Sezione ANA di Conegliano.
La celebrazione della Santa Messa è stata resa più solenne dal coro parrocchiale e della “cornetta”.
Poi il corteo ha ripreso la sua marcia per la via principale del paese dove giunti presso il monumento dei Caduti è stata deposta una corona d’alloro. E’ seguito il pranzo preparato dagli Alpini.
Qui c’è stato il saluto del capogruppo Ferdinando De Martin, quello del sindaco Maria Grazia Morgan, e del Past President Paolo Gai fondatore della Fameja Alpina Quartier del Piave.
Come sono belli gli Alpini quando marciano decisi e compatti, sembrano andar verso un ideale di bene e solidarietà.
Quello che colpisce tutti è lo spirito di corpo che dimostrano militari e congedati, un sentimento che si forma con la condivisione di esperienze. Gli Alpini sono pronti a decidere insieme, a fare insieme, realizzare insieme. Il senso dell’appartenenza ha in sé un destino comune, come se le persone che formano il gruppo fossero un paese, fatto di ricchi e poveri, di chi ha responsabilità di guida, e di chi accetta di eseguire.
Molte persone nelle adunate oceaniche si fermano alle immagini delle gloriose pastasciutte dei cori, della polenta e figadei cucinati in piazza e condivise con la gente, sono aspetti immediati di un costume che non rinuncia mai alla convivialità. Un bicchiere di vino forse anche due vengono levati per brindare all’onestà, alla famiglia, alla casa, alla responsabilità.
Gli Alpini formano un patrimonio di umanità caro all’Italia, anche di più in questi tempi colpiti dall’individualismo.
Gli Alpini ? Brava gente!
Sergio Antoniazzi
Anziani in Festa con gli Alpini
Come succede in tutte le manifestazioni delle Penne Nere, nella “festa della terza età”, organizzata domenica 5 settembre 2004 dal gruppo in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Pro Loco, prima c’è stata la celebrazione della Santa Messa, poi l’incontro conviviale allestiti dagli Alpini.
L’incontro è stata l’occasione per alcune utili riflessioni: l’anzianità è un fatto biologico spesso svincolato dall’età, perché si è giovani e vecchi soprattutto “dentro”. E così il pensionamento può essere vissuto come un trauma o può rappresentare l’inizio di una nuova vita, coltivando nuovi hobby e nuovi interessi o impegnandosi più assiduamente all’interno del consesso familiare.
Sono state ben 190 le persone sopra i 70 anni che hanno aderito all’invito. E’ intervenuto il sindaco Maria Grazia Morgan per ricordare i più anziani del paese presenti, omaggiandoli di un pensiero particolare.
“Questi momenti d’incontro servono per scambiarsi impressioni ed esperienze - ha poi sottolineato il primo cittadino di Refrontolo - oltre che essere l’occasione per una giornata in serena compagnia”. Dopo aver parlato della bella giornata tra amici, il parroco don Pietro ha invitato a ricordare gli anziani non presenti, perché ammalati o degenti in case di riposo, e a non dimenticare il grande e spesso silenzioso mondo impegnato nella cura agli anziani, un mondo fatto di assistenti, badanti e tanto volontariato.
(s. a.)