1966 Notizie varie maggio giugno - Associazione Nazionale Alpini Sezione di Conegliano

ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
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1966 Notizie varie maggio giugno

1966
NOTIZIE VARIE
Fiamme Verdi Giugno 1966   
   
Il Ministro On. R. Tremelloni alle esercitazioni dei bocia
Il 13 maggio il Ministro della Difesa On. Roberto Tremelloni si è recato a visitare i reparti del IV Corpo d’Armata e,  da Prato Piazza presso Dobbiaco, ha assistito ad un’esercitazione tattica effettuata a quota duemila da alcuni reparti  della Brigata «Tridentina».
L’esercitazione, chiamata «Picco di Vallando» aveva come tema l’attacco di compagnie di fucilieri appoggiate da un  plotone di esploratori, da mortai, da plotoni di pionieri e da batterie da 105/14 someggiate.
Il giorno successivo il Ministro ha assistito ad una esercitazione in roccia compiuta in Val Gallina da reparti della  Brigata «Cadore»; 258 uomini, ventidue quadrupedi e tre motomezzi, sono stati impegnati per oltre un’ora su pareti con  difficoltà dal primo al sesto grado, su dieci vie diverse, dimostrando le varie possibilità di movimento in roccia,  compreso il recupero e il trasporto dei feriti. L’esercitazione si è anche imperniata sulla salita lungo una mulattiera  di una sezione someggiata, sul recupero e la calata a valle di feriti in barella, e a spalle col sistema Granningher che  è in dotazione presso tutte le sezioni di soccorso del C.A.I.
Il Ministro - al quale è stato fatto dono del cappello del corpo e di una statuetta raffigurante un alpino, opera dello  scultore Augusto Murer - ha visitato parecchie caserme alpine e si è vivamente congratulato con i comandanti per la  dimostrata alta efficienza dei reparti.

In ricordo del Generale Nasci
Un gruppo di Alpini varesini e milanesi si è fatto promotore dell’iniziativa di offrire al Comune e al Gruppo ANA del  paese nativo del Generale Gabriele Nasci - Comandante del Corpo d’Armata Alpino sul fronte russo - un suo busto in  bronzo.
L’opera è già realizzata ma il conto è in parte da saldare: il ten. col. Pietro Ruggia - segretario del Comitato  all’uopo costituitosi, e nostro affezionato lettore e sostenitore - ricorda agli Alpini che eventuali offerte che si  volesse volontariamente destinare a questo scopo vanno versate sul conto n. 10.827 appositamente aperto presso l’Agenzia  n. 4 di Milano della Banca Commerciale Italiana.

Per non dimenticare
Quarantanove anni or sono, dal 10 al 29 giugno si combatté la battaglia dell’altipiano di Asiago, nota come la battaglia  dell’Ortigara e che costò, ai nostri Alpini e ai nostri Fanti, ventiquattromila tra morti e feriti.
A ricordo dei Morti riportiamo la seguente poesia di Arturo Rossato da Vicenza, tratta dal suo volume «Nuvole»  pubblicato dalle Edizioni Orobiche di Bergamo.

LAGNO

Desfo el ninzolo che gavea cusìo
per la nostra cucieta de bogara
quando, tornando zo da l’Ortigara,
te gavarìa ciamà solo marìo.

El gera de tre teli: sora a quelo
de drita te dovevi dormir ti;
su quel de zanca, cussì bianco e belo,
dovea per sempre starle arente mi
e in quel de meso, mètàrghe el tutelo
che sognavimo aver squasi ogni dì.

Desso lo desfo. In quel de drita, un zorno
i meterà a dormir soto la neve
me poro pare, da la testa bianca..
Povaro veccio!... Da quel dì el va atorno
tremando da la pena e da la freve
senza parlare...

Sora a quel de zanca
a fin de otobre i meterà me mare.
Povara vecia!... Da quei dì la speta
credendo sempre che te torni indrìo,
e la dise pian pian la coroneta
pianzendo solo come lo sa Dio.

Povara vecia!... In quel de meso invesse
co’ tornerà la primavera bela
e i prà xe verdi e ‘l bel formento cresse
vogio che i meta mi, mi, ne la cassa,
perchè oramai, mi morirò putela.

Desfo el ninzolo che gavea cusìo
per la nostra cucieta de nogara:
lo desfo adasio co’ la testa bassa
pianzendo solo come lo sa Dio,
o bell’Alpin restà su l’Ortigara!...

ARTURO ROSSATO

Cori alpini
L’8 maggio il Coro Alpino Medunese, diretto da Enzo Piva, ha eseguito un applaudito programma di canzoni nella sala del  cinema «Garibaldi» a Meduna di Livenza; i vari «pezzi» - entusiasticamente applauditi e frequentemente richiesti di bis  - sono stati presentati dal prof. Sergio Piva. Ammirata è pure stata la scenografia di Aldo Bern.
*
Il consueto completo successo ha ottenuto il coro Stella Alpina, affiliato al Gruppo Città della Sezione di Treviso -  con il concerto tenuto l’11 maggio al Teatro Comunale d Treviso. Il coro, diretto dal M.° Piero Pagnin, ha eseguito un  programma vastissimo nel quale predominavano, naturalmente, le più belle canzoni alpine.
Il complesso della «Stella Alpina», di meritata fama internazionale, ha pure partecipato alla 39° adunata nazionale alla  Spezia.
*
In occasione della prima rassegna di fotografia della montagna organizzata dal Coro «Castel» di Conegliano in  collaborazione con la Pro Loco, è stato eseguito un
applaudito concerto corale nella sala del cinema S. Martino. Il programma comprendeva canzoni alpine e folcloristiche  con svolgimento alternato da parte del Coro «Castel» e del Coro alpino di Pieve di Cadore.
L’esecuzione era intervallata dalla proiezione di interessanti cortometraggi sulla montagna, tra cui uno riguardante la  scalata in prima assoluta della Nord della Civetta e che è stato illustrato dallo scalatore accademico del C.A.I.  Ignazio Piussi.

