1964 Cena sezionale - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
Sezione di CONEGLIANO
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1964 Cena sezionale

1964
Ottimo esito dell’annuale incontro nella tradizionale Cena sociale
Fiamme Verdi Dicembre 1964
Consegna di onorificenze al Presidente Enot. Curto e al Consigliere Prof. Vallomy - Simpatico finale alla «Bottega» della Scuola Enologica
Sebbene le cene sociali dei precedenti anni abbiano lasciato un ottimo ricordo in tutti i partecipanti, dobbiamo ammettere che quella di quest’anno ha superato ogni migliore attesa.
La larga partecipazione di Comandanti alpini, di altre autorità civili e militari oltre che quella numerosa dei Soci, ha validamente contribuito a rendere particolarmente significativo l’annuale incontro
Al nostro invito per la cena-adunata, svoltasi il 7 novembre al Ristorante «Cima» a Monticella di Conegliano, hanno infatti aderito con la personale presenza (molte adesioni ci sono pervenute per iscritto dato l’impegno di altri alti Ufficiali alpini) il Comandante della Brigata «Julia» Generale Piero Zavattaro-Ardizzi (fratello della M. O. di Russia, tenente del Genio Alpino, al quale è dedicata la caserma dei Genio Pionieri di Udine), il Comandante del 3° Artiglieria da Montagna Col. Luciano Plasso accompagnato dal Ten. Col. Aggradi e dal Cap. Cattarossi, il Comandante dell’8° Reggimento Alpini Col. Ridolfi, il Ten. Col. Venturoli del 6° Rgt. di Artiglieria da Montagna, il Comandante del Presidio di Conegliano Ten. Col. Zanotto, il Magg. Piasenti (montagnino dell’«Orobica») Comandante della Sezione Staccata di Artiglieria di Conegliano, il Maggiore Mario De Santis del 6° Rgt., il Magg. Pensa del Gruppo «Conegliano» del 3° Artiglieria da Montagna giunto col Cap. Dallasin, il Ten. Anoja Comandante la Tenenza di Conegliano della Guardia di Finanza, e molti altri ufficiali e sottufficiali.
Era pure presente il Consigliere Nazionale Dott. Giulio Salvadoretti Presidente della Sezione consorella di Vittorio Veneto; il Consiglio Direttivo della nostra Sezione era al completo, e l’Avv. Travaini rappresentava anche il Sindaco Professor Da Broi.
Il Generale Zavattaro-Ardizzi ha fatto omaggio alla Sezione di una magnifica statuina in ceramica raffigurante l’Alpino di guardia, e il Magg. Piasenti che era intervenuto con la gentile Consorte — ha offerto alla Sezione il bel monologo «il mio cappello» di autore alpino ignoto. incorniciato tra bande tricolori.
Tralasciando di parlare del «menù» della serata, ci limitiamo a ricordare lo scambio di saluti iniziato con quello del Presidente della Sezione Enot. Curto il quale ha ringraziato Autorità e Soci per aver accolto l'invito del Consiglio Direttivo.
Ha risposto anzitutto il Generale Zavattaro-Ardizzi dicendosi lieto di ritrovare attorno ad una unica tavola Alpini in armi e in congedo, Generali e semplici Alpini (vi sedevano anche gli autisti dei Comandanti) a testimonianza della fraternità che ci unisce negli identici ideali e nei ricordo dei comuni sacrifici; anche il Magg. Piasenti della Sezione Staccata di Artiglieria si è unito nei ringraziamento per il suo felice incontro con gli Alpini coneglianesi.
Il Vice Presidente Avv. Cav. Uff. Francesco Travaini ha preso la parola per annunciare che, a conclusione dell’anno sociale, la cena sezionale vuol anche essere motivo per festeggiare i Soci che maggiormente si sono distinti nelle attività associative e negli incarichi pubblici, e che hanno avuto riconosciute dallo Stato le particolari benemerenze acquisite; l’Avv. Travaini comunica infatti che il Gen. Zavattaro-Ardizzi consegnerà le insegne di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana al Presidente Enot. Guido Curto e quelle di Cavaliere Ufficiale dello stesso Ordine al Consigliere Prof. Giacomo Vallomy.
