Libro 60-30 Gruppo Conegliano Città
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
I GRUPPI NELLA STORIA DELLA SEZIONE


GRUPPO CONEGLIANO CITTA'

Data la mia recente nomina a Capogruppo, nel rivolgervi il mio saluto cordiale, sento il dovere di esprimere profonda gratitudine al cav. Tullio De Vido che con passione per quindici anni ha retto le sorti del nostro Gruppo e a quanti in questi sessant'anni hanno dedicato la loro opera per conservare e tramandare alle nuove generazioni Io spirito associativo alpino nella nostra Città. Sarà mia premura con la collaborazione di tutti Voi, fare in modo che la tradizione associativa del nostro gruppo continui feconda come lo è sempre stata, tesa a mantenere vivo lo spirito alpino che anima di orgoglio quanti hanno avuto l'onore di portare il cappello con la "penna nera". La nostra ormai centenaria tradizione Alpina è divenuta simbolo di serena e cordiale amicizia, di pacifica convivenza civile, di spirito di servizio, di coscienza civica. Certo di interpretare il Vostro pensiero rivolgo un grazie a quanti si sono impegnati per realizzare l'idea meravigliosa di questa pubblicazione a ricordo dei sessant'anni della nostra Sezione. Questa è anche un'occasione che permette a tutti i Capigruppo di esprimere il loro pensiero e di far conoscere agli altri chi sono gli uomini che hanno fatto «l'Alpino» uomini semplici animati da valori fondamentali ed essenziali quali la disponibilità e l'altruismo, il tutto con umiltà ed amore. Con questi intendimenti noi Alpini camminiamo sicuri con la convinzione di essere nel giusto, avendone data testimonianza. Un ricordo profondo desidero rivolgerlo a tutti gli Alpini che ci hanno lasciato, contribuendo con il loro esempio a consolidare in noi lo spirito associativo Alpino. Il loro esempio e la loro memoria ci spingono a camminare in avanti per far sempre di più e sempre meglio. Un pensiero di gratitudine alle Autorità Comunali per la loro continua disponibilità dimostrata in tutte le nostre manifestazioni Alpine. Alla nostra popolazione coneglianese infine, un grazie affettuoso e fraterno per il paziente amore, il rispetto e l'ammirazione dimostrati da sempre nei nostri confronti. Viva gli Alpini.
RAIMONDO PIAIA

NOTIZIE STORICHE
Conegliano, cittadina del Veneto, in provincia di Treviso, da cui dista 28 Km. a N-NE, sorge a m. 75 s.m. ai piedi delle Prealpi Bellunesi, intorno e sui fianchi di una collina di cui sono i resti di un castello medioevale. Situata al centro di una zona intensivamente coltivata a vigneto, è sede di importantissime industrie enologiche, che danno vini particolarmente pregiati (prosecco, spumante, verdiso, malvasia, incrocio Manzoni 6-0-13, ecc.), come la nota Carpenè Malvolti, di una stazione sperimentale per la viticoltura e di un Istituto Tecnico Agrario (Scuola di viticoltura ed enologia) fondata nel 1877 da A. Carpenè; accanto alle industrie di questo settore, ce ne sono altre per la produzione di macchine enologiche, mobili, elettrodomestici, tessuti. La cittadina conserva molte case e palazzi rinascimentali (Casa Colussi, Palazzo Montalban Vecchio attribuito al Longhena, Palazzo Sarcinelli, il Duomo Gotico, fondato nel 1352, la Casa Carpenè, pure gotica, che fu di Giovanni II° di Lusignano; la chiesa di S. Martino, dei secoli XVII XVIII. Il comune di Conegliano conta 36.000 abitanti.
ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO
Capogruppo Piaia Raimondo
Vicecapogruppo Bortolotto Valerio
Segretario-Tesoriere Zambon Maurizio
Alfiere Ghirardi Guido
Consiglieri Basso Mario, Bellotto Onorino, Bottega Giuseppe, Casagrande Giuliano, Dal Bò Vittorio, Moretti Alessandro, Pol Pietro, Zambenedetti, Italo Zanchetta Lorenzo, Zanchetta Mario
NASCITA DEL GRUPPO
Il gruppo "Città di Conegliano" è nato con la Sezione nel 1925. Sin dall'inizio e per molti anni ancora dopo la guerra la sua è stata una vita piuttosto singolare. Infatti per quanto riguarda soprattutto l'aspetto programmatico od organizzativo, il Gruppo Città è stato sempre e totalmente impegnato ed assorbito nelle attività che la Sezione veniva realizzando nel tempo, tanto da identificarsi con essa. Per lunghi anni il cav. Barazza Gino, attivo animatore, ne fu il capogruppo fino al 1968. Soltanto dal 1969 il Gruppo ha cominciato a vivere di vita associativa autonoma.
Questi i componenti il Consiglio cui va il merito di aver dato al Gruppo Città uno slancio di vita indipendente, tale da permettergli di svilupparsi in sintonia e crescere alla pari con tutti gli altri Gruppi di cui oggi la nostra sezione si compone:
IL CONSIGLIO DIRETTIVO NEL 1969
Capogruppo Maraga Enzo
Consiglieri Dario Giuseppe, Gugel Francesco,Piaia Lauro, Sartor Renato, Spanò Neddo, Tocchet Virgilio, Zaninotto Luciano
Dalla sua nascita fino ad oggi, il Gruppo Città si onora di aver dato alla sezione di Conegliano, tutti i Presidenti, molti vicepresidenti, segretari e tanti instancabili animatori. Avvalendosi della sua autonomia organizzativa, il Gruppo cominciò ad occuparsi attivamente del tesseramento e ad organizzare sistematicamente l'annuale assemblea dei Soci, per il rinnovo delle cariche previste dallo Statuto della Associazione. A questo proposito è nata una simpatica iniziativa consolidata nel tempo, tanto da essere diventata una tradizione.
Ogni anno, nel periodo di Carnevale, la domenica in cui si tiene l'Assemblea annuale dei soci del Gruppo, nel pomeriggio, viene organizzata una festa-trattenimento presso la locale Casa di Riposo "Fenzi". La partecipazione di un'orchestrina e sovente del Corocastel o della Banda cittadina, concorrono assieme agli ingredienti gastronomici del carnevale, a creare un'atmosfera festosa per gli anziani ospiti che fraternizzano cordialmente con gli Alpini, i quali numerosi partecipano e si danno da fare per rendere sereno ed allegro il simpatico incontro. Ogni anno, per la prima domenica di luglio, viene organizzata la "Gita Sociale" con la partecipazione dei familiari, meta una località montana che viene raggiunta in pullman e con automezzi propri. Si provvede per l'occasione, alla merenda, al rancio, al panino serale, il tutto annaffiato con il nostro prosecco.
Ai primi di Novembre si rinnova l'annuale "castagnata" fatta nella sede della Sezione, per gli Alpini, familiari ed amici, aperta a quanti desiderano parteciparvi. Castagne arroste e vino nuovo diventano elementi che aumentano l'allegria e rinsaldano l'amicizia. Il pranzo sociale è l'ultima attività ricreativa dell'anno; viene organizzato verso la fine del mese di novembre, vi partecipano numerosi Alpini e amici degli Alpini con le loro famiglie. Giochi, premi-lotteria, canti e danze, rallegrano la giornata.

