Libro 60-38 Gruppo Orsago
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
I GRUPPI NELLA STORIA DELLA SEZIONE


GRUPPO ORSAGO

II 60° anniversario della fondazione della bella Sezione di Conegliano mi dà l'opportunità di esprimere, anche a nome dei miei collaboratori e di tutti i soci del mio Gruppo, i più vivi ringraziamenti alla Sezione tutta per l'aiuto organizzativo ricevuto e per l'esperienza dei singoli dirigenti messa a disposizione del nostro gruppo durante i 19 anni della sua vita. Mi preme ricordare in particolare, con molta gratitudine, il caro vecchio presidente comm. Guido Curto, come a un buon padre di famiglia che, per riuscire a far prevalere il buon senso e la sua esperienza, sapeva anche fare il burbero, sempre burbero benefico però, il comm. Giovanni Daccò, già vicepresidente, che è stato per noi preziosissimo collaboratore nell'avvio del Gruppo, consumando le gomme della propria automobile da Conegliano a Orsago, per venire ad offrirci i suoi esperti consigli e ad aiutarci nella organizzazione della festa di fondazione del Gruppo, ed il vecio Giacomo Soravia la cui saggezza ed amore per gli Alpini ci sono sempre stati guida sicura. Con loro comprendo anche tutti gli altri dirigenti ed Alpini che in questi 19 anni ci hanno dato costante esempio di autentico spirito alpino.

Saluto e ringrazio cordialmente il presidente attuale prof. Giacomo Vallomy, la cui frequente partecipazione agli avvenimenti salienti del mio Gruppo, oltre far piacere a tutti noi, ci fa partecipi delle più belle doti della sua spiccata personalità donandoci, ogni volta, una spinta di coraggio e di entusiasmo. Saluto in lui tutti gli Alpini della Sezione e dei suoi Gruppi e tutti gli Alpini dell'A.N.A. in un fraterno abbraccio alpino.
LUIGI BATTISTUZZI

NOTIZIE STORICHE
Fino a non molti anni fa non c'era alcun documento certo che comprovasse l'esistenza di insediamenti umani nel territorio di Orsago prima del 500 d. C.. Per fortuna quello che non ci può più dare la storia scritta, anche a causa di un incendio che distrusse l'archivio parrocchiale nel 1745, ha incominciato a rendercelo l'archeologia a partire dal 1949, anno in cui, in località "Prà de la Stala", è stata casualmente rinvenuta una stele funeraria d'epoca romana imperiale, che si trova nel museo civico di Treviso. Negli ultimi anni alcuni ricercatori del Gruppo Archeologico del Cenedese hanno fatto delle scoperte molto interessanti. Ad opera loro sono stati ritrovati nel Palù di Orsago (comprese le giacenze del Palù di Cordignano e Gaiarine) reperti di strumenti di caccia in selce, come: punte di freccia, grattatoi per lavorare le pelli, lame per tagliare, oggetti primitivi di ceramica, ecc. risalenti alle ultime fasi del neolitico e perciò all'epoca preistorica compresa fra i 4000 ed i 3000 anni a.C.. In alcune parti della stessa zona sono stati anche ritrovati oggetti metallici riterentesi all'età del bronzo diffusasi in Europa verso il 2000 avanti C. Sono stati anche individuati due insediamenti che risalgono all'età del bronzo recente (verso 11 1.200 a.C.). Il primo nel citato "Prà de la Stala" ed il secondo a Bavaroi. Negli anni 1976-77 è stata scoperta una necropoli risalente al primo secolo d.C. comprendente parecchie urne cinerarie con resti di defunti ricoperti da mezza anfora segata. Ancora nel "Prà de la Stala" sono stati ritrovati oggetti collegati ad una costruzione rurale romana e, fra questi, una parte di ciotola contenente delle monete, ha permesso di datare la costruzione (scomparsa) al secondo secolo d.C.
