2003 Santa Lucia: 45° anniversario di fondazione - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
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2003 Santa Lucia: 45° anniversario di fondazione

Attività
GRUPPO SANTA LUCIA DI PIAVE
45° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DEL GRUPPO
1958-2003
Fiamme Verdi Dicembre 2003

4-5-6 Aprile 2003

Venerdì 4 Aprile
Stadio Comunale, incontro di Calcio a scopo benefico:
Amm.ne Comunale vs Alpini

Sabato 5 Aprile
Serata di canti con il coro "Friuli" del Gruppo Alpini di Cordovado, diretto al Maestro Denis Marson
ed i cantori di "Sotto Selva" di S. Lucia di Piave, diretti dal Maestro De Biasi prof. Camillo.

Domenica 6 Aprile
Alzabandiera - Onore ai Caduti - S. Messa nella Chiesa Arcipretale. - Sfilata con la "Fanfara Alpina" e presentazione del libro "ALPINI A S. LUCIA. LA NOSTRA STORIA".



45° ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE
Il gruppo Alpini di S. Lucia ha compiuto, in questi mesi, quarantacinque anni di vita ed il suo Consiglio Direttivo ha voluto ricordare questo anniversario con alcune semplici, ma sentite manifestazioni.
Era nella speranza delle penne nere santalucesi, il voler celebrare degnamente quel febbraio 1958 in cui ha visto la luce l’entità alpina santalucese, ricordarne i tempi, le circostanze e soprattutto i personaggi che hanno fondato e alimentato il Gruppo. Tutto questo perché, è nella nostra convinzione che sia fondamentale per ogni gruppo A.N.A. rammentarsi delle proprie radici per poter continuare il cammino nell’alpinità.

Venerdì 4 aprile alle ore 20.30 presso lo stadio comunale “25 APRILE” di Santa Lucia di Piave si è disputato l’incontro di calcio a scopo benefico, fra una rappresentativa dell’Amministrazione Comunale e una formazione degli Alpini di Santa Lucia.
Per l’occasione l’Amministrazione Comunale ed il Santa Lucia Calcio hanno permesso, dimostrando sensibilissima disponibilità, l’uso del campo centrale consueto teatro di evoluzioni calcistiche della prima squadra santalucese, partecipante al campionato dilettanti. La partita, favorita da una serata mite e dal manto erboso di primordine, è stata molto combattuta dalle due compagini. Alla fine, soprattutto fra i meno allenati, è sopraggiunto il fiatone, complici le misure del campo non indifferenti. Il risultato è stato un salomonico pareggio per 1 a 1 che ha premiato certamente di più la compagine dell’Amministrazione Comunale, sia per minor possesso palla e minori azioni da goal e sia per il fatto che la loro rete è stata segnata da un alpino, prestato per completare la formazione.
Alcune centinaia di persone, hanno assistito alla partita con lo speaker d’eccezione, il direttore di Fiamme Verdi Renato Brunello.
I partecipanti all’incontro calcistico, assieme ad alcuni spettatori, sono poi giunti in sede per la pastasciutta di rito, come sempre ben apprezzata.
Si è riscontrato un entusiasmo notevole, quasi sorprendente, da parte di tutti. Ognuno si è poi autotassato contribuendo così ad una generosa offerta che il Gruppo Alpini ha deciso di devolvere alla “Via di Natale” di Aviano.
Nel dopo partita fra un brindisi e l’altro, si è sorriso delle poco stilistiche prestazioni di alcuni calciatori, che comunque hanno messo tutto il loro impegno.
A collaborare in maniera determinante con che scrive, per organizzare l’incontro, sono stati il segretario Rino Furlan e i consiglieri Pierangelo Bottega e Davy Sperandio.

Sabato 5 aprile, alle ore 20.45, presso la sala teatro “Beato Claudio” si è tenuto il concerto coristico dei “Cantori di Sottoselva” di Santa Lucia di Piave diretti dal Maestro Prof. Camillo De Biasi e del Coro A.N.A. “Friuli” di Cordovado (PN) diretto dal Maestro Denis Marson.
La platea del teatro parrocchiale santalucese era gremita in ogni ordine di posto, diverse persone pur di non perdersi il concerto erano rimaste in piedi per tutta la durata.
Ha illustrato sapientemente il programma il segretario sezionale Claudio Lorenzet.
Per primi si sono esibiti i Cantori di Sottoselva che oltre a una parte consueta del loro repertorio, hanno proposto alcuni fra i più significativi brani dedicati all’epopea alpina come: “Stelutis Alpinis”, “Joska” e “Signore delle Cime”. Le esecuzioni hanno raggiunto un mirabile e notevole livello tale da coinvolgere emotivamente il pubblico presente. Ha colpito l’impronta personalizzata data ai canti alpini con le dolci sfumature, disegnate dalle voci femminili. Come sempre fondamentali e quanto mai calzanti si sono confermate le presentazioni dei vari brano del M° Prof. Camillo De Biasi che oltre a dirigere il Coro, è docente di esercitazioni corali, musicologia ed etnomusicologia al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia, nonché commissario artistico della Associazione per lo sviluppo delle attività corali del Veneto. Il Professore si è soprattutto superato per come, spiegando l’origine del significato di alcuni canti alpini, ha sapientemente illustrato l’esperienza alpina nei suoi oltre centotrentenni di storia, come un vero esperto e studioso dell’alpinità.

