1964 Assemblea sezionale
1964
ASSEMBLEA DEI DELEGATI
Fiamme Verdi Aprile 1964
Costruttive decisioni all’Assemblea Sezionale dei Delegati
L’Assemblea sezionale si è svolta domenica 22 marzo, con inizio alle ore 10, nel salone del «Ristoro» al Castello di Conegliano ed erano presenti numerosissimi Delegati rappresentanti quasi totalmente la Sezione.
La presidenza dell’assemblea è stata assunta, su unanime designazione dei presenti, dal Prof. Giacomo Vallomy, il quale ha dato prontamente inizio ai lavori dopo che gli addetti alla Segreteria ebbero verificato i poteri degli intervenuti.
Il Presidente sezionale Cav. Uff. Enot. Guido Curto ha esposto la seguente relazione morale:
E’ con viva soddisfazione che anche quest’anno vi riassumo la vita della Sezione.
Soddisfazione per il notevole aumento avvenuto nel numero dei soci, per la solidarietà tra noi riconfermata, l’amicizia, la totale volontà di operare per organizzare raduni e riunioni familiari, per saldare sempre più e valorizzare lo spirito alpino che tutti ci anima.
Debbo anzitutto ringraziare i consiglieri sezionali e particolarmente i due vice presidenti che più lavoro hanno fatto e maggior sacrificio hanno sopportato, oltre che il tesoriere e il segretario.
Ringraziamo tutti i Comandi delle truppe alpine che sempre ci hanno aiutato e dimostrato in ogni occasione la loro simpatia e fiducia.
Ringgraziamo le autorità locali, religiose, militari e civili per l’appoggio morale e materiale che ci hanno dato.
Debbo nuovamente ringraziare il nostro carissimo Presidente Nazionale Avv. Ettore Erizzo per aver egli generosamente accettato di vivere con noi il IV Raduno Triveneto dello scorso ottobre, di visitare la nostra sede e di esprimerci i suoi elogi in misura anche superiore ai nostri meriti.
Anche al nostro amato Cappellano Mons. Francesco Sartor, che non abbiamo il piacere di avere tra noi con la consueta frequenza di un tempo ma che oggi può svolgere il suo mandato di Pastore e può dirci una sua parola buona ed affettuosa, giungano il nostro saluto e l’augurio più affettuoso.
Anche quest’anno qualche socio è stato chiamato ad aumentare le schiere di Cantore; oltre al Colonnello Gaetano Garbin presidente dell’A.N.A. di Valdagno e deceduto a Conegliano, ci hanno lasciato i seguenti Soci: Dal Bianco Giacchino, Bruno Moras componente il Consiglio direttivo, Moschetta Vittorio, Dal Cin Mario deceduto al Vajont, Antoniazzi Luigi già capogruppo di Falzè, Breda Giovanni, Perencin Giovanni e, recentemente, Da Ros Fioravante e il Capo gruppo di Mareno Cap. Dott. Remigio Verri.
Un deferente ricordo noi rivolgiamo anche ai 44 Alpini del Gruppo di Longarone travolti dalla catastrofe del Vajont.
Ed ora riassumiamo la vita della Sezione.
Nel 1962 i tesserati erano 1.356, nel 1963 siamo passati a 1.564 soci di cui 89 alle armi con un aumento quindi di oltre duecento soci. Occorre però intensificare ancora la nostra propaganda, ma più di tutto che ogni socio faccia opera di persuasione presso gli amici alpini perchè si iscrivano.
Inoltre occorre trovare aderenti nei paesi ancora da organizzare come Codognè e Orsago.
L’Adunata Nazionale di Genova ci ha veduti numerosi in rapporto alla distanza: 130 partecipanti che debbo elogiare per il loro contegno e per il loro entusiasmo; anche in questa occasione abbiamo ben figurato e sono certo che faremo meglio quest’anno a Verona perchè ci allieteranno anche le note della nostra nuova fanfara.
Debbo fare un elogio a tutti i Gruppi e in modo particolare al Gruppo di S. Fior perchè ha saputo portare la sua forza da 106 a 145 iscritti, e il Gruppo Città salito da 87 a 133 soci; da quest’ultimo gruppo spero ancora molto perchè di più si può fare.
Credo inutile riassumervi lo svolgimento del nostro IV Raduno Alpino Triveneto del 5-6 ottobre perchè tutti voi avete vissuto quelle ore. Tutto è andato bene, con la presenza del Presidente Nazionale, del Gen. Vida e molti comandanti di reparti alpini; oltre che alpina, la manifestazione ha avuto un fine patriottico con l’inaugurazione del pilone portabandiera al monumento ai Caduti e con lo scoprimento della lapide a ricordo della formazione del nostro bel 7° Reggime.
La bandiera che abbiamo donato all’istituto Tecnico «Galileo Galilei» dimostra che non dimentichiamo i giovani i quali vanno educati al nostro sentimento, alla nostra volontà, al nostro amore alla Patria; abbiamo affidato il tricolore ad un baldo Alpino, al Preside Cap. Vallomy che siamo certi lo saprà sempre far amare e giustamente difendere.