Tutti i reperti di cui sopra sono raccolti nel Museo del Cenedese in Vittorio Veneto, in attesa di essere esposti al pubblico. Dopo alcuni secoli bui si passa dall'archeologia alla storia scritta e tramandata. A causa della già lamentata mancanza di documenti in loco e dell'impossibilità di poter consultare gli archivi di Aquileia, Venezia e Udine, dobbiamo accontentarci di spigolare fra le opere comprendenti studi più vasti di insigni studiosi, per ricavarvi quel poco che hanno inteso o potuto riferire della nostra zona. II prof. Alberto Zanoni dell'Ist. di Glottologia dell'Università di Padova dà per certa la derivazione del nome Bavaroi (assieme a Bavèr di Godega S. U.) da Baiovarius = Bavarese, popolo che si insediò nelle nostre zone verso il 500 con provenienza dalla Germania-Baviera. Il prof. Carlo Guido Mor, Docente di Storia dell'Università di Padova, afferma che nel 568 arrivarono nella zona i Longobardi spezzando in due l'antica zona del municipium di Oderzo (Opitergium). Si formò così un capoluogo di Ducato Lombardo a Ceneda mentre Oderzo rimase una fortezza dell'Impero Romano Bizantino. I Longobardi di Ceneda, per rafforzare le difese dei Bizantini di Oderzo, al confine della propria zona di influenza, inglobarono i superstiti contingenti gotici di stanza a Godega S.U. e, poco più tardi, verso il 550, anche i contingenti Bavari presenti a Bavaroi e Bavèr. Questi Bavari, ormai stabiliti sul luogo secondo la loro abitudine, erano fedeli alla Regina Longobarda Teodolinda, bavara di nascita, e perciò erano alleati dei Longobardi. La notizia è molto importante per dimostrare che già almeno nel 590 Bavaroi esisteva e conferma anche la tesi toponomastica del prof. Zamboni.
Prima dell'esistenza di Orsago, almeno come entità religiosa, Bavaroi era una Rettoria con Chiesa propria a cui era assegnato un sacerdote, chiamato Rettore (da cenni Storici di Orsago). Per quanto si può sapere finora, Orsago incomincia ad esistere verso l'800 quando vi si installarono i monaci Benedettini. I glottologi Olivieri e Zamboni sono concordi nel far derivare il toponimo Orsago dal nome latino Ursius e non si sa se l'attribuzione sia dovuta ai Benedettini o se fosse esistita già alla loro venuta. Essi comunque vi eressero un Monastero, di cui non esiste traccia, bonificarono e coltivarono i terreni. Lo stemma di Orsago, indicante una mano scrivente e un orso dovrebbe attribuirsi a loro, come pure una stamperia che sorse contemporaneamente alla prima stamperia di Venezia.
Successivamente, nel 1461, troviamo la prima presenza di un pievano addetto alla Parrocchia S. Benedetto di Orsago. La Chiesa Parrocchiale attuale (sempre dedicata a S. Benedetto) fu costruita dal 1676 al 1685, anno della sua consacrazione da parte del Vescovo di Udine da cui la Parrocchia dipendeva (dall'Archivio Arcivescovile di Udine). Il paese di Orsago nell'ultimo medioevo e successivamente, ha vissuto la storia tormentata di tutta la plaga con frequenti guerre e passaggi da un dominio all'altro. Il primo accenno ci proviene dal Verci nella "Storia della Marca Trevigiana" in cui si legge che Federico II° Imperatore, con decreto datato: Viterbo, 8 ottobre 1242, ha tolto Orsago con altri paesi vicini dalla giurisdizione di Sacile e lo ha assegnato a quella di Conegliano. Nel 1382, però, risulta ancora essere sottoposto al comando del "capitanato" di Sacile. A riguardo di questo periodo è interessante notare come nel 1243 esisteva già nelle ville di Cavolano, Orsago, Pianzano, Bibano, e Godega il giorno di mercato (Statuti della Comunità di Treviso del 1279). Fra il 1318 ed il 1387 ci furono continue alterne lotte di conquista e dominio fra gli Udinesi ed i signori "Da Carrara" di Padova nel territorio di Orsago e paesi limitrofi, con devastazioni e miserie per tutta la popolazione. Nel 1389 tutta la zona passò sotto la Repubblica di Venezia e se non vi trovò il benessere, ebbe almeno un lunghissimo periodo di pace sul territorio anche se molti dovettero andare altrove a combattere per Venezia.
