1971 Notizie varie settembre dicembre
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NOTIZIE VARIE
Fiamme Verdi Dicembre 1971
ALLE AUTORITA’ E ALLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E
D’ARMA, ALLE SEZIONI ALPINE IN ITALIA E ALL’ ESTERO E AL CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE DELL'ANA. A TUTTI I LETTORI DI
«FIAMME VERDI» E AGLI ALPINI IN ARMI. PORGIAMO L’AUGURIO DI BUON NATALE E DI BUON ANNO.
La nostra Sezione si unisce al lutto che ha colpito le Forze Armate per la tragica scomparsa - nelle acque del Mar
Ligure - di 46 giovani Paracadutisti della «Folgore», e partecipa al dolore delle famiglie degli sventurati ragazzi e
dei sei membri inglesi dell’equipaggio dell’aereo precipitato.
IL NUOVO ORDINARIO MILITARE
Per l’immatura scomparsa di Mons. Luigi Maffeo - deceduto a Biella il 7 maggio scorso - è stato nominato nuovo Ordinario
Militare per l’Italia Mons. Mario Schierano, nativo di San Remo, laureato in Diritto canonico e Arcivescovo Titolare di
Acrida.Il nuovo Vescovo Militare - al quale desideriamo esprimere il nostro devoto ossequio - durante l’ultimo conflitto è stato cappellano di reparti combattenti sul fronte occidentale e su quello greco-albanese; catturato dai tedeschi e destinato ad un campo di concentramento in Germania, si salvò dal naufragio della nave «Simfra» e - riportato nell’isola di Creta - vi rimase prigioniero fino al maggio 1945.
Mons. Schierano ha pure in precedenza ricoperto elevati incarichi: è stato Uditore della Nunziatura Apostolica in Francia, incaricato d’Affari della S. Sede in Egitto, Consultore di Congregazioni ed Uffici Vaticani; ultimamente era Segretario della Prelatura per gli Affari Economici della S. Sede.
Al Distretto Militare
A seguito dell’assegnazione del Col. Seneca ad altro importante incarico, è stato nominato nuovo Comandante del Distretto Militare di Treviso il Col. Antonio Cacopardo proveniente dalla Scuola di Sanità Militare.
Dopo il conflitto (durante il quale ha tra l’altro prestato servizio in Balcania), ha frequentato la Scuola di Guerra ricoprendo infine vari incarichi di Stato Maggiore. Il Col. Cacopardo ha in particolare comandato il 32° Reggimento Carri della Divisione «Ariete» e il Campo di Addestramento delle Unità corazzata di Capo Teulada.
Al Col. Seneca formuliamo i nostri ringraziamenti per il sempre cordiale interessamento e la simpatia dimostrataci in ogni occasione, al nuovo Comandante esprimiamo il nostro beneaugurante saluto.
A seguito dell’assegnazione del Col. Seneca ad altro importante incarico, è stato nominato nuovo Comandante del Distretto Militare di Treviso il Col. Antonio Cacopardo proveniente dalla Scuola di Sanità Militare.
Dopo il conflitto (durante il quale ha tra l’altro prestato servizio in Balcania), ha frequentato la Scuola di Guerra ricoprendo infine vari incarichi di Stato Maggiore. Il Col. Cacopardo ha in particolare comandato il 32° Reggimento Carri della Divisione «Ariete» e il Campo di Addestramento delle Unità corazzata di Capo Teulada.
Al Col. Seneca formuliamo i nostri ringraziamenti per il sempre cordiale interessamento e la simpatia dimostrataci in ogni occasione, al nuovo Comandante esprimiamo il nostro beneaugurante saluto.
Un Monumento all’Alpino?
Sul numero 8 de «L’Alpino» - agosto 1971 - pag. 7, è apparso sulla rubrica «Il Direttore risponde», il seguente
trafiletto:«Alpino Paracadutista Giorgio Fabbris - Conegliano. Sostanzialmente d’accordo con te, ecc. I migliori auguri per il monumento all’Alpino che - secondo quanto ci dici - verrà innalzato a Conegliano».
Tale notizia ci ha lasciati tutti sorpresi, ma più ancora è rimasto sorpreso il Consiglio Sezionale che non si è mai sognato e non ha mai pensato, proposto o suggerito, di erigere un monumento all’alpino.
Non che la notizia ci dia dispiacere, anzi, ma ci meraviglia perchè cade improvvisa come una tegola sul capo del Consiglio tutto intento a risolvere la situazione finanziaria della Sede ed organizzare le manifestazioni per la sua inaugurazione in occasione del centenario delle truppe alpine.