Dopo il coro santalucese, è stata la volta dell’esibizione del coro A.N.A. “Friuli” di Cordovado.
Tre sono stati i punti sostanziali dell’evoluzione canore degli alpini friulani: il dramma della guerra alpina, il dolore dalla separazione dalla propria terra (emigrazione) e la gioia della spensieratezza, configurate con l’amore per la vita.
Splendidamente presentati e ottimamente diretti dal M° Denis Marson i cantori alpini, hanno fatto emergere tutte le tonalità imponenti e coinvolgenti tipiche di un coro alpino, facilitate in questo caso dalla presenza in seno al gruppo coristico di alcuni elementi con una cassa toracica non indifferente.
Sia i brani in dialetto friulano, che quelli in italiano messi in programma dal coro, hanno testimoniato una volta di più la “vicinanza” degli alpini ai temi reali della vita. Quella “vicinanza” che ha trascinato entusiasti commenti dei presenti nella sala, tra i quali il nostro Presidente Antonio Daminato.

La serata è terminata nella nostra sede, ove i cantori e gli accompagnatori dei due cori si sono adeguatamente ristorati.
Là, dopo qualche libagione, tra un bicchiere di prosecco ed un altro di cabernet, si è assistito all'evoluzione canora ancor più accorata e trascinante del Coro Alpino di Cordovado che a richiesta dei presenti ha eseguito il fior fiore dei canti alpini fino a tardissima ora.
Ai componenti dei cori ed ai loro accompagnatori è stata donata una copia ciascuno del libro “Alpini a Santa Lucia. La nostra storia”.


DOMENICA 6 APRILE
La mattinata di domenica 6 aprile, si è presentata gelida e ventosa, pur illuminata da frequenti raggi di sole.
In una Santa Lucia di Piave imbandierata a festa, una moltitudine di penne nere è convenuta presso Piazza 28 Ottobre ove alle ore 9.30 era previsto l’ammassamento.
Alle ore 10, si è svolto il sacro rito dell’Alzabandiera, davanti ad un maestoso contorno di emblemi tricolori alpini e non.

Erano presenti assieme al Vessillo Sezionale di Conegliano, quelli delle Sezioni di Brescia, Bergamo, Cadore, Pordenone e Vittorio Veneto. Oltre alle fiamme dei trenta gruppi della nostra sezione, sono giunti quelli Lograto (BS), Valbrembo (BG), Sorisole (BG), Vigo di Cadore (BL), Sacile (PN), Vigonovo (PN), Palse (PN) e (BL), Sacile (PN), Vigonovo (PN), Palse (PN), Muris di Ragogna (UD), Tempio di Ormelle, Spresiano, Cordignano.

Assieme al Gonfalone del Comune di Santa Lucia di Piave e al Vessillo della Banda Alpina Sezionale di Conegliano, brillavano i gagliardetti delle associazioni dei Combattenti e Reduci, degli Artiglieri, degli Ex Internati, dei Fanti, dei Paracadutisti e dell’AVIS di S. Lucia di Piave, dei Bersaglieri di S. Lucia di Piave, dei Bersaglieri di Mareno di Piave e dell’Associazione Ex Carabinieri di S. Lucia di Piave, Susegana e Mareno di Piave.

