1997 San Vendemiano: Le penne nere hanno una nuova sede - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

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1997 San Vendemiano: Le penne nere hanno una nuova sede

Attività
GRUPPO SAN VENDEMIANO
Straordinaria Opera Sociale
A SAN VENDEMIANO LE PENNE NERE HANNO LA NUOVA SEDE
Fiamme Verdi Dicembre 1997

Il taglio del nastro all'inaugurazione della sede

La soddisfazione e l’orgoglio per quanto viene fatto senza ricompense materiali paga sempre coloro che donano sacrifici e tempo nella realizzazione di opere sociali.
Il Gruppo Alpini di S. Vendemiano ha realizzato un progetto fortemente desiderato fin dalla sua ricostruzione avvenuta 35 anni or sono e da ogni iscritto sognato. Proprio per questa continua richiesta, nel trascorrere degli anni, ha caricato di enorme volontà gli attuali iscritti al Gruppo, dai quali il Consiglio Direttivo ha ricevuto uno sprone tale da inoltrare precisa richiesta a coloro che avevano l’autorità sufficiente per concretizzare felicemente i desideri specificatamente orientati nella realizzazione della Sede.

Nel Consiglio Direttivo del 18.7.1992 venne decisa la linea da seguire per chiudere le tante discussioni inerenti alle proposte che in diverse circostanze si succedevano senza dare risultati concreti.
Venne concordato di inviare una lettera all’Amministrazione Comunale che contenesse la richiesta (inoltrata e protocollata il 5 agosto 1992).
Il 27 gennaio 1993 l’Amministrazione rispondeva dicendosi disponibile e proponeva alcune soluzioni, tra queste la disponibilità di concedere in concessione un’area ove realizzare una struttura polifunzionale per le Associazioni da erigersi a spese delle stesse Associazioni richiedenti.
Trascorso il tempo necessario per la preparazione e la localizzazione delle idee, il 23 luglio 1993 il Gruppo Alpini e il Gruppo AVIS inviano una precisa richiesta con le modalità con cui si sarebbe provveduto alla costruzione suggerendo le eventuali zone sulle quali puntare per la realizzazione. Il 29.9.93 il Consiglio Comunale esaminava e discuteva la richiesta dando parere favorevole. Sicuri della concessione dell'area, l'entusiasmo nel gruppo si quadruplicava e si cominciarono ad elaborare le diverse possibilità pianificando però una strategia all'altezza di tale entusiasmo.
Innanzitutto bisognava progettare l’opera: l’operazione risultò sin troppo facile avendo tra i nostri soci l'architetto Michele Citron (figlio del capogruppo Gino Citron, prematuramente scomparso, che tanto aveva fatto per il gruppo), il quale, con l'entusiasmo ereditato dal padre e la volontà di far realizzare quanto il padre aveva cercato senza incolpevolmente riuscirci, in breve tempo ci sottoponeva un progetto e il 4 febbraio 1994 lo inviavamo in visione all'Amministrazione Comunale.
Con delibera Consigliare del 16 marzo 1994 veniva individuata definitivamente l'area su cui erigere la Sede, presso il parco delle manifestazioni pubbliche. La soddisfazione per tale decisione va evidenziata ed un plauso va rivolto all’Amministrazione facente capo al Sindaco Ernesto Pagot che felicemente ha convogliato tutti su tale area centrale al paese e senza dubbio la migliore per spazio e posizione.
Con la bozza di convenzione esaminata nel Consiglio Comunale del 19.7.94 terminava la parte cartacea inerente alla domanda.

Il progettista in breve tempo realizzava i disegni esecutivi che, esaminati per la parte ingegneristica dall'ing. Bettin, passano gli uffici preposti al controllo e il 15 luglio ‘95 tutto era pronto per l'inizio lavori. Veniva eletto un comitato tecnico che decideva per l'organizzazione dei lavori e la responsabilità della realizzazione veniva affidata al socio Giovanni Lovisotto.
La disponibilità del soci alpini e amici degli alpini in un batter d'occhio trasformò la zona assegnataci e il 27 agosto ‘95 tutto era in ordine per la posa della prima pietra.
Una cerimonia suggestiva e imponente ha fatto aumentare la disponibilità di aziende del settore cantieristico e non e la corsa per primeggiare era pari alla velocità con cui, mattone su mattone, si concretizzava la struttura agli occhi e allo stupore di quanti vedevano, specializzati o meno, muratori o semplici aiutanti, lavorare in sana allegria e con competenza.
L'intervento di ognuno ha contribuito a realizzare un'opera che ben si inserisce in una zona di pubblico utilizzo, di fronte alla sede Municipale e adiacente alle scuole Elementari e Medie.
La Via degli Alpini che passa di fianco è inoltre la zona su cui il Gruppo Alpini ha realizzato il Monumento al caduti in occasione del 25° di rifondazione.
Tutto il Gruppo Alpini costantemente ha offerto la sua collaborazione e dopo 2 anni dall'inizio lavori veniva decisa la data dell’inaugurazione: il 29 giugno 1997.
I preparativi sono stati seguiti con l'attenzione e i suggerimenti della Sezione presieduta dal Comm. Paolo Gai.

Il nutrito il programma per la giornata inaugurale è stato così elaborato.
L'alzabandiera presso il pennone delle scuole è stato l'occasione per manifestare il rispetto che gli Alpini hanno verso il simbolo dell'unità e la presenza dei gagliardetti dei Gruppi delle Sezioni di Conegliano, Vittorio Veneto, Belluno, Valdobbiadene, Treviso, Venezia, Bassano del Grappa, Feltre, Pordenone, Cividale del Friuli, Vicenza, il Gonfalone del Comune ed i vessilli delle Sezioni rappresentate dai gagliardetti affiancati dai vessilli delle Associazioni Amiche degli Alpini, contornati dai rappresentanti delle Forze Armate della protezione Civile e dalla fanfara della Sezione Alpini di Conegliano, hanno dato una impronta significativa ad una giornata che sin dal mattino si presentava limpida e favorevole.
L'ammassamento presso il campo sportivo è risultato numeroso e al momento di iniziare la sfilata, al suono della fanfara, il corteo si è composto in maniera perfetta tanto che lungo il percorso, adornato con centinaia di Tricolori, che portava alla Chiesa veniva salutato con ammirazione.

Onorare i Caduti è dovere fondamentale e così è stato fatto sostando presso il Monumento in silenzio e deponendo una corona per confermare il rispetto dovuto a coloro che si sono immolati.
La S. Messa nella parrocchiale è stata celebrata da Don Emilio della Pro Juventute del Centro Don Carlo Gnocchi di Milano che ha elogiato l'operato del Gruppo e ha illustrato la fondazione Don Gnocchi, alla quale il Gruppo Alpini di S. Vendemiano è legato, ringraziando i sanvendemianesi per quanto si dedicano ai disabili seguendo gli insegnamenti dati dal fondatore, Alpino e primo donatore di organi.

Il Coro Ana di Vittorio Veneto ha solennizzato la cerimonia con canti sacri magistralmente eseguiti.

La sfilata lungo le vie che portano alla Sede ha riconfermato l'entusiasmo che sempre si manifesta in circostanze analoghe e la disposizione nel piazzale antistante la Sede con le scale e la terrazza della stessa adornati da gagliardetti ha dato il via alla cerimonia ufficiale dell'inaugurazione.

“Grazie di cuore per quanto avete fatto.  Grazie Alpini e non. Grazie a voi tutti ora abbiano la nostra Casa” - così il capogruppo Giuseppe Cadorin completava il suo discorso. Applausi al Sindaco on. Dussin e al Vice Presidente Sezionale Nicola Stefani che sostituiva il Presidente.

Il taglio del tradizionale nastro, sostenuto dai Soci Antonio Mazzer e Angelo Mazzer, apriva la porta per la visita alla sede che, nel suo interno completamente arredato, racchiude i ricordi, le riconoscenze che il Gruppo si è meritato e dove in futuro verrà rispettato il motivo per cui è stata eretta che è racchiuso nella pergamena depositata con la posa della prima pietra: “Luogo di perenne amicizia e solidarietà”.
La festa è quindi continuata con il pranzo, per il quale ha collaborato il Gruppo Donne di S. Vendemiano, durante il quale c'è stato lo scambio di doni e ricordi e sono stati rivolti i ringraziamenti a quanti si sono prodigati per la realizzazione della magnifica sede.
Edoardo Dal Pos

La sede in avanzata costruzione




In costruzione

Il giorno dell'inaugurazione

L'alzabandiera


La posa della prima pietra nel 1995
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