Se l’amico Alpino paracadutista Giorgio Fabbris ha delle idee, dei progetti, delle proposte, ben vengano, si presenti in sede e le esponga. Saranno sempre bene accolte. Se proprio ha deciso l’inaugurazione di un monumento all’Alpino, noi siamo ben felici, radiosi, esultanti, ma... ma non ci chieda soldi perché siamo asciutti come la boraccia di un alpino.
Bravo Fabbris, fatti vedere, se proprio il monumento non potrà essere eretto per mancanza di liquido, ci sarà sempre come liquido un buon bicchiere di vino da bere - nella nostra taverna - alla salute di tutte le penne nere.
AL. PI.
Il 50° di fondazione celebrato dalla Sezione di Treviso
La Sezione di Treviso, sorta nell’estate del 1921, ha celebrato la ricorrenza cinquantenaria con un insieme di
manifestazioni svoltesi - rispettivamente il 9 e 10 ottobre – a Treviso e a Castelfranco Veneto.Al sabato, dopo l’omaggio ai Caduti, c’è stata la cerimonia di apertura nello storico salone dei Trecento dove il sindaco grand’uff. Bruno Marton ha rivolto il suo saluto alle autorità, rappresentanze, alpini e ai numerosi cittadini pure accorsi per ascoltare il discorso del dott. Giulio Bedeschi.
Sono intervenuti il gen. Ridolfi comandante della Zona Militare, numerose altre personalità tra cui
M.O. Enrico Reginato - socio della sezione trevigiana - il vice presidente nazionale dell’Ana dott. Guido Nobile e - in rappresentanza anche della nostra Sezione - il consigliere nazionale ten. col. Alberto Piasenti.
Il giorno successivo, a Castelfranco Veneto - prescelta perchè il locale Gruppo è tra i primi sorti nell’ambito sezionate - si è svolto il raduno con l’intervento di altro nutrito numero di autorità e circa 130 tra bandiere e gagliardetti alpini. Omaggio ai Caduti, Messa celebrata da mons. Paolo Chiavacci che fu ufficiale combattente col 7°, rievocazione dello sviluppo della Sezione esposto dal presidente cav. Cattai, e infine il discorso del vice presidente nazionale.
Alla consorella Sezione di Treviso desideriamo cordialmente rinnovare - da questo nostro foglio - l’augurio di ulteriore progresso.
Dalla Sede Nazionale
RICEVIAMO:
Nonostante ripetute e precedenti raccomandazioni, Sezioni e Gruppi continuano a richiedere direttamente al Ministero della Difesa interventi di rappresentanze in armi per le manifestazioni nonché contributi finanziari ed adesioni di componenti del Governo ai «Comitati d’Onore».
Nel trascrivere la circolare del Ministero della Difesa - n. CER/10031 del 9 Marzo 1.971, all’oggetto «Richieste delle Associazioni d’Arma» - raccomandiamo le Sezioni di attenersi alle prescrizioni contenute nella circolare e preghiamo di volerne dare comunicazione a tutti i Gruppi dipendenti.
Confidiamo sulla collaborazione di tutti in modo da evitare spiacevoli richiami da parte delle Autorità Centrali.
«La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha fatto rilevare a questo Ministero che sovente organi periferici delle Associazioni d’Arma inoltrano direttamente richieste intese ad ottenere l’alto patronato del Capo dello Stato, l’adesione di membri del Governo a manifestazioni organizzate dalle medesime, nonché la concessione di contributi finanziari, ecc. Si prega richiamare ancora una volta i dipendenti organi locali sulla inutilità di tale procedura, in quanto la Presidenza del Consiglio rimette sempre tali richieste a questo Ministero per le conseguenti valutazioni, che, ovviamente, non possono essere prese che dopo aver sentito le Presidenze Nazionali delle Associazioni interessate, con evidente dispendio di tempo, di corrispondenza, di spese postali, ecc. Gli stessi inconvenienti si verificano allorché gli organi periferici inoltrano le loro richieste a questo Ministero, trascurando anche di informare le Presidenze Nazionali delle loro iniziative. In conseguenza di quanto sopra si pregano le Associazioni in indirizzo di voler impartire le disposizioni del caso richiamandosi alle norme precedentemente emanate delle quali si riconferma la piena validità. Si fa presente, con l’occasione, che in avvenire ulteriori richieste che le Sezioni dipendenti dovessero far pervenire direttamente alla Presidenza del Consiglio od a questo Ministero, saranno restituite ai mittenti affinché le inoltrino secondo i canali previsti».