NOTIZIE VARIE
* Il generale di corpo d’armata, nel ruolo d’onore, Achille D’Havet è morto a Roma nello scorso mese di aprile.  Ufficiale alpino, meritò due medaglie d’argento nella guerra «15-18» e, agli inizi dell’ultimo conflitto, comandò la  Divisione «Cuneense » sul fronte occidentale; tenne valorosamente il comando di varie unità e quando cadde prigioniero  dopo l’accanita resistenza che la sua 206° Divisione Costiera oppose in Sicilia all’intera ottava Armata britannica, il  generale Montgomery gli concesse l’onore di tenere in prigionia la sua pistola.
D’Havet aveva partecipato anche alla guerra di Libia meritandosi una prima medaglia al valore; numerose decorazioni gli  erano state conferite dagli eserciti alleati nel corso della Grande Guerra.

* E’ morta a 76 anni Maria Abriani, l’eroina che il 27 maggio 1915 guidò sotto il luogo nemico le avanguardie alpine che  erano giunte in vista di Ala. Era stata decorata con la medaglia d’argento al valore militare durante una solenne  cerimonia svoltasi nella piazza di Ala il 10 luglio 1915.

* Un camion con a bordo dodici artiglieri da montagna è precipitato lungo un pendio e si è incendiato. Nella sciagura,  avvenuta ad Amaro in provincia di Udine l’11 maggio, hanno perso la vita il sottotenente Franco Aureli di 27 anni e il  caporale Roberto Nacini; cinque soldati sono rimasti più o meno gravemente feriti.

* Si è svolto il 15 maggio, a Ponte della Priula, il convegno dei superstiti e dei reduci della Divisione «Acqui» per  ricordare i novemila commilitoni vigliaccamente trucidati dai tedeschi a Cefalonia e a Corfù nel settembre del 1943.
Al raduno ha pure partecipato l’attuale comandante della nostra «Julia» Gen. Renzo Apollonio che dopo l’8 settembre, a  Cefalonia, fu il primo ufficiale a ordinare il fuoco della sua batteria contro i tedeschi.
L’ex cappellano dell’«Acqui», don Ghilardini, ha celebrato la S. Messa e commemorato l’eroico sacrificio dei suoi  soldati dei quali erano presenti molti congiunti venuti anche dalle province di Belluno, Udine e Gorizia.
Un monumento commemorativo verrà inaugurato a Verona nel prossimo ottobre.

* Domenica 8 maggio, nel corso della celebrazione della Giornata del Mutilato di guerra, svoltasi a Treviso, è stato  consegnato il Premio regionale della Bontà alla signora Lina Mancini di Monselice, moglie del grande invalido Francesco  Garofoli; eccone la commovente motivazione: «Il 5 gennaio 1943 rimasto il marito cieco, sordo e amputato di avambracci  al terzo medio, in seguito ad azione di guerra sull’incrociatore «Garibaldi» contro sommergibili nemici, e chiamata  d’urgenza al suo capezzale all’ospedale militare marittimo di Messina, la giovane sposa di 22 anni, con un figlioletto  di 18 mesi, sopportò con stoicismo il primo angoscioso momento e dopo quattro mesi di assistenza riportò il marito nella  sua abitazione di Monselice, e da allora dedicò la vita di tutti i giorni con supremo amore per rendere sopportabile la  vita al suo eroico compagno».

* Tutti i bersaglieri del Veneto sono affluiti il 24 aprile a Monastier dove si è svolto un riuscito raduno delle Fiamme  Cremisi. Erano presenti, col Sindaco cav. uff. Pavanello che ha commemorato l’avvenimento, il generale Montemuro vice  presidente nazionale dell’Associazione, i generali Simeoni e Foschini, il col. Cestrone per il Presidio militare, il  col. Guarnaccia presidente provinciale dei bersaglieri, il comm. Cavalieri presidente per il Veneto, e numerose altre  autorità.

* A Mosnigo, in comune di Moriago, è stato costituito il gruppo dell’ANA dipendente dalla Sezione consorella di  Valdobbiadene.
All’inaugurazione del gagliardetto erano presenti, tra le molte rappresentanze, i nostri Gruppi di Barbisano, Pieve di  Soligo, Sernaglia della Battaglia e Soligo.

* La nuova sede coneglianese del Gruppo Marinai d’Italia è stata recentemente inaugurata con l’intervento di numerose  autorità e rappresentanze.
E’ stato anche benedetto il labaro del Gruppo che è intitolato alla memoria del valoroso marinaio coneglianese Oreste  Pianca scomparso n mare durante un combattimento navale nelle acque delle isole Baleari.

* Quattro artiglieri alpini di guardia alla centrale idroelettrica di Marlengo, nei pressi di Merano, hanno salvato  dalle gelide acque dell’Adige una donna che si era gettata in un momento di sconforto. I quattro soldati sono: il cap.  magg. Felice Buzzi e gli artiglieri Mario Bonatti, Angelo Mafizzoli e Walter Ferrero.

* Con il suo nuovo libro «La Russia in guerra, 1941-45» il giornalista Alexander Werth ha rivelato che i sovietici morti  per causa di guerra furono venti milioni. L’autore, nato a Pietroburgo (ora Leningrado) nel 1901 ed emigrato in  Inghilterra dopo la rivoluzione. visse in Russia quale inviato inglese durante la guerra, e nel 1948 si trasferì negli  Stati Uniti dove insegna storia moderna.

 
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