Libro 60-36 Gruppo Mareno di PIave
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
I GRUPPI NELLA STORIA DELLA SEZIONE
GRUPPO MARENO

II Gruppo marenese nell'occasione del 60° anniversario della fondazione della sezione di Conegliano è presente nel porgere innanzitutto i più sentiti ringraziamenti a quanti si sono adoperati nella formazione di questo eccelso stampato, rivolto a rievocare ed illustrare i ricordi e la storia dei paesi inclusi nella nostra sezione Alpini. Ricordo con affetto il presidente Guido Curto e tanti suoi collaboratori, che tanto hanno dato alla nostra Sezione, che non sono più tra noi e tanti altri ancora in vita, che continuano a dare il loro prezioso contributo a tenere alti quegli ideali che caratterizzano la nostra sezione, a cominciare dall'attuale presidente prof. Vallomy che nonostante l'età avanzata, continua imperterrito ad espletare i propri impegni. Ricordo poi tutti i defunti Alpini marenesi che assieme hanno dato tanto per il nostro Gruppo che da 21 anni ininterrotti ho il piacere di guidare assieme agli ottimi consiglieri che via via si sono succeduti, infatti dal numero esiguo di 56 persone del 1958 siano attualmente oltre 160 soci. Con questi dati si guarda avanti con più tranquillità ed ottimismo nella fede alpina.
FRANCESCO SALVADOR
Mareno di Piave è un paese esteso sulla riva sinistra del Piave, di fronte alla storica terra di Lovadina. Non vanta delle grandi origini storiche, però fu testimone della vita dei Romani. In effetti a quei tempi, Mareno di Piave era quasi disabitato, e deserto perchè il suo territorio era formato da selve e paludi. Mareno fu anche testimone del passaggio di molti eserciti barbari, infatti una via del nostro paese porta il nome di Ungaresca, perchè vi passò il popolo dei Longobardi, formato da Germani Orientali e Ungheresi. Da testimonianze storiche si sa che nel giugno del 569 il condottiero dei Longobardi, Alboino percorse questa via per incontrarsi sul¬le rive del Piave, con Felice, Vescovo di Treviso.
Sulle origini di Mareno di Piave non si hanno notizie precise, perchè il Veneto è sempre stato teatro di molte invasioni barbariche, distrutto più volte durante il loro passaggio, però ciò non ha impedito che alcuni documenti, opere d'arte e memorie storiche, fossero ritrovate dopo questi saccheggi; da questi si è potuto ricostruire in maniera non molto precisa, il passato. Comunque è certo che vista la posizione di Mareno di Piave, tra due corsi d'acqua, il Piave e il Monticano, questo paese sia sempre vissuto con la continua minaccia delle inondazioni. Si ricorda anche che una volta il Piave attraversasse il paese, finchè alcuni frati residenti a Ceneda (Vittorio Veneto) hanno costruito degli argini e bonificato tutta la zona sinistra del Piave. Questa supposizione verrebbe confermata dalla qualità del terreno che è in parte fertile ed in parte sassoso. Questo portò un grave ritardo al loro sviluppo, sia agricolo che demografico. Si sa con certezza che nel 1866 quando il Veneto passò da dominio austriaco al Regno d'Italia, il paese aveva solo 2.000 abitanti. Poi con il passare degli anno vennero costruiti dei poderosi argini ed una vasta rete di irrigazione che ha reso fertile varie zone del territorio marenese, altri menti esposte a siccità; ciò ha permesso lo sviluppo di una fiorente agricoltura, che ha dato e dà benessere a tutto il paese.

