2017 San Fior: Il ponte dell'amicizia alpina
Attività
GRUPPO SAN FIOR
Il ponte dell’amicizia alpina
Fiamme Verdi Agosto 2017A Nikolajewka c’è un ponte sul fiume Valui che assieme al sottopasso della ferrovia rimase per sempre nella memoria degli alpini che avevano attraversato nella ritirata dall’inferno bianco: resterà scritto nelle pagine più tristi degli alpini.
Quel ponte rappresentava la fine della lunga tragica marcia nella
tormenta e forse la speranza che attraversato quel ponte il ritorno a casa
poteva rappresentare qualcosa di più di un sogno disperato.
Per ricordare
quell’immane sacrificio delle penne nere, l’Associazione Nazionale Alpini, anni
fa, è tornata in Russia con le armi della pace e ha costruito un asilo nella
città di Rossosch.
E sta prendendo corpo proprio in questi mesi un’altra
iniziativa, e cioè il restauro di quel ponte sul fiume Valui.
Quel ponte è il simbolo della fine di una tragedia e la sua ricostruzione
vuol significare quanto siano importanti per gli alpini i gesti di pace e di
amicizia.
E l’opera è stata battezzata appunto “il ponte dell’amicizia”. Lo stesso nome
è quello che abbiamo dato al ponte inaugurato nel parco degli Alpini di San
Fior. Ponte dell’amicizia, a significare qual è la caratteristica che più ci
accomuna, ma anche per non dimenticare, ricordando nel nome il ponte a
Nikolajewka, tutti gli alpini e i militari del nostro paese che partirono per la
Russia.
Quelli che partirono lasciando famiglia e amici, mogli e addirittura figli,
come accadde proprio nel nostro paese, per andare a combattere la più insulsa
delle guerre, una guerra che non era la loro in una terra che non era la loro.
Quelli che tornarono e quelli che non tornarono mai più, e sono rimasti nel
gelo della steppa spesso senza una tomba o un fiore.
Ponte dell’amicizia: nel segno dello spirito alpino della fratellanza e del
ricordo.
Elio Tonon