Nel periodo della Repubblica Veneta merita di essere ricordata una terribile carestia avvenuta negli anni 1627-28-29 causata da mancati raccolti, essenziali per la vita di una popolazione quasi esclusivamente contadina. Nell'ultimo dei 3 anni ad Orsago morirono 50 persone, senza contare quelli che morirono fuori, e ne nacquero solo due (A. Folegot). Nel 1797, dopo la breve incursione di Napoleone che seguiva l'esercito austriaco in disfatta, con il trattato di Campoformido, tutta la Repubblica Veneta passò sotto l'Austria fino alla riunificazione con il Regno d'Italia, e da qui è storia che già ben tutti conosciamo.
Nelle due guerre mondiali di questo secolo, Orsago ha dato un pesante contributo in vite umane militari e civili ed in gravi sacrifici sopportati da tutta la comunità con saldezza d'animo degna d'ammirazione. Non sono rari episodi di autentico valore, abnegazione e sacrificio solo in parte riconosciuti con decorazioni al valor militare e civile e con citazioni ufficiali. Questa pubblicazione, per il suo carattere specifico, fa emergere solamente le benemerenze concesse agli Alpini, ma si vuole rendere omaggio indistintamente a tutti coloro che si sono sacrificati per i più bei ideali di Patria, libertà, uguaglianza ed altruismo. Orsago, che non ha alcuna frazione, al 31.12.1983 conta 3.510 abitanti e, da paese prettamente agricolo, dopo l'ultima guerra, è diventato un centro industriale anche se conserva per molti aspetti le caratteristiche rurali. Le principali attività che vi si svolgono sono: fabbricazione di biscotti ed affini, mobilifici e falegnamerie per infissi di modeste dimensioni, lavorazioni tessili e collaterali oltre a molte attività minori collegate soprattutto alle industrie locali ed interregionali. La vita della comunità è molto vivace sia politicamente che socialmente e dimostra spiccata tendenza all'associazionismo. Mario Ghirard.
ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO
Capogruppo Battistuzzi Luigi
Vice capogruppo Basso Claudio
Segretario-cassiere Pivetta Sergio
Consiglieri Agnolet Valerio, Ardengo Marco, Botteon Luciano, Breda Antonio, Cadamuro Giorgio, Casagrande Pietro, Parcianello Gino, Pessot Ugo, Pollesel Giuseppe, Rui Giuliano, Ruoso Pietro, Susanna Antonio
BREVE STORIA DEL GRUPPO
Molto prima del fatidico 1965 anno di costituzione ufficiale del Gruppo di Orsago, alcuni Alpini si ritrovarono partecipando a qualche adunata delle Sezioni di Conegliano, Vittorio Veneto e Pordenone e sentivano la necessità di dare ufficialità ai lo¬ro incontri. È stato così che alcuni volonterosi che figurano nel primo Consiglio direttivo più avanti citato, assieme ad alcuni altri, hanno incominciato ad allacciare rapporti con la Sezione di Conegliano, competente per territorio, per arrivare alla regolare costituzione. Diamo atto a detta Sezione di averci offerto tutto l'appoggio necessario per partire con il piede giusto e di ciò le siamo grati. Il 19 settembre 1965 si è arrivati così alla celebrazione solenne della festa inaugurale con benedi-zione del Gagliardetto, essendo madrina del gruppo la signora Alba Piasenti, sempre vicina al sodalizio in tutte le circostanze.
È stata una festa memorabile con la partecipazione della Sezione, di tutti i Gruppi che allora la componevano e di alti ufficiali Alpini oltre alle Autorità civili e religiose. Già dal primo anno il Gruppo contava 117 iscritti, numero che si è sempre mantenuto su questi valori.

