Libro 60-43 Gruppo San Fior
60 ANNI DI VITA ALPINA A CONEGLIANO
I GRUPPI NELLA STORIA DELLA SEZIONE



Celebrando la nostra Sezione, il 60° anniversario della fondazione, rivolgo innanzitutto un deferente pensiero a tutti i caduti del Comune ed ai Soci scomparsi. Un cordiale saluto al Presidente, al socio fondatore Giacomo Soravia, al Consiglio Direttivo della Sezione ed in particolare agli alpini del Gruppo di San Fior con i quali ho condiviso e condivido la fatica e l'impegno di far vivere e progredire un Gruppo Alpini. Lo spirito che animò, nel 1960, i pochi promotori della costituzione del Gruppo, pur con alterne vicende, si è sempre più affermato, raggiungendo diversi traguardi, non ultimo, l'acquisto e la sistemazione della nostra bella sede. In questi anni il gruppo è stato, per il paese, un punto di riferimento, indicando, con il proprio esempio, la via della solidarietà e dell'amor di Patria. Alla Sezione, che giustamente festeggia il suo sessantesimo, assicuro la collaborazione attiva del Gruppo ed auguro sempre maggiori affermazioni per conseguire gli scopi della nostra Associazione ed a difesa della libertà.

REMIGIO CHIES
NOTIZIE STORICHE
Dal volume «Treviso e le sue Pievi» del can. prof. Carlo Agnoletti - Archivista Vescovile.
"E' questo un comune coneglianese e il suo nome gli fu dato dai trevisani quando si insignorirono del territorio di Conegliano e fecero qua come una colonia a guerantire il confine contro i tenimenti del Patriarca o il territorio di Sacile: e, appunto per la consuetudine de' tempi, in questo paese posero l'auspizio di San Fiorenzo, come in un vicino paese, quello di S. Vendemiale, che sono i due vescovi che il nostro Antistide Tiziano di Corsica trasportava nella sua Cattedrale, eleggendoli patroni della diocesi di Treviso, la cui festa ricorre il 1° giugno.
San Vendemiale continua patrono di San Vendeman; mentre a San Fior si ebbe la distinzione di Sopra e di Sotto ch'e della banda piccola di Conegliano ha il prisco titolo di Santa Giustina...
... San Fior di Sopra è Capo Comune Coneglianese, la cui origine quanto al vocabolo fu enunziata per il nostro San Fiorenzo; ma la chiesa che dove essere pievana, e intitolata a San Gio Batta.
Castello Roganziol, il Gai (acque, rio o boschi): sotto la tutela di SS. Pietro e Paolo".

Il Comune di San Fior è attraversato dalla statale n. 13 o Pontebbana, lungo la quale sorgono i maggiori agglomerati di abitazioni. Altra arteria di grande traffico, la statale n. 51 via d'Alemagna e Cadore-Mare, trovasi al margine territoriale ovest; ciò permette un largo e comodo servizio di autocorriere collegate con le città vicine e lontane.
San Fior dista 33 Km da Treviso (capoluogo di provincia) e 6 da Conegliano.
Frazioni: Capoluogo, San Fior di Sotto, Castello Roganzuolo, occupanti un'area di 1,70 Kmq di fertile pianura e di ridente paesaggio collinare.
Gli abitanti sono 5.500.
Altitudine: m. 56 al piano e m. 119 sul colle del Castello.
II territorio del Comune fu abitato da epoca remotissima come provano i ritrovamenti (resti di stazione eneolitica, lapide paleoveneta conservata nel Museo Archeologico di Venezia, monete ed idoli di epoca incerta) nonché tronchi stradali molto antichi come la via Ongaresca, di probabile origine romana, che determinò la distinzione del nome dei due centri di San Fior di Sopra e San Fior di Sotto. In collina dominarono i Veneti antichi con un castelliere, soppiantati poi dai Romani i quali avrebbero costruito un fortilizio. Nel VI° secolo i Goti eressero il castello che, posseduto poi dai Longobardi, fu donato al vescovo di Ceneda. II castello fu dato dal vescovo in feudo ai Caminesi nel 1150. Nei secoli successivi venne preso d'assalto dagli Ezzelini, dagli Scaligeri e dal comune di Treviso che lo tenne come baluardo a sua difesa contro il Conte di Gorizia. Nel secolo XIV essendosi opposto all'annessione alla Repubblica di Venezia, resistette all'assedio, poi fu preso e distrutto nell'anno 1337. La Villa di San Fior fu pure conquistata dagli Ezzelini e poi passata alla famiglia dei Coderta di Conegliano. Dal 1340, sotto il dominio della Repubblica di Venezia, il popolo godette del diritto di eleggersi gli amministratori, il mariga e it sindaco di ogni Villa, nonché i fabbriceri della propria parrocchia e di ciò si ha notizia dai registri degli archivi parrocchiali.
Nel 1331 era sindaco della Villa di San Fior di Sotto Avancio di Martino, il quale ricevette dal vescovo l'investitura dei feudi antichi. Queste genti furono evangelizzate dal santo vescovo di Aquileja Ermagora e nei primi secoli di cristianesimo sorsero due parrocchie, una al piano che ebbe il titolo di S. Giovanni Battista e l'altra in collina che fu dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Le pievi rimasero soggette ad Aquileja anche quando, sorta nel VI secolo la diocesi di Ceneda, esse vennero a trovarsi nel circuito territoriale di questa. La chiesa di San Fior divenne matrice di sette cappellanie, create poi parrocchie indipendenti, tra cui quella di San Fior di Sotto che assunse il titolo di Santa Giustina; passò nel 1180 alla diocesi di Grado e poi alla Patriarcale di Venezia. La pieve di Roganzuolo, sciolto il patriarcato aquilejese (1751) fu assegnata all'arcivescovado di Udine.
Nei 1818 le tre parrocchie del comune furono aggregate stabilmente alla diocesi di Ceneda (oggi Vittorio Veneto). Non si conosce il tempo d'erezione degli edifici delle chiese, né le vicende di esse nel medio evo. L'antica Arcipretale di San Fior (che aveva il porticale preromanico) venne incorporata nell'edificio della vasta chiesa moderna, di armoniosa architettura, mentre la chiesetta del castello, successivamente ampliata, divenne Ia parrocchiale di Roganzuolo. Tutte e due le chiese, nella prima meta del secolo XVI furono impreziosite da ragguardevoli opere pittoriche.

