1970 La nuova sede di Via Beccaruzzi
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LA NUOVA SEDE
Fiamme Verdi Febbraio 1970
Sono state prese grosse decisioni dal Consiglio direttivo.
Si sa bene quanto infelice sia stata sempre la dislocazione della nostra sede. E’ indispensabile quindi che i 2500 alpini della nostra sezione possano avere un posto di ritrovo degno di loro.
Si presenta ora questa possibilità, che è stata accolta da un parere favorevole ed unanime dal Consiglio. E’ in vendita nel centro storico della nostra città, in una delle sue più vecchie vie, la casa ove vide la luce Francesco Beccaruzzi, (1495-1563 pittore insigne, autore di pregevoli opere; una di queste la possiamo ammirare nell’abside della Chiesa di S. Rocco di Conegliano). Attualmente l’immobile destinato ad abitazione civile è di proprietà privata, ed il venditore chiede una cifra rilevante, anche se giusta. L’Alpino Geom. Chies, ha fatto un sopralluogo, ed ha stilato una planimetria, illustrando le possibilità che si potranno ottenere con qualche modifica. Come ben sapete, gli alpini soldi non ne hanno, ed è noto che quando fanno qualche cosa, lo fanno con dei sacrifici personali. Questa volta il colpo è grosso, ma il sistema di pagamento è il solito: dobbiamo arrangiarci, d’altra parte il motto degli alpini giunge a proposito.
Ora prima di parlare di pagamenti, vediamo un po’ cosa abbiamo comperato, perchè abbiamo comperato.
Il Presidente su mandato del Consiglio ha già stipulato il preliminare. Come abbiamo detto la casa sorge nel popolare quartiere meglio conosciuto come «Saran», che come Via Beccaruzzi. Per essere più espliciti diremo che rimane nei pressi della vecchia sede «Alle Torreselle». Nella parte antistante c’è una piazzetta ove potranno alloggiare comodamente le nostre automobili; l’interno convenientemente trasformato, avrà una bella sala per riunioni, un ufficio per la presidenza, una fresca cantina, una stanza riservata al settore agonistico e l’abitazione del custode. Rimane poi un ampio cortile che adeguatamente alberato potrà trasformarsi in un fresco soggiorno ove d’estate potremo trascorrere qualche ora in sana e piacevole compagnia. Il posto è bello, ma soprattutto è adatto al nostro scopo. Ma bisogna pagarlo e queste sono e dolenti note.
Sono stati convocati tutti i capigruppo per concordare un piano di battaglia onde reperire i fondi. Anche i capigruppo hanno dato il loro parere favorevole. Sono state fatte varie proposte sul come muoversi per racimolare questo benedetto denaro. Alla fine è stato concordato che ogni gruppo opererà come meglio crede, tenendo conto delle particolari situazioni locali. Tutti però faremo il possibile per sollevare il Presidente da questo pesante fardello. Crediamo che nessun altro avrebbe avuto tanto coraggio, tanto entusiasmo, e tanta larghezza d’idee. Cerchiamo dunque di dimostrargli la nostra solidarietà.
Renato Sartor