Libro 60-05 Bidasio Presidente
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
... BIDASIO PRESIDENTE
In considerazione dell'aumento dei soci, il Consiglio direttivo propose ed ottenne di aumentare in numero dei consiglieri; vennero pertanto a far parte del C.D. i soci: Bernardino Ghetti, Giovanni Gelera e Gottardo Da Gai.
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La sezione oltre che qualificarsi nelle varie manifestazioni, soprattutto nelle Adunate Nazionali, cercò, attraverso gli esponenti del direttivo e i prestigiosi suoi soci, di realizzare un programma d’impiego per riunire le Fiamme Verdi del comprensorio coneglianese e dar inizio alla formazione di eventuali gruppi.
Dagli anni trenta agli anni quaranta la Sezione operò con prudenza e serenità, nel clima particolare dell’epoca.
In quel periodo storico della nostra Italia, le Penne Nere cercarono di conservare la propria personalità pulita e il patrimonio prezioso di fede e di speranza in un migliore futuro, ricordando il sacrificio e l’esempio di dedizione dei loro martiri.
Gli appartenenti alla nostra Sezione si moltiplicarono, e cominciarono a costituirsi i primi gruppi: Ogliano, Collalbrigo, San Pietro di Feletto ed altri, Frattanto in terra d’Africa, come nel 1913 e 1914 in quella di Libia, il Corpo Alpino lasciava i suoi Eroici Caduti.
Verso la fine del 1937 il capitano Giovanni Piovesana lasciava la Presidenza della Sezione, e in sua vece veniva eletto Giobattista Bidasio degli Imberti, il quale, per sopravvenuta malattia grave, abbandonò l’incarico dopo pochi mesi, e il 28 giugno 1938 morì, all’età di 66 anni.
Fu rieletto Presidente il capitano Giovanni Piovesana e tale rimase sino alla sua morte, avvenuta il 28 febbraio 1941, a seguito ferite riportate in guerra.
IL PERIODO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
Arrivò come un uragano la seconda guerra mondiale. Moltissimi furono i coneglianesi richiamati o chiamati per la prima volta alle armi tra le Truppe Alpine. Furono purtroppo le ricorrenti vicende nazionali a portare gli alpini a combattere lontano dalle proprie montagne, e l’hanno fatto con riconosciuto valore tenendo sempre presenti le esigenze del dovere nazionale non disgiunte dall’umana pietà e solidarietà.
Le Brigate Alpine si sono fatte onore, meritando il rispetto, innumerevoli encomi solenni, non solo da parte dell’Italia, ma da tutte le Nazioni.
Numerose furono le decorazioni ascritte ai nostri valorosi soci; oltre alle medaglie d'oro, abbiamo soci della sezione che meritarono la medaglia d’argento o
bronzo.
Vallomy, Giacomelli, Travaini in Francia con le truppe di occupazione.