Libro 60-29 Gruppo Collalbrigo
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
I GRUPPI NELLA STORIA DELLA SEZIONE


GRUPPO COLLALBRIGO

È per me, e per il gruppo che ho l'onore di presiedere, un grande piacere e un motivo di orgoglio poter rivolgere, attraverso questa pubblicazione, a tutti gli Alpini della mia sezione, a tutti gli ospiti - civili e militari - che ci onoreranno della loro presenza, un caloroso e fraterno saluto, nel ricordo delle Penne Mozze e di tutti coloro, che ci hanno lasciato in questi sessant'anni. Conegliano pregusta con gioia la festa che noi Penne Nere stiamo realizzando in occasione del 60° di fondazione della sezione. Siamo convinti di avere tanti amici, che ci comprendono e riconoscono quanto abbiamo fatto e quanto stiamo per fare, soprattutto nel campo sociale e umanitario. Nell'occasione voglio ricordare e ringraziare i miei predecessori Giovanni Cancian e il cav. Giovanni Mason, che molto hanno dato al gruppo e alla nostra sezione. Un grazie sincero a coloro che, con spirito di grande sacrificio, si sono adoperati per la concretizzazione delle varie iniziative: la costruzione di un laboratorio per handicappati, la raccolta di notizie e la composizione del nostro inserto biografico, il coinvolgimento degli alunni delle scuole ed altre cerimonie, che trascinano, gradevolmente, ad assistere non solo noi Alpini, ma pure le popolazioni del comprensorio coneglianese. L'augurio è che ogni cosa si risolva nel miglio dei modi
PAOLO DA RUOS

NOTIZIE STORICHE
A ovest del territorio del Comune di Conegliano, quasi a far da avamposto alla dorsale collinare che, iniziando dal colle del Castello, va a confondersi nei colli del Felettano, è situata la frazione di Collalbrigo, in una ridente e suggestiva ubicazione. Il nome sembra derivare da "collis (o colles) Alberici"; Alberico era fratello di Ezzelino da Romano, signore della Marca Trevigiana, vicario Imperiale ai tempi di Federico 2°, nipote di Federico Barbarossa. Altri con etimologia forse più appropriata per definire il luogo, fanno derivare questo nome da "colle aprico" (aperto,
esposto al sole). Gli archivi storici cominciano a parlare di Collalbrigo a partire dal 1400, quando si costituì in comunità autonoma, ma si presume che ancor prima esistessero delle abitazioni rurali legate ai Signori del luogo (probabilmente i Collalto). Il paese aveva ampia dimensione fino all'immediato dopoguerra, quando lo sviluppo industriale ed abitativo di Conegliano portò alla sua scissione ed alla nascita delle parrocchie di Parè e di San Pio X. Attualmente la popolazione ammonta a circa 500 abitanti, dediti in parte all'agricoltura, che fornisce un ottimo vino prosecco, mentre la maggior parte lavora in città. Il centro abbarbicato su un bellissimo colle consta della Chiesa Parrocchiale, Asilo ed Osteria con cucina, più discosta la scuola elementare.
Di seguito riportiamo una ode dedicata a Collalbrigo e alla sua Pieve dal poeta coneglianese Narciso Loschi.
O Collalbrigo, solitario borgo
alto sul piano che a mirar ti sta
cheto all'intorno come te non scorgo
luogo di pace e di serenità.
Tu di cipressi incoronato miri
i colli intorno e le prealpe e 'l pian
la vecchia torre di festosi giri
i rondinini ricingendo van.
Aprii nascendo le tue falde infiora
di bianco e rosa di tra i glauchi arbor;
Settembre mite che le foglie indora
gemme ti dona di rubino e d'or.
Bianco al mattino ti disvela il sole,
d'oro al tramonto a chi mirar ti sta;
là sul sagrato la gagliarda mole,
di un pio vegliardo passeggiando va.
O dolce vecchio, così buono e pio;
anima grande che consoli il cor;
sotto il tuo tetto più vicini a Dio,
forse men aspro che non sia il dolor?
Mio dolce Borgo: dove il tempo suole
trascorrer cheto tra gli agresti oprar:
qui nel tuo picciol camposanto, al sole,
forse chi t'ama sarà un dì a posar.