1980 - Una delegazione alla cerimonia della consegna della bandiera al Liceo Scientifico Statale

Raduno Alpino: dalla Fontana di Nettuno sgorga vino in onore degli Alpini
Alle adunate nazionali partecipano in molti. E' una gran festa quando ci troviamo con gli Alpini degli altri Gruppi e delle altre Sezioni, prima del sfilata; e per tutti noi appartenenti alla Sezione di Conegliano motivo di orgoglio, alla fine della sfilata stessa, il riconoscimento al nostro esemplare comportamento. Altro motivo di lieto incontro con gli appartenenti di altri Gruppi, si ha in occasione delle feste Sezionali, alle quali noi spontaneamente partecipiamo sempre numerosi. II soggiorno alpino di Costalovara (BZ) che da diversi anni è frequentato da Alpini del nostro Gruppo con i loro figli, sta diventando, come si va dicendo sia pur scherzosamente, il "nostro soggiorno"; infatti il cav. Tullio De Vido affiancato dal segretario e da altri Alpini, svolge da tempo con grande successo in quell'Istituto, mansioni direttive e di collaborazione. Quando nel 1976 il terremoto devastò interi paesi del vicino Friuli, alcuni di noi e precisamente: Altoè, Armellin, Battistuzzi, Brunello, Dugone, De Zan, Minet, Tocchet, Tomè, Zanin, Pollastri, prestarono la loro opera presso il cantiere n. 10 di Pinzano per un totale di 84 giornate lavorative. Nel maggio del 1980 il nostro Gruppo ha ritenuto opportuno donare la bandiera tricolore al locale Liceo Scientifico. L'iniziativa è stata molto apprezzata dal Preside e dai Docenti dell'Istituto, nonché dal Sindaco e dalla nostra Sezione.
Alla sistemazione del "Bosco delle Penne Mozze" ed in modo particolare alla collocazione della statua della Madonna, molti di noi hanno prestato la loro opera e si sono resi disponibili ogni qualvolta è stato loro richiesto.
Dal 1978 fino ad oggi il nostro Gruppo in collaborazione con gli altri Gruppi esistenti nel Comune di Conegliano, ha contribuito all'acquisto ed alla posa in opera di n. 13 Stele a ricordo degli Alpini ed Artiglieri Alpini caduti in guerra.
Altre attività seguite dal Gruppo Città sono: L'attivazione del Museo della Sezione, la cura della Chiesetta della Madonna della Neve e, quando richiesto dalla presidenza, le minute opere di manutenzione della Sede e del ritrovo che è da sempre accuratamente gestito da un nostro alpino. In questi ultimi anni alcuni attivi Alpini del Gruppo città sono riusciti a dar forma concreta ad un "fondo di solidarietà" che funziona in maniera un po' singolare. Esso prevede l'aiuto in denaro a coloro che, Alpini e non, ne abbiano bisogno. Infatti due interventi sono già stati effettuati a favore di persone che nulla avevano a che fare con gli Alpini. La singolarità del fatto consiste che pur non avendo denaro depositato in banca, esiste presso di noi una volontaria disponibilità quantificata che ci permette di attingere fondi ogni qualvolta si ritiene di dover compiere un intervento umanitario.
I NOSTRI DECORATI
Per concludere in modo degno va qui ricordato che il Gruppo Città si onora di annoverare i seguenti attestati:
Luigi Spellanzon medaglia d'Oro (ricordato nella storia della nostra Sezione).
Giovanni Piovesana medaglia d'Argento (ricordato nella storia della nostra Sezione).