Il territorio del nostro comune ha la forma di un triangolo e la sua superficie è di 27.83 Kmq. Questo territorio è composto da 4 frazioni: Soffratta, S. Michele di Ramera, S. Maria di Piave e Bocca di Strada. Nel comune ci sono 5 Chiese dislocate in Mareno e nelle 4 frazioni. L'attuale Chiesa di Mareno di Piave dedicata ai S.S. Pietro e Paolo fu costruita nel 1700 sui resti di un'altra Chiesa; in effetti tutto il sagrato della nuova Chiesa fu costruito nel vecchio cimitero. Durante la guerra del 1915-18 il campanile venne minato dagli Austriaci in fuga e cadde sopra il coro distruggendolo completamente. Finita la guerra si iniziò il lavoro di ricostruzione delle parti rovinate, l'opera fu compiuta nel 1922. La Chiesa di Mareno di Piave contiene affreschi e dipinti di grande valore, nella facciata esterna di destra c'è una meridiana costruita nel 1738. Vicino alla Chiesa c'è il parco della rimembranza dedicato ai Caduti della 1° e 2° guerra mondiale.
Le Chiese delle frazioni, quella di S. Michele di Ramera e di Bocca di Strada sono di costruzione più recente. Quella di Ramera è del 1952, è in stile moderno a 3 navate, quella di Bocca di Strada venne consacrata nel 1973 ed è dedicata alla Madonna della Salute. Poi c'è la Chiesa di S. Maria di Piave che manca ancora della costruzione del campanile. Infine abbiamo la chiesa di Soffratta che risale al 1866 ed è una piccola costruzione in cui è conservata una bellissima pala del 1500. Nel territorio del paese ci sono altre cappelle situate quasi sempre vicino alle ville signorili, Le più antiche ville del paese sono: La villa Tron, ora chiamata Villa Donà Delle Rose, che viene tuttora usata come dimora estiva dei conti ed è circondata da un vasto giardino chiuso da un lato da grandi edifici che servivano come scuderie e granai. Poi c'è la villa Montalban ora Paoletti la cui costruzione sembra risalire al 1500; il vasto giardino da cui è circondata è ornato da molte statue. Poi abbiamo la villa Mantese-Brisotto e la villa Mesirca che è situata di fronte al nuovo Municipio inaugurato nel 1953 che fu ricostruito, perchè il vecchio fu bruciato durante l'ultima guerra. Poi abbiamo il sobborgo Cittadella con la sua stupenda Cappella del 1229. Tutto il territorio di Mareno di Piave è intersecato da una fitta rete di strade, alcune molto importanti, perchè collegano Mareno ai grossi centri vicini, tra questi si ricordano: la via Ungaresca che è la più antica, che attraversa verticalmente il paese dal Piave al Monticano e continua nel territorio di S. Vendemiano; la strada Colonna che corre parallela al Piave da Tezze a Ponte della Priula; la via Conte Agosti situata nella direzione Conegliano-Oderzo. Quest'ultima via è stata così chiamata per ricordare due eroici giovani caduti nel 1945, per la liberazione della Patria. Ora dopo questi piccoli accenni storici, possiamo dire che Mareno di Piave trae la sua agiatezza in parte dall'agricoltura molto fiorente e da un grosso sviluppo industriale compiuto dal 1960 in avanti, con la costruzione di grosse fabbriche e da una grossa e moderna zona industriale a S. Michele di Ramera di recente costruzione.

ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO
Il nostro gruppo è ben vivo tutt'ora, con il seguente consiglio recentemente eletto:
Capogruppo Salvador Francesco
Vicecapogruppo Cancian Vittorio
Segretario Marcon Fiorenzo
Cassiere Trinca Luigino
Consiglieri Bottecchia Benedetto, Casagrande Ottorino, Chiaradia Luigi, Dall'Anese Antonio, De Coppi Rino, Facchin Pierluigi, Fagaraz Giuseppe, Giusti Luciano, Pase Luigi, Rui Giorgio, Zandonadi Renzo, Tomasella Angelo, Schincariol Pietro.
Il nostro gruppo Alpini di "Mareno di Piave Sezione di Conegliano" si formò nel 1958. II fondatore e primo presidente del Gruppo fu il dott. Remigio Verri, con l'aiutante Secolo Francesco. II primo consiglio era formato dal capogruppo dott. Remigio Verri e dai consiglieri Secolo Francesco, Bet Angelo, Cancian Angelo, Rui Luigi, Zanella Fortunato, Moschetta Antonio, Salvador Francesco.
Poi seguirono a loro tempo i consiglieri: Pase Luigi, Lorenzet Antonio, Moschetta Vittorio, Teo Giuseppe, Vendrame Angelo, Breda Italo, Traina Vittorio, Polese Giovanni, Modolo Elio.
II 15.3.1964 venne a mancare il fondatore e presidente dott. Remigio Verri. Fu allora eletto capogruppo Salvador Francesco, che tuttora ricopre questa carica. Nel decimo anniversario della scomparsa del dott. Remigio Verri gli fu dedicata una via del nostro paese, non solo come riconoscimento del buon alpino che fu, ma anche per le sue doti di professionista e di uomo, sempre pronto e disponibile a tutti. Nel ventesimo anniversario della fondazione del Gruppo fu inaugurato un cippo dedicato agli Alpini, ai quali fu dedicato anche un vicolo. Cinque anni dopo, fu posta sul cippo una targa, in ricordo dei soci defunti.
FORZA DEL GRUPPO 160 SOCI

Benedizione del Gagliardetto

Il primo capogruppo dr. Remigio Verri

La madrina del Gruppo signora Cecilia Palladin

Il tableau dei soci