Il Segretario Centrale
Gen. Carlo Gerra
RICEVIAMO:
Nonostante ripetute e precedenti raccomandazioni, Sezioni e Gruppi continuano a richiedere direttamente al Ministero della Difesa interventi di rappresentanze in armi per le manifestazioni nonché contributi finanziari ed adesioni di componenti del Governo ai «Comitati d’Onore».
Nel trascrivere la circolare del Ministero della Difesa - n. CER/10031 del 9 Marzo 1.971, all’oggetto «Richieste delle Associazioni d’Arma» - raccomandiamo le Sezioni di attenersi alle prescrizioni contenute nella circolare e preghiamo di volerne dare comunicazione a tutti i Gruppi dipendenti.
Confidiamo sulla collaborazione di tutti in modo da evitare spiacevoli richiami da parte delle Autorità Centrali.
«La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha fatto rilevare a questo Ministero che sovente organi periferici delle Associazioni d’Arma inoltrano direttamente richieste intese ad ottenere l’alto patronato del Capo dello Stato, l’adesione di membri del Governo a manifestazioni organizzate dalle medesime, nonché la concessione di contributi finanziari, ecc. Si prega richiamare ancora una volta i dipendenti organi locali sulla inutilità di tale procedura, in quanto la Presidenza del Consiglio rimette sempre tali richieste a questo Ministero per le conseguenti valutazioni, che, ovviamente, non possono essere prese che dopo aver sentito le Presidenze Nazionali delle Associazioni interessate, con evidente dispendio di tempo, di corrispondenza, di spese postali, ecc. Gli stessi inconvenienti si verificano allorché gli organi periferici inoltrano le loro richieste a questo Ministero, trascurando anche di informare le Presidenze Nazionali delle loro iniziative. In conseguenza di quanto sopra si pregano le Associazioni in indirizzo di voler impartire le disposizioni del caso richiamandosi alle norme precedentemente emanate delle quali si riconferma la piena validità. Si fa presente, con l’occasione, che in avvenire ulteriori richieste che le Sezioni dipendenti dovessero far pervenire direttamente alla Presidenza del Consiglio od a questo Ministero, saranno restituite ai mittenti affinché le inoltrino secondo i canali previsti».
Il Segretario Centrale
Gen. Carlo Gerra
NOTIZIE VARIE
* L’Alpino ministro on. Piccoli ha inaugurato il 12 settembre - a quota 1.400 del Passo delle Fittanze, in Comune di
Erbezzo - un monumento dedicato agli alpini e a tutti gli altri nostri Caduti, scolpito in pietra della Lessinia
dall’alpino Giuseppe Cinetto e che misura sedici metri di altezza. Promotori dell’opera sono stati i gruppi veronesi
dell’ Ana e la realizzazione è dovuta alla Comunità della Lessinia con la collaborazione di vari enti veronesi e
trentini.* Una staffetta di alpini, partita il 31 ottobre dal sacrario militare di Timau, nell’Alta Carnia, ha recato la «Fiaccola della fraternità» lungo l’itinerario dei principali cimiteri italiani e stranieri del Friuli e della Venezia Giulia, fino all’Ossario di Redipuglia dove - il 4 novembre - si è svolta la consueta cerimonia solenne.
* Con un raduno svoltosi il 24 ottobre è stato ufficialmente inaugurato il Gruppo alpino di Chiarano e Fossalta, aderente alla Sezione di Treviso. Madrina del gagliardetto è stata la signora Rosetta Biglia, vedova del colonnello degli alpini comm. Guido Biglia; il rito religioso è stato celebrato da mons. Paolo Bolzan, già cappellano militare nella Julia durante la campagna di Grecia. Brevi discorsi sono stati pronunciati - oltre che da mons. Bolzan e dalla madrina - dal sindaco Andrea Dario, dal capogruppo Lelio Dal Pos e dal presidente della Sezione cav. Cattai.
* Nel corso di una ben riuscita cerimonia è stata benedetta la bandiera della Sezione di Breda di Piave dell’Associazione dei combattenti e reduci. Oltre al sindaco avv. Antonio Merlo, erano presenti il col. Pietro Dall’Oglio presidente della Federazione provinciale dell’Ancr, rappresentanze di marinai, di alpini e di altre associazioni; la benedizione della bandiera - della quale è stata madrina la signora Clelia Biadini, vedova di un valoroso caduto - è stata impartita dall’arciprete don Bruno Torresan.
* Adolfo Artuso di 51 anni, nativo di S. Zenone degli Ezzelini e residente a Torino, è partito il 22 ottobre dal capoluogo piemontese raggiungendo a piedi Roma per far pervenire a Paolo VI una targa in ceramica raffigurante «Il camminatore». Il bravo alpino trevigiano, reduce della ritirata di Russia, ha pure deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria.