1961 Sernaglia: Il ritorno dei resti dell’alpino Luciano Nardi - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

Fiamme Verdi Ottobre 1961

Ci uniamo alle comuni espressioni di commozione e di pietà ricordando, con gli stessi sentimenti, altra cerimonia avvenuta poco lontano e che è valsa a far costituire di fatto, all’insegna di un caduto compagno d’armi, il nuovo GRUPPO DI SERNAGLIA perchè è proprio stato il ritorno dei resti dell’alpino Luciano Nardi a far sentire a tutti gli alpini in congedo l’indispensabilità del gruppo A.N.A. che tutt’ora mancava in paese.

Luciano Nardi, della classe 1915, apparteneva al battaglione «Belluno» del 7° Alpini col quale partì da Brindisi il 25 novembre 1940 e, raggiunta Valona, si inoltrò fino a Klisura; il battaglione superò la Vojussa ponendosi a sbarramento di Shesh j Mal e della Valle Zagorias.

I combattimenti si susseguirono per vari mesi fino al più consistente attacco iniziato dai greci il 14 dicembre e che costrinse la rettifica delle linee italiane ai caposaldi di Monte Bregianit a sinistra e di Mali Ormova a destra.

Il 21 e il 23 dicembre il nemico attaccò nuovamente in proporzione di cinque contro ogni alpino superstite; il Bregianit venne perduto, ripreso, e ancora perduto; il 29 gennaio la cima del monte pervenne nuovamente in mano italiana dopo vari attacchi ma quattro ore più tardi, non essendo giunti i necessari rinforzi, la sommità venne sgomberata e gli alpini si attestarono sui fianchi.

All’alba del 15 febbraio, dopo una pausa dovuta al persistente maltempo, l’attacco greco si fece più massiccio; di contrapposto il «Belluno» cercava di riconquistare quota 1192 del Golico: fu durante questi combattimenti che Luciano Nardi venne mortalmente ferito il 21 febbraio 1941 e un telegramma alla famiglia così ne sintetizzava l’eroica fine: «Partecipava sul fronte greco-albanese a numerosi combattimenti dando prova di sprezzo del pericolo e di coraggio. Colpito gravemente e ricoverato in un ospedaletto da campo, decedeva poco dopo in seguito alle ferite riportate. La sua salma è stata pietosamente composta e tumulata a Passerella Tepeleni».

Ora le spoglie mortali di Luciano Nardi son tornate alla famiglia; una camionetta militare ha recato la piccola cassetta avvolta nel tricolore nel pomeriggio del 2 ottobre. Il giorno successivo, alla presenza dei parenti, del Sindaco, di tutte le autorità comunali e della Sig.ra Antonietta Passarelli Presidente della Sezione di Conegliano dell’ Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra che era intervenuta anche in rappresentanza del Comitato provinciale dell’associazione stessa.

Il Prof. Gobbato aveva fatto esporre, nei giorni precedenti, degli inviti agli alpini in congedo per la partecipazione alle onoranze;  e gli alpini hanno levato dal cassetto il vecchio cappello con la penna e sono affluiti a decine a rendere omaggio al compagno caduto.

Dopo il rito funebre il Prof. Gobbato ha preso la parola dando anche lettura nel telegramma dei nostro Presidente sezionale, seguito dalla sig.ra Passerella a nome delle Famiglie dei Caduti in Guerra.

Nel nome di Luciano Nardi gli alpini di Sernaglia si sono incontrati ed organizzati; il nuovo Gruppo verrà presto ufficialmente costituito essendo unanime l’adesione della cinquantina di alpini del paese.

Presso gli altri gruppi la vita associativa sta riprendendo dopo la stasi estiva e il periodo di più intenso lavoro agricolo; col prossimo numero daremo maggiori dettagli sulle iniziative in corso.