Cippo dedicato alla M.O. Giovanni Bortolotto
IL PRIMO CONSIGLIO DIRETTIVO
Capogruppo Battistuzzi Luigi
Segretario-cassiere Ghirard Mario
Consiglieri Ardengo Marco, Basso Luigi, Benedet Pietro, Borghelot Giovanni, Cosa Matteo (Bepi), Granzotto Guido, Fagotto Ernesto, Pollesel Giuseppe, Susanna Antonio
Nella vita de Gruppo ci sono degli avvenimenti che rimangono dei capisaldi, dei punti di riferimento che servono ad illuminare tutte le altre attività ravvivando i valori di fondo che animano tutta l'A.N.A. Fra questi meritano di essere ricordate alcune celebrazioni od alcuni incontri che rivestono particolare rilievo in questo senso:
9.4.1967 Adunata a carattere sezionale con la partecipazione di molte Sezioni del Triveneto e larga rappresentanza di Alpini in armi. Per il gruppo di Orsago questo avvenimento è stato importantissimo in quanto utile ad allacciare amicizie che durano ancora e per assimilare e rinsaldare principi e valori caratteristici dell'associazione.
19.9.1971 Inaugurazione cippo e nuova via intestati alla medaglia d'Oro al valor militare Giovanni Bortolotto di Orsago di cui il Gruppo porta il nome. È stata una festa imponente e riuscitissima ed è servita per legare saldamente il Gruppo a tutto il tessuto sociale del paese con una presenza visiva stabile, L'avvenimento ha anche acquistato maggiore prestigio dal fatto che in quella occasione, per incarico della Amministrazione Comunale e con la collaborazione dell'Associazione Combattenti e Reduci, sono state distribuite parecchie decorazioni ad altrettanti Cavalieri di Vittorio Veneto, combattenti nella Guerra 1915/18.
IL CIPPO ALLA SCUOLA MEDIA
21.6.1981 Scoprimento di un cippo con pennone portabandiera presso la nuova sede della Scuola Media di Orsago, voluto dagli Alpini per inserire nel luogo ove i ragazzi si preparano ad affrontare la vita, il simbolo della Patria, il nostro Tricolore, affinché essi imparino prima a rispettarlo e quindi ad amarlo per amare in esso l'Italia e tutti gli italiani. Con l'occasione è stata inaugurata la Sede del Gruppo sita in via Pizzutti, costruita dagli Alpini stessi su proprietà messa a disposizione del socio-consigliere Pollesel Giuseppe.
Vanno aggiunti a questi importanti avvenimenti alcuni incontri abbinati a tante gite annuali, tesi a mantenere saldo il rapporto direttivo con gli Alpini in armi per conseguire i vantaggi reciproci che derivano dallo scambio di amicizia fra veci e bocia.
Questi sono gli incontri di una intera giornata che si sono potuti effettuare: 6 luglio 1975 a Cave De Predil, con la 13a Btr. Gruppo Conegliano, 3° Art. Mont., Batteria cui apparteneva la nostra Med. d'Oro al V.M. Giovanni Bortolotto; 3 luglio 1977 in Val Visdende, con la 47a Btr. mortai del Gruppo Lanzo, Brigata Cadore.; 2 luglio 1978, in Valbruna di Tarvisio, con la Compagnia Comando Deposito Brigata Julia; 19 giugno 1983 nella Caserma Bortolotti di Pontebba con il Gruppo Belluno; in questa occasione assieme al Gruppo di Orsago hanno partecipato quelli di Gaiarine e Zoppola.