Queste giornate, valorizzate dalla partecipazione del nostro Presidente Nazionale e di numerosi dirigenti nazionali dell’A.N.A. ai quali rinnoviamo il nostro ringraziamento, hanno creato un’atmosfera di patriottismo che tutta la cittadinanza coneglianese ha gradito e vissuto.
Una realizzazione della Sezione che sono certo tutti voi approverete è l’avvenuta costituzione della nostra fanfara che è nata con finalità alpine e tale dovrà mantenersi nonostante le molte difficoltà.
Con la buona volontà e tenacia del Cav. Daccò, con il sacrificio e la passione del maestro Ceschin, la nostra fanfara ha già ottenuto risultati lusinghieri ed ampi consensi.
Gli strumenti ci sono concessi in uso dal Comune di Susegana al cui Sindaco io rivolgo, anche in questa occasione, il mio ringraziamento; gli strumenti si sono dovuti riparare, poi si sono inquadrati tutti gli appassionati delle ex fan fare di Collalbrigo, di Susegana, di Mareno ecc.; per dare un aspetto più uniforme al complesso, tutti i musicanti sono stati dotati di camicie eguali ed eleganti; grazie al sacrificio e alla passione dei musicanti, si può già contare su una buona fanfara che ci accompagnerà nelle riunioni liete e in quelle tristi e che farà onore alla Sezione.
Si mira ora ad un ulteriore miglioramento pur essendovi notevoli sacrifici da affrontare; io spero nella comprensione e l’aiuto di molti cittadini, ma secondo il mio parere occorre che prima di tutto la nostra sia fanfara solo alpina e dipendente dalla Sezione A.N.A.
Il Gruppo Città ha organizzato bene, anche quest’ anno, la Veglia Verde: tutto è riuscito come era nostro desiderio ed esprimo a nome di tutti gli alpini il ringraziamento più vivo a chi ha lavorato perchè, oltre che allietare la nostra gente, l’allegro trattenimento ha contribuito ad aggiustare un po’ le nostre magre finanze.
E a proposito di finanze e dato che il nostro bilancio è sempre striminzito, spero vorrete approvarmi di elevare la quota individuale della tessera a L. 400 con decorrenza dal prossimo anno sociale 1965, in modo che alla Sezione rimangano duecento lire nette per socio com’era nel 1962.
Molto abbiamo ancora da fare ed occorrono anche i mezzi.
A tutti i Gruppi ricordo che i congedati debbono avere la tessera gratuitamente e in particolare la migliore assistenza per completare la loro preparazione alpina e civica.
Ricordo poi che tutti i Gruppi avevano promesso cento lire per ciascun iscritto per coprire le spese incontrate per l’adunata triveneta, ma molti non hanno ancora risposto; affrettatevi quindi a soddisfare la promessa perchè vi è veramente bisogno.
Per quest’ anno raccomando di completare al più presto il tesseramento e di organizzare bene i soci per l’Adunata Nazionale di Verona.
Durante l’anno troveremo da fare qualche altra cosa.
Chiedo di essere scusato se ho scordato qualcosa, vi ringrazio tutti, vi sprono a far di più e meglio e voglio essere certo che mi aiuterete affinchè la nostra famiglia verde sia sempre unita, stimata e in progresso.
Evviva gli Alpini e l’Italia nostra.
Dopo l’esposizione del Cav. Uff. G. Curto, il presidente dell’assemblea ha sottolineato le parti più importanti della relazione e ringraziato il presidente della Sezione per gli ottimi risultati conseguiti durante lo scorso anno sociale; egli ha quindi aperto la discussione sulla relazione morale che è stata approvata all’unanimità; anche l’aumento della quota sociale per l’anno 1965 è stato approvato.
Ha preso poi la parola il tesoriere Rag. R. Thomas il quale ha esposto i risultati finanziari risultanti alla chiusura dell’anno sociale e i dati preventivi per il 1964; il Prof. Altarui ha svolto l’analoga relazione per «Fiamme Verdi» ponendo in evidenza il deficit riscontratosi per la stampa degli otto numeri del giornale sezionale durante il 1963.
I bilanci consuntivi sono stati approvati all’unanimità dai Delegati dopo di che si è aperta la discussione di argomenti vari riguardanti il tesseramento, un contributo straordinario dei Gruppi per la stampa di «Fiamme Verdi», le direttive fondamentali per l’organizzazione di adunate da parte dei Gruppi e la partecipazione all’Adunata Nazionale di Verona.
Dallo spoglio delle schede di votazione sono risultati riconfermati quattro consiglieri sezionali; nuovo consigliere, tra i cinque da eleggere a norma di regolamento sezionale, è il Prof. Desiderio Viezzer Capogruppo di Soligo.
Olindo Battistuzzi, decorato di medaglia d’argento in Russia, è stato eletto membro della Giunta di Scrutinio a copertura del posto vacante.
L’incarico di Delegati all’Assemblea nazionale del 5 aprile a Milano stato affidato ai vice presidenti Avv. Travaini e Cav. Daccò e al consigliere sezionale Prof. Giacomo Vallomy.
Accertato l’esaurimento degli argomenti da trattare, il presidente dell’assemblea prof. Vallomy ha ringraziato gli intervenuti e ha dichiarato chiusa la riunione.