1962 Anagrafe giugno - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
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1962 Anagrafe giugno

1962
ANAGRAFE
Fiamme Verdi giugno 1962

LUTTI
Il Gruppo di Falzè di Piave è stato recentemente rattristato dai lutti del vice capogruppo Secondo Fregolent il quale ha perduto la mamma e del socio Danilo Rusalen per la morte del figlio Sergio.

Al socio del Gruppo Città Renato Baldan è morto il padre Emilio.

Alle esequie dei familiari dei nostri soci hanno partecipato le rappresentanze alpine dei singoli Gruppi, alle condoglianze dei quali uniamo anche quelle dei soci tutti della Sezione e del Consiglio Direttivo.

Gruppo di Sernaglia
La famiglia alpina di Sernaglia ha subito la sua prima perdita nella persona di Garbuio Carlo di anni 56 perito in tragiche circostanze. Solida tempra di lavoratore, dopo aver lungamente emigrato, era riuscito ad avviare un florida impresa artigiana che gli permetteva, dopo tanti e duri sacrifici, di guardare con fiducia all’avvenire. La morte lo ha atteso oltre la curva d’una strada troncando la sua fibra ancor salda e le sue speranze. I funerali sono stati la dimostrazione della larga stima e della simpatia che godeva lo scomparso nell’intera piaga. Non potevano mancare naturalmente il gagliardetto del Gruppo col Presidente e una rappresentanza di alpini di Sernaglia e Fontigo. Alla vedova e al figlio Marco sulle cui troppo giovani spalle è venuta improvvisamente a gravare tutta la responsabilità dell’azienda, la famiglia alpina porge le più vive condoglianze.

Un Caduto del Gruppo di Soligo
La Salma del cap. magg. Mario Antoniazzi, appartenente al Btg. «Belluno» del 7° Rgt. Alpini e morto in combattimento nel Montenegro l’1 dicembre 1941, è giunta a Farra di Soligo il 21 maggio accompagnata da un ufficiale superiore dell’Esercito.
Oltre ai parenti del Caduto erano presenti il Sindaco Sig. Spadetto con la Giunta comunale, i capigruppo di Soligo, Solighetto e Farra di Soligo, i presidenti delle associazioni combattentistiche e d’arma o numerosi alpini ed ex combattenti e una massa commossa di popolo.
La cassetta contenente i resti mortali di Mario Antoniazzi ed avvolta nel tricolore della Patria è stata deposta nell’atrio del Municipio appositamente preparato a lutto, dinnanzi alla lapide che ricorda i Caduti di tutte le guerre. Dopo la cerimonia di saluto è stato predisposto un servizio d’onore formato da Alpini ed ex Combattenti che hanno vegliato la Salma fino a martedì 22 maggio alle ore nove quando, scortata da un picchetto armato, è stata traslata nella chiesa di Soligo per i solenni funerali celebrati da Mons. Cav. Giovanni Pasin Arciprete di Soligo.
Erano presenti, oltre alle autorità comunali civili e religiose, tutti i Gagliardetti della zona con rappresentanze di Alpini e una gran folla di popolo che ha accompagnato in devoto omaggio la Salma fino alla Estrema Dimora.

Le onoranze a Pieve di Soligo all’alpino Pietro Bellè Bernardi
Il 27 maggio si sono svolte a Pieve di Soligo le solenni esequie alla Salma dell’alpino Pietro Bellè Bernardi del Btg. «Belluno», nato nel 1920 e caduto in combattimento il 21 gennaio 1941 sul fronte greco.
La cassetta-ossario, avvolta nel Tricolore, è stata vegliata dagli alpini in congedo fino alla traslazione nella chiesa arcipretale dove Mons. De Martin ha celebrato le funzioni funebri.
Oltre ad un picchetto armato che precedeva il corteo, erano presenti il Sindaco M°. Gerlin con la Giunta e vari Consiglieri, le Associazioni mutilati ed invalidi di Pieve di S., le sezioni Combattenti di Pieve e Barbisano e le rappresentanze di artiglieri, dei bersaglieri, fanti, ex internati e delle Famiglie Caduti in guerra del Quartier del Piave; gli alpini erano numerosissimi con alla testa i gagliardetti dei Gruppi di Solighetto, Follina, Farra, Falzè di Piave, Moriago, Refrontolo, Colfosco e Sernaglia.
Prima della tumulazione al cimitero, il Sindaco ha commemorato brevemente la figura del Caduto Bernardi e il sacrificio di tanti soldati del Quartier del Piave che hanno offerto la propria vita per l’onore d’Italia.