Olindo Battistuzzi medaglia d'Argento, del "Gruppo Conegliano" 3° Art. Alpina "Julia", meritata con la seguente motivazione: "Specializzato per il tiro di batteria alpina, durante un aspro combattimento contro carri armati nemici, visto cadere il puntatore di un pezzo, prontamente lo sostituiva, continuando il fuoco sui mezzi corazzati nemici immobilizzandone due. Colpito da scheggia in successivo combattimento, non abbandonava la lotta sino a che i carri armati nemici non desistevano dall'attacco. Nella dura e tormentosa fase di ripiegamento si prodigava con abnegazione al mantenimento dell'unità e compattezza della propria squadra".
Giovanni Orubolo medaglia d'Argento, del 7° Alpini, la meritò nell'epica battaglia dell'8/9 dicembre 1940 a Gallina de Ciaf con la seguente motivazione "Caposquadra fucilieri mentre più ferveva la mischia, imbracciato un fucile mitragliatore, si slanciava per primo al contrattacco. Avuto rotto il calciolo dell'arma da un colpo avversario, persisteva nella lotta con eguale ardimento e rimaneva con pochi uomini di fronte al nemico più numeroso, per frenarne l'impeto, arrecandogli gravissime perdite. Animatore e suscitatore di entusiasmo, rimasto privo di munizioni per
la sua arma, contrassaltava a bombe a mano l'avversario, respingendolo".
Guerriero Vascellari e Achille De Nicolò hanno meritato la medaglia di bronzo.
FORZA DEL GRUPPO 360 SOCI
Oggi il Gruppo Città consta di 360 soci. L'impegno che ora più ci preme è che quanti hanno portato il cappello alpino, trovino la volontà di sentirsi uniti per perpetuare nel tempo e alle nuove generazioni l'orgoglio, la fratellanza, l'amore e la solidarietà dei "veci". Veci e bocia sempre avanti.
E ricordiamo i nostri caduti nella guerra 1918/18:
Bortot Giovanni, Ceschin Luigi, Cettolin Francesco, Coletti Pietro, Collinasi Amadio, Da Dalt Luigi, Dalla Pietra Ignazio, De Luca Bortolo, Lot Antonio, Lovatto Angelo, Nogarol Vittorio, Pasqualotti
Angelo, Sartor Antonio, Stringher Giuseppe, Zanette Giovanni, Zanin Angelo.
Dall'ultimo conflitto:
Bassetto Alessandro, Bottega Antonio, Capraro Antonio, Chinellato Giuseppe, Dall'Anese Luigi, Dall'Ava Isaia, Da Rios Sergio, Donadel Stefanino, Dotta Isidoro, Furlan Luigi, Lorenzetto Giuseppe, Marcon Antonio, Moret Antonio, Peccolo Luigi, Piovesana Giovanni, Poloni Tullio, Rosolen Aldo, Silan Rodolfo, Silvestrin Giuseppe, Toè Ferruccio, Tonon Albino, Zanette Giusto.
Tutti i caduti sono ricordati con una Stele nel "Bosco delle Penne Mozze" ad eccezione di Donadel Stefanino, Peccolo Luigi, Poloni Tullio, Silvestrin Giuseppe e Toè Ferruccio.


A sinistra, Maraga Enzo - a destra Tullio De Vido

Un gruppo di commilitoni Alpini impegnati sul fronte della prima guerra mondiale, ritratti durante un momento di riposo.

Da sinistra: la medaglia d'Argento Olindo Battistuzzi reduce di Russia già appartenente al "Gruppo Conegliano" di Artiglieria da Montagna, la Medaglia d'Argento Giovanni Orubolo (da poco deceduto) già del 7° Reggimento Alpini, il maggiore Francesco Gugel, che è stato per alcuni anni Consigliere della Sezione, e prima della sua dipartita, faceva parte del collegio dei probiviri

29 Luglio 1916 - I primi prigionieri di guerra catturati sulla cresta di Costabella.

Adunata a Roma nel 1929