Polittico di GianBattista Cima
ARTE
Gianbattista Cima da Conegliano (1459-1518) dipinse, intorno al 1509 per San Fior, il polittico che rappresenta il Battista, patrono della chiesa madre e i santi protettori delle chiese vicine: S. Fiorenzo (San Fior), S. Vendemiale (S. Vendemiano) S. Pietro (Zoppè), S. Lorenzo (Pianzano), S. Urbano (patrono della Pieve sul prato del Campardo), S. Biagio (Baver) S, Bartolomeo (Bibano) e Santa Giustina (San Fior di Sotto).
Castello Roganzuolo, nella suggestiva, monumentale cappella con volta a crocera, tutta affrescata nel 1535 da Pomponio Amalteo, pose nel 1549 il polittico in cui spiccano le immagini della Madonna col Bambino e dei Santi Pietro e Paolo, dipinte dal sommo Tiziano Vecellio (1477-1576) per accordi intercorsi con la popolazione, mentre sul vicino colle veniva costruita la casa ove il grande artista villeggiò nella silente pace del luogo incantevole, ricco di vedute meravigliose.
cav. GIUSEPPE BRESCACIN
ATTUALE CONSIGLIO DIRETTIVO
Capogruppo Chies Remigio
Consiglieri Dalla Cia Giovanni, Da Rui Antonio, Da Rui Giuseppe, Da Rui Mirco, Bottecchia Renzo, Favretto Danilo, Furlan Bruno, Fantinel Lino, Marchioni Ezio, Padovan Leo, Piai Angelo, Piero Franco, Scalini Roberto, Vinera Lorenzo, Zambon Fiorenzo, Zanchettin Giovanni, Zussa Dino
STORIA DEL GRUPPO
II Gruppo Alpini di San Fior fu costituito il 22 agosto 1961. Già l'anno prima i pochi promotori dell'iniziativa di costituire il Gruppo alpini si erano messi al lavoro per ar- DEL GRUPPO rivare, appunto, all'agosto successivo per il battesimo ufficiale.
I FONDATORI
Capogruppo Vinera Lorenzo
Barzotto Emilio, Brescacin Michele, Fantinel Lino, Padovan Vittorio, Tomasella Domenico, Zambon Noè, Zanette Angelo
Il Gruppo Il Gruppo è forte subito di 65 soci. Viene chiamata a fungere da madrina del nuovo Gruppo la signora Rosolen Nives, sorella di Rosolen Giovanni del 3° Rgt Gruppo Conegliano - Caduto in Montenero. Il Consiglio era formato dal capogruppo Vinera Lorenzo, che rimase in carica fino al 1973, i Consiglieri in questo periodo (deceduti, scaduti, rieletti) furono: Barzotto Emilio, Brescacin Michele, Tomasella Domenico, Leiballi Angelo, Zanette Angelo, Poloni Iseo, Fantinel Lino, Zago Giovanni, Zago Pietro, Braido Pietro, Visentin Diego, Pagotto Paride, Michelon Francesco, Coan Giovanni, Gava Giovanni, Dalla Cia Giovanni, Da Rui Antonio, Da Rui Giuseppe, Da Ros Alberto, Piai Angelo, Gardin Ercole, Perinot Isidoro, Dal Cin Rino, Zanchettin Giovanni, Da Rui Mirco, Chies Remigio, Meneghin Leonardo.
1974 - Viene eletto Capogruppo Meneghin Leonardo ed i Consiglieri sono: Da Rui Mirco, Da Rui Giuseppe, Da Rui Antonio, Corte Natalino, Chies Remigio, Zambon Fiorenzo, Vinera Lorenzo, Dalla Cia Giovanni, Tomasella A., Da Ros Alberto, Soldà Virginio, Fantinel Lino, Zanette Angelo, Pagotto Paride, Marchioni Ezio, De Zan Franco.
1975 - Viene eletto Capogruppo Da Rui Antonio ed i consiglieri rimangono gli stessi dell'anno precedente.
Nel 1976 viene rieletto Capogruppo Vinera Lorenzo ed i Consiglieri sono i seguenti: Da Rui Mirco, Corte Natalino, Zambon Fiorenzo, Tomasella Antonio, Meneghin Leonardo, Chies Remigio, Dalla Cia Giovanni, Da Rui Giuseppe, Da Rui Antonio, Fantinel Lino, Zanette Angelo, Pagotto Paride, Marchioni Ezio, De Zan Franco, Zanette Luigino, Coletti Dino, Dal Cin Piervittorio, Tonon Lino, Scalini Roberto.