NOTIZIE VARIE

La squadra artificieri della sezione staccata di artiglieria di Conegliano, al comando dei mar. magg. Emilio Capeci, ha recuperato e disinnescato il 19 aprile, tra il fango del lago di S. Croce, otto bombe da 240 mm. per bombarda, del 1918, di fabbricazione italiana; il pericoloso lavoro ha richiesto dieci ore ed è stato particolarmente drammatico per il bravo artificiere Medardo Mezzini di Conegliano, affondato nel fango fino alla cintola e che è riuscito a spolettare e a disinnescare le otto bombe da un quintale ciascuna.

La squadra di soccorso del 6° Rgt. Alpini ha salvato il 19 aprile quattro soldati americani della Setaf e tre militari italiani rimasti bloccati dalla neve, per oltre dieci ore, a 2273 metri nella zona di Plan de Corones, dove si erano recati per una rilevazione meteorologica.

La sezione artiglieri in congedo è stata costituita a Volpago del Montello con circa cinquanta soci e con la presidenza del rag. Anselmo Munaretto.

Il 9 maggio è stata costituita a Conegliano la sezione dei granatieri di Sardegna, con la presidenza del Sig. Arcangelo Poi; la sede provvisoria è presso l’Albergo «Tre Corone» di Via Immacolata di Lourdes e i soci sono già una trentina.

Il 31 maggio il Gruppo Alpini di Rauscedo, diretto dall’amico Enot. Mario Pollastri presidente della nostra Giunta di scrutinio, ha inaugurato il gagliardetto con l’intervento di molte rappresentanze militari ed associative, oltre alla fanfara del 3° Rgt. d’Artiglieria Alpina.

Il Magg. Giulio Tritoni ha concluso con la trattazione del tema «Il contributo dell’esercito alla preparazione morale e tecnico-professionale del cittadino» la serie di conferenze organizzata dal Comando del presidio militare di Treviso; l’oratore ha posto in evidenza come la necessità di disporre di un esercito «di qualità» contrapposto al tradizionale esercito di massa, concorra a completare la preparazione culturale dei giovani alle armi e ad addestrarli in attività professionali che possono offrire utili occupazioni nella vita civile.

NOTIZIE DEL GRUPPO DI SOLIGHETTO

LUTTI
Il 25 maggio è deceduto il socio Silvestro Bastianel della classe 1907, ottimo collaboratore del Gruppo ed appassionato frequentatore dei nostri convegni; i funerali sono seguiti il giorno 28 con la partecipazione di un gran numero di alpini con i gagliardetti di Solighetto, Falzè di Piave e Refrontolo; i soci hanno inoltre fatto da scorta d’onore con cappello alpino.
Il consiglio direttivo del Gruppo rinnova alla famiglia Bastianel le proprie condoglianze alle quali vanno unite quelle del consiglio sezionale.

ADUNATA DECORATI A CONEGLIANO
I soci del Gruppo di Solighetto hanno presenziato numerosi al raduno indetto a Conegliano il 31 maggio dall’Associazione del Nastro Azzurro; il gagliardetto era scortato da soci decorati al valor militare.


ADUNATA DELLA «JULIA» A Udine il Gruppo di Solighetto presente con ben 35 soci giunti con un corteo di otto macchine munite di grandi striscioni verdi con l’indicazione della sezione e gruppo d’appartenenza.
Dopo la cerimonia i bravi alpini guidati dal Capogruppo O. Pansolin si sono recati a Rauscedo accolti dal presidente della nostra Giunta di scrutinio Enot. Mario Pollastri che ha offerto a tutti una copiosa bicchierata.
Una sosta durante il ritorno è stata fatta alla sede della Sezione e infine a Pieve dove alla Trattoria «da Toni» gli alpini hanno cenato tutti assieme concludendo con il canto delle canzoni alpine che avevano caratterizzato tutto il viaggio.

Il Capogruppo G. Pansolin desidera ripetere il proprio ringraziamento, a mezzo del nostro giornale, ai soci e simpatizzanti che hanno messo a disposizione le automobili per dar modo agli alpini del Piave di partecipare numerosi all’importante adunata della «Julia»


Nodi al fazzoletto
Come si usava una volta per le importanti. Il pro-memoria va ai Capigruppo ricordare che devono sempre trasmettere alla redazione del giornale tutte le notizie riguardanti gli avvenimenti del proprio Gruppo: riunioni, nomine direttive, anagrafe di gruppo, corredando le segnalazioni con i dati più completi possibile.
Altra cosa importante è quella del tesseramento per recuperare tutti gli alpini precedentemente iscritti e che non hanno rinnovato l’iscrizione per dimenticanza oppure per il poco interessamento dei gruppi.
Segnaliamo inoltre che il Consigliere nazionale Sig. Ing. Luigi Tonon, residente a Treviso in piazza Filodrammatici 1, ha avuto incarico dal Consiglio Direttivo Nazionale di curare in modo particolare i contatti con la Sezione e i suoi Gruppi; congratulazioni all’Ing. Tonon per la riconferma dell’importante incarico già espletato precedentemente.

