1980 San Vendemiano: 20° di costituzione
Attività
GRUPPO SAN VENDEMIANO
20° di costituzione
Fiamme Verdi Giugno 1980
Festa grande a S. Vendemiano - il 20 gennaio - per il 20° di costituzione del Gruppo, e alla quale ha vinto entusiasmo anche la popolazione locale.
Alle 10,45, nella chiesa parrocchiale, è iniziata la Messa celebrata dal cappellano sezionale mons. Raffaele Pivetta che aveva accolto con entusiasmo linvito a trascorrere una giornata tra gli alpini di S. Vendemiano e che è stato festosamente accolto particolarmente dagli anziani che lo ricordano nei difficili anni - dal 1936 al 1949 - in cui è stato loro parroco.
Il rito religioso è stato accompagnato dai canti del Coro dell’ANA di Vittorio Veneto, diretto dal m° Efrem Casagrande, il cui importante intervento era stato sollecitato soprattutto dai soci anziani in quanto era presente anche nel 1959 all’atto della festa inaugurale.
Nel piazzale della chiesa si è svolto un brindisi popolare, e gli intervenuti si sono poi recati, in centro, davanti all’ex scuola comunale, per la cerimonia ufficiale.
Per la Sezione era presente il segretario G. B. Bozzoli, e sono intervenuti anche una decina di alpini del Gruppo di Campeglio di Faedis col quale sono intrattenuti rapporti di fraterna amicizia sorti all’epoca della presenza nel loro paese, di molti soci di S. Vendemiano per di ricostruzione dopo il terremoto.
Il capogruppo cav. Igino Citron ha ringraziato gli intervenuti ed il sindaco rag. Franco Campodallorto ha espresso il proprio compiacimento per questa nuova mirabile festa degli alpini del suo Comune.
Il generale in ausiliaria Silvio Romanelli ha tenuto il discorso ufficiale, col quale ha ricordato le valorose gesta che gli Alpini hanno compiuto in ogni guerra - malgrado ogni difficoltà ambientale e di armamento - e che sono state riconosciute pure dagli avversari.
«Scovato» tra i componenti del coro, il dott Giulio Salvadoretti - presidente della Sezione ANA di Vittorio Veneto e al quale è stato fatto omaggio di un quadretto con la Preghiera dell’Alpino - è stato sollecitato a prendere la parola; e lo ha fatto con le sue usuali energiche parole con le quali ha esaltato l’ideale di pace che perfettamente coincide con lo spirito della nostra Costituzione e con quello dell’ANA.
Al più anziano del Gruppo - Antonio Pillon, classe 1905 - è stato fatto dono del distintivo d’oro dell’Associazione, e sono stati ricordati i soci e collaboratori che in tanti anni di dedizione hanno portato il Gruppo fino a fargli raggiungere l’attuale elevato numero di 230 iscritti.
Collaborazione che è sempre stata data anche dal Comune di S. Vendemiano. e al cui riconoscimento gli alpini hanno fatto dono, all’Amministrazione comunale, di una statua di ceramica, pregevole opera di Augusto Murer, raffigurante un alpino.
Sono pure stati premiati i soci Antonio Cuzzuol e Walter Saccon che nel 1959 fecero dono del gagliardetto; il socio Luigi Zago, titolare della Ditta «Lavorazione in Ferro battuto» per essere state presente - con l’offerta di trofei ed altre artistiche opere - nelle molteplici iniziative, specialmente di carattere sportivo, promosse dal Gruppo; il socio gen. Romanelli per il continuo appoggio e dedizione; il socio Francesco Dal Pos - «Checo dei Sandri» - che da 20 anni svolge lodevolissimamente il suo compito di alfiere, il socio Sacco Zirio Libero per il suo interessamento per la collocazione, al Bosco delle Penne Mozze a Cison di Valmarino, delle stele a ricordo dei Caduti alpini del Comune di S. Vendemiano.
Terminata la cerimonia ufficiale, gli invitati, i soci (molti con le rispettive consorti), e simpatizzanti sono passati nelle sale dell’ex scuola dove erano state allestite le lunghe tavolate dove arrivò presto il pranzo (preparato dai bravi soci «cucinieri») festosamente consumato con intermezzi di canti e l’estrazione di omaggi floreali per le signore presenti.
A tutti i commensali (assai più di duecento) è stato fatto omaggio di un elegante servizio di caraffette recanti la scritta: 20° DELLA RICOSTITUZIONE - GRUPPO ALPINI - S. VENDEMIANO - 1959-1979 (che dicono tanto bello da fare gola - e lo spera - anche al nostro redattore).