1977 -Viene eletto Capogruppo Zambon Fiorenzo ed i Consiglieri (la carica rimane fino al 1981) eletti, scaduti e rieletti nel periodo sono:
Marchioni Ezio, Vinera Lorenzo, Chies Remigio, Favretto Danilo, Zussa Dino, Da Rui Mirco, Da Rui Antonio, Da Rui Giuseppe, Fantinel Lino, Tonon Benito, Tonon Olimpio, Meneghin Leonardo, Dalla Cia Giovanni, Balzan Luigino, Furlan Franco, Scalini Roberto, Piero Franco, Zanette Angelo, Dal Cin Pier Vittorio, Bottecchia Renzo, Barzotto Luciano, Visentin Giuseppe.
Nel 1964 è stata donata a ricordo degli Alpini caduti una lampada nel cimitero di San Fior.
II 1974 segna una svolta nella vita del gruppo, infatti a conclusione di un movimento da vari anni consolidato viene ad aggiungersi una vasta schiera di giovani di cui viene eletto Capogruppo Meneghin Leonardo il più giovane degli iscritti e questo segna un cambiamento di gestione nel gruppo.
1975 il gruppo ha partecipato alle manifestazioni del 50° della Sezione con notevole contributo organizzativo.
1976 il gruppo ha organizzato pro terremotati una manifestazione Alpina in paese il cui ricavato è stato devoluto ai terremotati del Friuli.
1977 nel seno del Gruppo incomincia a farsi sentire in modo pressante l'esigenza di avere una sede propria, dopo svariati tentativi, siamo arrivati al vecio alpino Vettorel Gino che ci mette a disposizione la sua parte di una vecchia proprietà e si fa promotore presso i comproprietari per la cessione al Gruppo di tale fabbricato, così nel 1979 inizia una grande mobilitazione di socie ed amici degli alpini per il restauro di tale fabbricato, che si concluse nel 1981 con l'inaugurazione della Sede e con una manifestazione sezionale alla quale ha partecipato il compianto dott. Salvadoretti. Il gruppo, nell'arco della sua vita ha sempre avuto un punto d'incontro con i propri soci e famiglie, organizzando gita e pranzo sociale ogni anno. Ha sempre contribuito in maniera determinante alle attività delle altre Associazioni del Comune, con lo spirito che contraddistingue gli Alpini. Ha sempre partecipato con larga schiera di soci alle Adunate sezionali e nazionali.
CAVALIERI DI VITTORIO VENETO
Piccin Giovanni, Visentin Diego, Dalla Cia Giovanni, Campardo Battista, Visentin Giuseppe, Tomasella Domenico, Ceccon Crispino, Benedetti Tommaso, Zago Pietro, Zago Giovanni, Gava Giovanni, Perin Gino, Pagotto Attilio, Barzotto Emilio, Santantonio Abele, Santantonio Romano, Covre Annibale, Dal Pos Erminio, Perozzo Giovanni, Zanette Ernesto, Pagotto Amedeo, Poloni Iseo, Feletti Raimondo.
CAVALIERI DI VITTORIO VENETO CADUTI
Zanette Nicola, Fagotto Giovanni, Piccin Giovanni, Gava Luigi, Soldera Lorenzo, Pizzinat Lorenzo, De Nardi Mariano, Basso Luigi, Antoniazzo Matteo, Zanette Giusto, Rosolen Giovanni, Zanette Pietro, Basso Gino, Salvador Guerrino, Santantonio Angelo, Antoniazzi Luigi, Giacuz Riccardo, Campardo, Pin Vittorio.
FORZA DEL GRUPPO 129 SOCI 7 AMICI

Vinera Lorenzo

Da Rui Antonio

Meneghin Leonardo

Zambon Forenzo

La casa degli Alpini