1972 Inaugurato il Bosco delle Penne Mozze
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INAUGURATO IL BOSCO DELLE PENE MOZZE
Fiamme Verdi Febbraio 1973
Bosco delle Penne Mozze. Il signor Orazio Piva presso la stele che ricorda il figlio Armando - alpino del Battaglione Val Cismon - immolatosi nell’attentato di Forcella di Cima Vallona il 25 giugno 1967.
Dopo una austera cerimonia svoltasi nel pomeriggio del 7 ottobre 1972 (sono intervenute le rappresentanze dei nostri Gruppi del Quartier del Piave, guidate dal capogruppo cav. A. Battistella) durante la quale S. E. il Vescovo di Vittorio Veneto mons. Antonio Cunial - già cappellano alpino - ha proceduto alla benedizione del monumento alle Penne Mozze e al Memoriale, con celebrazione della Messa all’oratorio di S. Antonio, la manifestazione solenne per l’inaugurazione del «Bosco» si è svolta domenica 8 ottobre col favore di una bella giornata provvidenzialmente seguita ad un periodo di maltempo.
Alla cerimonia erano presenti - oltre ai gonfaloni delle Città di Treviso e di Vittorio Veneto, decorati di medaglia d’oro al valore militare - il sottosegretario di Stato on. Francesco Fabbri in rappresentanza del Governo, il gen. alpino Giorgio Ridolfi comandante la Zona militare di Treviso, la Madrina signora Loredana Floriani, il col. prof. Enrico Reginato decorato di medaglia d’oro, il sindaco cav. rag. Marcello De Rosso, il col. pilota Ulivi comandante il 2° Stormo, il col. pilota Casa Beltrame comandante la 51a Aerobrigata di Istrana, numerosi ufficiali superiori del Presidio di Vittorio Veneto e di vari altri comandi, i consiglieri nazionali dell’ANA gen. Dal Fabbro, geom. De Paoli, rag. Menegotto e prof. Altarui, il dott. Francesco Jelmoni capo dell’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Treviso, la presidente del comitato provinciale dell’Opera nazionale orfani di guerra, mons. dott. Paolo Chiavacci - già ufficiale alpino combattente, e che ha celebrato la S. Messa, l’avv. Cesare Benvenuti vice presidente provinciale del Nastro Azzurro, dirigenti provinciali dei Combattenti e Reduci, degli ex Internati, degli Artiglieri, dei Marinai, del Genio e Trasmissioni, e di numerose altre associazioni.
Oltre ai presidenti delle Sezioni alpine di Padova, di Treviso, di Vittorio Veneto, era presente il nostro presidente comm. Guido Curto con i vice presidenti avv. Travaini e ten. col. Piasenti intervenuti con il segretario G. B. Bozzoli e vari consiglieri e capigruppo; con il nostro vessillo erano numerosi i gagliardetti dei Gruppi dipendenti.
Gli onori militari sono stati resi da un picchetto del 6° reggimento di artiglieria da montagna.
Ottime le esecuzioni di canti del Coro dell’ANA di Vittorio Veneto, diretto dal m° Efrem Casagrande, e gli inni ugualmente eseguiti con bravura dalla Banda musicale di Cison diretta da Don Venanzio Buosi.
Dalla balconata antistante il grande Crocifisso hanno parlato il sindaco di Cison e, dopo la Messa (sono pure stati elencati i nomi dei Caduti per i quali è stata già realizzata la singola stele), il presidente della Sezione di Vittorio Veneto dott. Salvadoretti; il discorso ufficiale è stato pronunciato dal sottosegretario on. Fabbri.
La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione del «silenzio» fuori ordinanza e con la visita alla zona di rimboschimento (opera eseguita a cura dell’Ispettorato Dipartimentale delle Foreste di Treviso) e del primo gruppo di stele realizzato quest’anno.
Un rinfresco è stato offerto alle autorità nella sala dell’Enal, e in tale occasione è stato distribuito il libro che M. Altarui - direttore del nostro giornale - ha scritto sulla partecipazione delle Penne Nere trevigiane alla guerra 1915-18.
Quattro cucine da campo hanno preparato un abbondante rancio per i partecipanti.
Il Bosco delle Penne Mozze è stato meta, anche nel pomeriggio della giornata inaugurale e nelle domeniche successive, di numerose visite di congiunti di Caduti e di alpini di varie Sezioni.