Come ha illustrato l’Avv. Travaini il Comm. Curto vede premiato con l’elevata onorificenza — mezzo secolo di dedizione alla Patria e al Lavoro: dal suo ritorno dall’Argentina — ove conduceva con i fratelli una moderna «fazenda» — per partecipare volontario nelle Penne Nere alla guerra 1915-18 nel corso della quale cadde prigioniero, alla decisione di rimanere nella sua Conegliano rinunciando a ripartire per Mendoza. Molti sono i meriti dell’Enot. Curto nel campo agrario per aver dissodato e rese fertilissime larghe piaghe paludose del litorale veneziano e per i risultati conseguiti dalle sue aziende i cui prodotti viticoli sono conosciuti in Italia e all’Estero. Nota è inoltre l’opera prestata dal Commendator Curto nella vita pubblica coneglianese quale Sindaco, Presidente delle Opere Pie e dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari, ed infine per la sua più che quarantennale dedizione all’Associazione Alpini.
L’onorificenza di Cavaliere Ufficiale premia i molti meriti del caro Prof. Vallomy del quale l’Avv. Travaini ha esaurientemente ricordato la lunga e fattiva opera e il suo amore per la terra di Conegliano.
Il Prof. Vallomy è un massiccio valdostano, un vecchio alpino del glorioso «Dui», nato non nelle ricche località di villeggiatura per l’élite internazionale ma in un paesino privo di risorse all’infuori della ferrea tenacia dei suoi montanari; è stata questa forza e lo spirito di sacrificio che ha fatto divenire professore il giovane Vallomy giunto poi, trent'anni or sono, a Conegliano per quello che doveva essere un periodo d’insegnamento di breve durata nelle scuole locali e che lo fece invece decidere di rimanere sempre tra noi. L’ultima guerra lo ha visto tra le file del coneglianese
7° Alpini e, dopo il congedo, egli ritornò alla sua alta missione educativa culminata con l’incarico di Preside dell’importante nuovo istituto Tecnico Industriale «Galilei». Il Prof. Vallomy ha ricoperto numerose altre cariche pubbliche e, attualmente, è Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo oltre ad essere da lunghi anni Consigliere della nostra Sezione.
Il Generale Zavattaro ha appuntato le insegne al Comm. Curto e al Cav. Uff. Vallomy i quali hanno poi espresso la propria soddisfazione e il ringraziamento per le dimostrazioni di affetto (e noi aggiungiamo «meritatissime») degli Alpini coneglianesi.
Le parole del Col. Brugnara — che era intervenuto anche in rappresentanza del Generale Cavanna Comandante della Brigata «Cadore» il quale è impegnato in Alto Adige — e quelle del Dott. Salvadoretti il quale ha portato il saluto della Sezione di Vittorio Veneto, hanno concluso la parte ufficiale della riunione.
La conclusione si è infatti svolta con una allegra «castagnata» alla « Bottega del Vino» della Scuola Enologica la quale ha generosamente e signorilmente ospitato le Autorità e una rappresentanza di Soci; alle caldarroste son seguite delle abbondanti fette di panettone e, sia le une che le altre, erano accompagnate dagli ottimi vini della Scuola.
Tutti gli intervenuti hanno manifestato la rinnovata gioia dell’incontro con cori alpini che si sono protratti sino a tarda ora.
Nel chiudere il ricordo di questa ultima lieta «fase» ci è doveroso rinnovare al Preside della Scuola di Enologia Prof. Moretti, al Vice Preside Prof. Vettori, al Direttore della «Bottega del Vino», Enot. Sig. Castellarin e a tutto il personale addetto, il ringraziamento più sincero per la loro squisita accoglienza che ha lasciato un ottimo ricordo negli illustri Ospiti della serata.


I festeggiati durante la riunione del 7 novembre: il Comm. Guido Curto e il Cav. Ufficiale Giacomo Vallomy i quali hanno ricevuto le relative insegne dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Comandante della Brigata «Julia» Generale Zavattaro-Ardizzi


Il Comm. Curto mentre pronuncia il discorso al IV Raduno Triveneto


Il Prof. Vallomy all’inaugurazione della bandiera donata dalla Sezione all’Istituto Tecnico «Galilei» di Conegliano
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