SOLIDARIETÀ IN FRIULI
Il terremoto del Friuli del 1976, se da un lato è stato una terribile tragedia che ha colpito larga parte del caro Friuli, è stata anche una occasione di verifica, risultata positiva, per gli Alpini di tutta l'Associazione ed anche per gli Alpini di Orsago. Molti di questi, data la vicinanza, sono stati coinvolti attraverso parenti ed amici per cui si sono prodigati direttamente negli aiuti. Altri, con molta generosità anche di molto anziani, come il nostro caro Toni Susanna, hanno prestato la loro opera disinteressata presso il cantiere di lavoro Alpini nr. 10 di Pinzano al Tagliamento. I valori di altruismo e compartecipazione alle sofferenze altrui non sono morti e questa è la più bella constatazione che se ne possa ricavare. Soprattutto negli ultimi anni il Gruppo ha intensificato i rapporti di collaborazione con l'Amministrazione Comunale specie nella organizzazione di feste civile e Patriottiche. Il Gruppo di Orsago ha avuto l'onore di annoverare tra i dirigenti della Sezione il proprio socio Luigi Basso, consigliere sezionale ininterrottamente dal 1969 e per 7 anni vice presidente.
ALPINI DECORATI
Con Medaglia d'Oro al V.M.:
Giovanni Bortolotto serg. magg. del 3° Rgt. Artiglieria Alpina (a lui è intitolato il Gruppo) Capopezzo di leggendario valore, già distintosi sul fronte Greco, durante il sanguinoso combattimento contro preponderanti forze avversarie, era esempio superbo di sprezzo del pericolo e senso del dovere. Benché ferito ad un braccio sostituiva il puntatore caduto e, nonostante il martellante fuoco avversario che stroncava altri due inservienti, falciava dapprima col fuoco il nemico incalzante e poi contrassaltava con bombe a mano, riuscendo a respingerlo. Riprendeva in seguito il tiro benchè esausto per il sangue perduto, fino a quando, nuovamente colpito si abbatteva sul suo cannone. Fronte Russo, 30.12.1442.
Con Medaglia di Bronzo al V. M.:
Mario Pordon, Caporale del 5° Rgt. Artiglieria Alpina (socio), Animato da purissimo amor di Patria, fra i primi iniziava volontaria-mente in terra straniera una nuova campagna in contrasto con gli umilianti ordini tedeschi. Trasformatosi in Fante partecipava ininterrottamente a tutte le azioni di guerra del suo reparto. Nella dura e difficile lotta, combattendo strenuamente percorreva migliaia di chilometri lacero e scalzo, spesso soffrendo fame, sete e gelo, opponendo la forza dell'orgoglio agli abitanti ostili che lo volevano disarmare, le armi al nemico, che superiore in forza e mezzi lo volevano distrutto, al saldezza d'animo a quanti volevano piegare i suoi sentimenti di italianità. Montenegro, 8 settembre 1943 - 8 amrzo 1945.
Con Croce al merito di Guerra: Botteon Angelo, Breda Valentino, Dal Mas Antonio, Della Coletta Antonio, Feracini Pietro.
Alpini insigniti del Cavalierato dell'Ordine di Vittorio Veneto, deceduti:
Altinier Domenico cl. 1894 t 2.5.1980, Benedet Antonio cl. 1885 t 12.3.1980, Ceschel Giuseppe cl. 1899 t 16.3.1984, Piccoli Francesco ci. 1894 t 6.2.1982.
Fra i Cavalieri di Vittorio Veneto dobbiamo un particolare ricordo a: Tonon don Giuseppe cl. 1895, t 25.9.1977, già cappellano della Sezione e del Gruppo di Orsago.
Socio vivente Susanna Antonio cl. 1898.
Caduti e dispersi nell'ultimo conflitto mondiale:
Basso Nereo, Breda Giulio, Buriola Erminio, Buttignol Pietro, Dal Mas Angelo, Ferracin Davide, Lucchese Angelo, Mion Vittorio, Fagotto Mirco, Fagotto Pietro, Pavan Antonio, Uliana Enrico, Roder Amilcare, Rosolen Giuseppe, Rossi Luigi, Vettorel Romano.
Caduti orsaghesi ricordati con una Stele al "Bosco delle Penne Mozze":
Battistuzzi Achille, Bonaldo Angelo, Della Libera Vincenzo, Ferracin Davide, Lucchese Angelo, Uliana Enrico.
FORZA DEL GRUPPO 100 SOCI

M.O.V.M. serg. magg. Giovanni Bortolotto

Caporale Mario Pordon

Don Giuseppe Tonon