Giovanni Cancian

Giovanni Mason
L'ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO
Capogruppo Da Ruos Paolo
Segretario Foltran Antonio
Consiglieri Marcon Cesare, Grosso Giovanni, Giovanni Mason, Piccoli Egidio, Marcon Augusto, Biasi Leone, Piai Salvatore, Granzotto Gianfranco, Casagrande Carlo, Da Lozzo Giuseppe, Cettolin Luigi, Pradal Giovanni
LE ORIGINI DEL GRUPPO
Il Gruppo Alpini di "Collalbrigo", rappresenta ed accoglie gli Alpini residenti nell'armoniosa località, situata sul colle a ovest di Conegliano. Il primo documento ufficiale del gruppo risale al 16 giugno 1935, quando presso la Chiesetta degli Alpini di Calalzo fu benedetto il gagliardetto del Gruppo, cui fece da madrina la signora Maria Furlanetto Travaini, alla presenza di molti soci della sezione tra cui il compianto presidente Avv. Girolamo Zava.
Già da alcuni anni tuttavia operava in Collalbrigo un congruo gruppo di Alpini, affiliati alla Sezione di Conegliano, ma già con una loro connotazione di gruppo, tanto è vero che la maggior parte di essi costituivano il corpo bandistico del paese.
Il primo capogruppo fu l'attuale alfiere Cancian Giovanni che ricoprì la carica fino al 1960 e che ebbe quali suoi collaboratori e consiglieri i soci Giovanni Casagrande, Battista Da Lozzo, Corrado Boscarato, Luigi Chiappinotto e Giuseppe Baccinello.
Un aiuto morale nei primi passi del Gruppo venne altresì dal compianto don Piero Mason, figlio della comunità collalbrighese, già ufficiale degli Alpini decorato di medaglia d'argento al Valor Militare, cui per espresso desiderio del Gruppo è stata ora intitolata la Scuola Elementare del paese.
Dal 1960 al 1980 capogruppo lo fu ininterrottamente il cav. Giovanni Mason. Sotto la guida del cav. Mason e con l'aiuto attivo dei soci quali Gionco Paolo, Buosi Gianfranco, Dal Bò Pietro, De Marchi Giampiero, Da Lozzo Luigi, Casagrande Giovanni, Cesare Marcon, Pradal Giovanni, Boscarato Corrado, Cancian Giovanni, Baccinello Giuseppe, Cettolin Luigi, Paolo Bazzacco, Tarzariol Antonio e Giuseppe il Gruppo riuscì a concretare alcune opere che rimangono a perenne ricordo.
È durante questo periodo infatti che il Gruppo eresse la lapide ai Caduti dei due conflitti mondiali, il pennone della bandiera nello spazio antistante la chiesa, ove ogni anno si ritrovano "veci" e "bocia" a commemorare gli amici andati avanti. La sede iniziale del gruppo fu per molti anni il Bar Mason, finchè nei primi anni '60, la parrocchia mise a disposizione un locale, che trasformato in una vera taverna alpina, fu solennemente inaugurata domenica 3 marzo 1968, e tenuta a battesimo dalla signora Buosi Giuseppina in Gionco. La tanto attesa festa si svolse con la partecipazione di un gran numero di Penne Nere giunte da quasi tutti i gruppi della sezione. Oltre al sindaco cav. Uff. Mario Salvador, erano presenti il consigliere nazionale avv. Cesare Benvenuti, il col. D'Amico del 7° Alpini, il ten col. Piasenti, il presidente della sezione comm. Guido Curto, i vice presidenti avv. Travaini e comm. Daccò, il prof. Vallomy.
La taverna fu possibile per la ammirevole bravura e disponibilità dei soci Gionco, Buosi e Ceschin che è giusto menzionare assieme al capogruppo cav. Mason e ad altri collaboratori. Da allora la taverna è diventata il fulcro della vita del gruppo, la sede ove si programmano le molteplici attività culturali, ricreativo-sociali, un punto d'incontro sempre aperto per soci ed amici.
Nel 1980 il cav. Giovanni Mason fu nominato capogruppo onorario, mentre la guida del gruppo venne assunta dall'attuale capogruppo Paolo Da Ruos.
In questi ultimi anni il Gruppo sta attraversando una nuova giovinezza, incrementando i soci che ora sono in numero di 155 a cui vanno aggiunti 15 amici degli Alpini, attuando tutta una serie di attività divenute oramai consuetudine. Occorre sottolineare che il gruppo si appresta, nel 1985, a festeggiare il 50° anniversario della sua fondazione e con l'occasione conta di lasciare alla comunità collalbrighese opere di sociale, quali il ripristino del salone parrocchiale, la costruzione del pennone della bandiera presso le scuole elementari.
TRE GENERAZIONI DI ALPINI
Il Gruppo di Collalbrigo ha una famiglia alpinissima nel vero senso della parola, che attraverso le sue generazioni garantisce la continuità dell'ideale della penna nera. Ne indichiamo i componenti iniziando dal buon vecio cavaliere di V.V. Giovanni Casagrande, classe 1884, valoroso combattente sul monte Piana con il battaglione "Val Piave", e che nella primavera del 1916 sul Rauchkofel (quando era caporale maggiore) in un turbinio di pallottole, portò a spalle un suo alpino gravemente ferito fino alle sottostanti posizioni della brigata "Parma" presso il cui comando si credeva che sul "Monte Scabriò" non vi fossero più Alpini vivi. II buon Giovanni, essendo "contingentate" le concessioni delle decorazioni al valore, rinunciò ad ottenere la medaglia d'argento perchè potesse averla "alla memoria" un caporale alpino conterraneo che morì al suo fianco; è riuscito a sopravvivere anche ad una dura prigionia, mettendo poi su famiglia dalla quale è nato Carlo classe 1925, alpino del battaglione "Tolmezzo" dell'8°, consigliere del Gruppo di Collalbrigo e che ha due ottimi figlioli: Gianni della classe 1960 del battaglione "Gemona" e Piero (classe 1963) del Battaglione "Tolmezzo".
I CADUTI
II Gruppo di Collalbrigo ricorda e rende doveroso omaggio ai Caduti della loro comunità: morti nella guerra 1915/18: Dal Cin Pietro, Lorenzet Angelo, Marcon Giuseppe, Silvestrin Vittorio; morti nell'ultimo conflitto mondiale: Marcon Igino, Sanson Bruno. Tutti i caduti sono ricordati con una Stele al Bosco delle Penne Mozze, ad eccezione di Sanson Bruno.
FORZA DEL GRUPPO 155 SOCI 15 AMICI

Il direttivo attualmente in carica

1935 - Fondazione del gruppo - Benedizione Gagliardetto

1968 - Inaugurazione della sede: Autorità alla S. Messa

1968 - Il sindaco Salvador pronuncia il discorso ufficiale

1968 - La signora Buosi, madrina del gruppo, taglia il nastro inaugurale