Sono state deposte le corone ai caduti delle guerre mondiali, presso le lapidi infisse sul muro del Municipio. Ha presenziato il Sindaco di S. Lucia Fiorenzo Fantinel, assieme alle più alte autorità locali amministrative.
La Sezione di Conegliano era degnamente rappresentata dal Presidente Dr. Antonio Daminato, dai vice Presidenti Carlo Sala, Pietro Masutti, Luciano Giordan, dal Direttore di Fiamme Verdi cav.uff. Renato Brunello, dal decano del Consiglio cav.uff. Battista Bozzoli, dalla quasi totalità dei Consiglieri Sezionali e dei Capigruppo.
Graditissima è stata la rappresentanza delle Crocerossine con in testa il Capitano Carla Zanchetta, vedova del grande e compianto Dott. Giuseppe Ariberto Messina, socio fondatore e primo Capogruppo santalucese, come del resto le presenze del Presidente dell’Associazione Penne Mozze, Claudio Trampetti e del Vice Presidente della Sezione di Bergamo, Ezio Nespoli.
Il corteo, disciplinatamente composto e lodevolmente ordinato dal segretario sezionale Claudio Lorenzet, che in questo caso ha sostituito degnamente il Gran Cerimoniere Ufficiale Magg. Nino Geronazzo impossibilitato a presenziare, si è poi avviato verso la Chiesa Parrocchiale di S. Lucia, ove si è svolta la S. Messa.
In una gremitissima Arcipretale, il Parroco Don Italo Moras ha elogiato, durante l’omelia, l’opera svolta dagli Alpini in generale e da quelli santalucesi nell’ambito parrocchiale e comunale. E’ stato posto in risalto l’esemplare impegno, che profondono proverbialmente da decenni le penne nere. Nella stessa Preghiera dei fedeli, redatta dal Gruppo ANA Santalucese, vi è la speranza di poter continuare ad assolvere questo compito e cioè: di rimanere parte integrante del sociale santalucese tenendo alto lo spirito alpino.
Nel corso della Sacra Cerimonia, Don Italo ha benedetto il nuovo “gagliardetto” (fiamma) del Gruppo S. Lucia.

Terminata la S. Messa, il folto corteo si è diretto verso la zona “ex Filanda” in Via Mareno, soffermandosi a rendere omaggio, con la deposizione di una corona di alloro al monumento situato in località Portici, celebrante la liberazione di S. Lucia di Piave nell’ottobre 1918.
Sul palco delle autorità, allestito per l’occasione, hanno preso posto il capo gruppo Claudio Bernardi, il Presidente della Sezione di Conegliano Antonio Daminato, il Sindaco di S. Lucia Fiorenzo Fantinel e un commosso Giacinto Feltrin reduce di Russia, testimone delle indelebili sofferenze alpine, affrontate sempre con dignità senza pari.
Si sono susseguiti i discorsi ufficiali. Il Capogruppo Bernardi, si è soffermato nel delineare i vari momenti salienti di questi quarantacinque anni di storia del nostro gruppo, ricordandone i personaggi e pensando che questa piccola opera letteraria possa contribuire a mantenere ben vivo tutto ciò.
Il Sindaco Fiorenzo Fantinel, ricordando con commozione di essere figlio anch’egli di un alpino, il benemerito e compianto Noè, ha voluto puntualizzare come proficuo e continuo sia stato il rapporto fra il Gruppo ANA ed il paese di S. Lucia di Piave. Infine è toccato al Presidente Daminato chiudere l’orazione ufficiale.
A chi, come chi scrive, era nei pressi del palco non è sfuggito lo sguardo del presidente rivolto al caro Giacinto Feltrin ed al distintivo dei reduci di Russia portato sul cappello. Il Presidente Daminato ringraziando i presenti intervenuti e gli alpini di S. Lucia per tutto quello che hanno fatto in questi primi quarantacinque anni della loro storia, ha voluto, parlando a braccio senza alcun foglio precedentemente scritto, riflettere su alcuni libri documento editi nei mesi scorsi in cui si sta finalmente facendo luce su quale sia stata la fine di molti alpini e non, mandati nella Campagna di Russia, non più tornati e ufficialmente dispersi. Dopo sessant’anni, si sta scoprendo quanto sia stata spietata la vendetta russa nei confronti degli apolitici soldati italiani e quanto sia stato desolante e quasi complice, la reazione a tutto ciò da parte di una certa parte politica. Sono state parole dure, indigeste ad alcuni, ma estremamente vere come è nello spirito di chi le ha dette.


LE PREMIAZIONI
In uno dei capannoni della “Ex Filanda”, si è tenuto il pranzo, cui hanno partecipato circa seicento persone. Come sempre, è stata apprezzata la qualità della cucina dello staff gastronomico, guidato dal vice capogruppo Egidio Zambon.
Sono brillati i piatti saporiti ed il servizio celere e ordinato.
Ha collaborato al “rancio” l’alpino Bruno Bronca preparando un ottimo spiedo di carni miste. Durante il banchetto, sono stati premiati alcuni associati che nel corso del quarantacinque anni di storia si sono resi meritevoli di ciò.