IN DIFESA delle nostre canzoni

Il ministro Lorenzo Spallino, deceduto tragicamente il 27 maggio sull’autostrada dei Laghi (e ci uniamo addolorati all’unanime cordoglio) aveva risposto come segue all’interrogazione con la quale la Medaglia d’Oro On. Durand de la Penne aveva invitato il Presidente del Consiglio ad intervenire presso la RAI-TV perché non avessero a ripetersi le incresciose parodie come quella che il 10 dicembre 1961 aveva sfregiato il « testamento del Capitano»:
«La RAI-TV, nel far presente che nella parodia del detto canto alpino deve escludersi ogni intenzione irriguardosa, ha precisato che, in realtà, si è trattato di un gioco di parole non ritenuto inopportuno né dai compilatori né dai revisori del testo, i quali peraltro sono essi stessi ex combattenti e invalidi di guerra.
«Ad ogni modo gli autori si sono dichiarati sinceramente dispiaciuti che la trasmissione abbia potuto dar luogo a qualche sfavorevole giudizio. La RAI-TV ha dal canto proprio assicurato d’aver dato disposizioni affinché le musiche dei canti popolari dei soldati non vengano più adoperate quali supporti a testi diversi da quelli originali».

MIO PIAVE
Mio Piave: passa il tuo nome sulla Patria

con l’ansia della vigilia,
il fragore della mitraglia,
il terrore della disfatta,
l’urlo della vittoria.
E il fante ti chiamò fante;
e tu pugnasti.
Gagliardo tu pugnasti
come un uomo che difende la sua casa.
Il fante ti chiamò amico;
e tu accompagnasti
i suoi canti col coro amico delle tue onde;
nell’oro abbrividente dei tramonti,
nel silenzio intatto delle notti,
Il fante ti chiamò fratello;
e tu cullasti
i suoi sonni sereni di fanciullo;
e come in grembo alla madre,
il fante riposò fidente, il volto affondato nella terra.
Finché la Patria vive ti ricorderà.
Diran di te i figli e i figli dei figli;
il tuo nome diranno.
E l’ala d’ogni vento recherà la tua canzone
che è canto di popolo, o mio Piave.

LINO TEOFILO GOBBATO

Promozioni e onorificenze
Il Ten. Col. Marino Morosini della. Brigata «Cadore», sincero amico della nostra Sezione, è stato recentemente promosso Colonnello. Congratulazioni vivissime da parte di tutti noi con la speranza di incontrarci presto per un brindisi di felicitazioni e di fraterno augurio.

Il Capitano Prof. Desiderio Viezzer, capo del Gruppo di Soligo, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica; le relative insegne sono state consegnate il 30 maggio nel corso di una cordiale riunione alla quale hanno partecipato il Presidente della Sezione e vari membri del Consiglio Direttivo; congratulazioni sincere al Prof. Viezzer per il riconoscimento ben meritato con la sua opera utilissima nel campo educativo e in quello di organizzatore alpino.

Al Consiglio Direttivo Nazionale
e in particolare al Presidente Avv. Gr. Uff. Ettore Erizzo e ai nuovi Vice Presidenti e Consiglieri, gli Alpini di Conegliano esprimono il proprio compiacimento con l’augurio di proficuo lavoro per la sempre crescente affermazione dell’ A.N.A.
Il Presidente della nostra Sezione Cav. Uff. Enot. Guido Curto ha trasmesso al Presidente Nazionale, riconfermato per acclamazione dall’Assemblea dei Delegati, il seguente telegramma:
«Avvocato Ettore Erizzo Presidente Associazione Nazionale Alpini Milano: Alpini Sezione Conegliano esultanti meritata tua riconferma at previdenza nazionale porgonti vivissime felicitazioni beneaugurando preziosa opera Tua et auspicando prossima Tua visita CURTO presidente».

Il Presidente Nazionale ha così gentilmente riscontrato:
Genova 4 maggio 1962
Caro Curto
grazie del Vostro telegramma: esso è una nuova cortesia verso di me. Che si unisce alle altre.
Sono stato particolarmente lieto di chiudere e concludere la mia relazione alla Assemblea con le bellissime parole che avevo trovato sul vostro giornale.
fate i miei rallegramenti a chi le aveva scritte !
E spero anch’io di avere occasioni di venirvi a trovare
Molto cordialmente
Vostro ETTORE ERIZZO

PREGHIERA DELL’ALPINO
Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani, e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi,
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall’impeto della valanga; fa che il nostro piede posi sicuro su le creste vertiginose: su le diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi, rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana,
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza e ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti, Tu che conosci e raccogli ogni anelito e ogni speranza di tutti gli Alpini vivi ed in armi, Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni. Così sia.
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