A consegnare, le medaglie d’oro e gli attestati di benemerenza, sono stati chiamati don Italo Moras, Parroco di S. Lucia, Fiorenzo Fantinel Sindaco di S. Lucia e il Dr. Antonio Daminato Presidente della Sezione A.N.A. di Conegliano.
Sono stati premiati i seguenti soci:
CLAUDIO BERNARDI: “Per quindici anni capogruppo, degli alpini santalucesi è la vera guida, dimostrando grande intelligenza, mirabile lungimiranza ed inequivocabile spirito alpino”.
ATTILIO TONON: “Per oltre trent’anni alfiere del gruppo A.N.A. S. Lucia, per oltre sessanta, vero esempio d'alpinità”.
EGIDIO ZAMBON: “Con prodiga generosità ed incommensurabile impegno, ha messo a disposizione delle penne nere santalucesi, per quarant’anni, la sua arte culinaria e soprattutto il suo vero spirito alpino”.
MARIO FRANCESCHIN e SILVANO FELTRIN: “Per il costante impegno ed il continuo sacrificio messo a disposizione del gruppo di S. Lucia, per oltre trent’anni, con ineguagliabile spirito alpino”.
ANTONIO GRAVA: “Con infinita generosità ha messo a disposizione degli alpini santalucesi, per quarant’anni, tutta la sua sensibile e mirabile ispirazione artistica di vero poeta dei colori”.
RENZO SOSSAI: “Giovane segretario, ha saputo dare al gruppo quello spirito critico che gli ha permesso di crescere e raggiungere quei risultati che oggi cogliamo; Alpino senza pari, con la sua acutezza e capacità ha regalato agli alpini santalucesi, un’opera preziosa ed ineguagliabile”.
Speaker della premiazione il preziosismo Claudio Lorenzet segretario della sezione di Conegliano a cui il gruppo Santa Lucia sarà perennemente grato per ciò che ha fatto in passato e soprattutto per la grande disponibilità e collaborazione alla riuscita della festa.
A conclusione della cronaca di queste tre giornate, sorge in me, scrivente del testo “Alpini a Santa Lucia. La nostra storia”, il desiderio di ringraziare chi ha contribuito a far sì che il mio sogno di lasciare una traccia dei personaggi e degli avvenimenti di questi quarantacinque anni di alpinità santalucese, si potesse realizzare.
Il Consiglio Direttivo A.N.A., gli sponsor, l’Amministrazione Comunale con in prima fila la degnissima figura del Sindaco Fiorenzo Fantinel ed il Parroco don Italo Moras hanno avuto un ruolo fondamentale.
Nella stesura del testo ho avuto la fortuna di ricevere la collaborazione di due artisti santalucesi: Antonio Grava ed Innocente Soligon, i quali hanno messo a mia disposizione tutta la loro abilità e competenza nell’assecondare il mio progetto.
L’arte pittorica di Antonio Grava che da sempre contorna le vicende di vita alpina santalucese si è identificata con i miei scritti e la certosina ricerca dei dettagli, abbinate alla insigne conoscenza storica di Innocente Soligon ne hanno reso più piacevole la lettura. Per ultimo, ma non per ultimo ringrazio di cuore il fraterno Claudio Bernardi, che da subito mi ha appoggiato nel mio proposito ed è stato sprone e stimolo costante per il raggiungimento della meta.
Renzo Sossai

Un momento di pausa della partita

Il coro “Friuli” di Cordovado (PN) diretto dal M° Denis Marson

Coro “I Cantori di Sottoselva” diretto dal M° prof. Camillo De Biasi

S. Messa celebrato dal parroco don Italo Moras
Onori ai Caduti con deposizione corona

Onori ai Caduti con deposizione corona

Da sx: il sindaco Fantinel, il vice presidente Sala, il “vecio” Zanella, il consigliere Perenzin, il presidente Daminato, il capogruppo Bernardi, il vice presidente Giordan, il Presidente  Bosco Penne Mozze Trampetti, il direttore Brunello.


L’intervento del Presidente Daminato

L’intervento del capogruppo Claudio Bernardi

Il presidente Daminato premia il pittore Antonio Grava


Il sindaco Fantinel premia l’autore del libro Renzo Sossai

Le rappresentanze

La Fanfara alpina

PREZIOSA ANNAMARIA

Annamaria
È per noi
una discreta presenza,
che s’evidenzia
quando a tutti dona
la sua squisita accoglienza
illuminando il suo viso,
lei
che la vita
non sempre le ha sorriso.

Ci è preziosa, così umile
e silenziosa
perché  in ogni cosa
sa essere utile

Scattare una foto
Servire un piatto
Teleriprendere un attimo
di nostra vita alpina,
conservando quel suo modo
disponibile ed intelligente
di dare spontaneamente
senza chiedere in cambio
niente alla gente

Renzo Sossai - 7 Settembre 2003

Nella foto vediamo Annamaria Armellin “armata di macchina fotografica”,
cogliere i momenti dei festeggiamenti del 45° Anniversario di Fondazione,
domenica 6 aprile 2003.




Il consiglio in carica
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