1972 La nostra baita
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LA NOSTRA BAITA
Fiamme Verdi Settembre 1972
Un aspetto del pianerottolo del primo piano. (Foto Vinera)
Il lato della sede su Via Beccaruzzi
La sala delle riunioni. E’ in corso l’applicazione delle tende e la collocazione dei quadri ed altri ricordi della vita associativa. (Foto Vinera)
Noi crediamo, e di ciò ne siamo profondamente convinti, che l’opera più bella, più grande, più meritoria e meravigliosa, che abbia fatto il comm. Guido Curto, nella sua infaticabile attività di Presidente della nostra Sezione, sia stata quella di darci una sede.
Una sede alpina tutta nostra e solamente nostra, ove potremo trovarci, incontrarci, scambiare i nostri ricordi, affratellarci, riunirci nel completamento dei nostri affetti e dei nostri ideali.
E l’ha voluta Lui, solo Lui, perchè quando ha portato l’idea in Consiglio, ha trovato una compagnia di scettici, increduli, meravigliati e perplessi davanti ad un onere così immenso e ad un impegno così formidabile.
Ma da vecchio e caparbio alpino che non molla l’appiglio roccioso su cui ha messo le mani, stringendo i denti con la ferma volontà dell’uomo di carattere, è riuscito a convincere tutti e da farne anzi dei paladini entusiasti. E’ giusto quindi dire che l’ha voluta per noi, per coronare un’opera grandiosa nell’anno del centenario, per la intima soddisfazione di avere fatto opera meritoria per la sua Sezione.
Grazie Presidente Te ne siamo veramente grati e riconoscenti, poiché senza la tua ferma decisione non avremmo ora la nostra... baita e staremo ancora elemosinando ospitalità da una sala parrocchiale ad un bar. Caro Presidente ! Sei anziano è vero, ma giovane nello spirito; hai ancora una volta dato l’esempio e la prova di quanto possa la volontà e la tenacia del «Vecio», del Comandante alpino, cocciuto come i suoi muli, ma che pensa al bene dei suoi ragazzi.
Ma quanta fatica, quante esortazioni, quante raccomandazioni. Meno male che sei attorniato, sia dentro la Sezione che fuori nell’ambiente civile, da persone che ti stimano e ti apprezzano, senza le quali non si sarebbero potuti racimolare i soldi per l’acquisto, soldi in parte resi e in parte ancora da rendere. Ricordo le tue parole: «Conegliano è alpina, vuol bene agli Alpini, troveremo chi ci aiuta; mai disperare». Caro Presidente, con la tua fiducia nel prossimo sei meraviglioso. Ed anche a noi hai dato la fiducia, sicuri nelle tue parole e nella provvidenza. Abbiamo così visto sorgere di mese in mese questa opera grandiosa che per prima cosa è la tua soddisfazione, poi la nostra soddisfazione e il nostro orgoglio.
Quanti ci hanno aiutato a realizzarla? Tanti !
Dalle Brigate Alpine «Cadore» e «Julia» generose e premurose, alla Amministrazione Comunale per lo interessamento del Sindaco dott. Antonello, alle imprese private per lavori, alle ditte fornitrici per materiali vari dai mattoni al filo elettrico, ai professionisti per prestazioni tecniche sui lavori, ai legali per volture e passaggi di proprietà, a privati cittadini, ecc., avvalorando così la frase del Presidente: «Conegliano vuol bene agli alpini».
Ma questo eccetera dovrebbe essere lunghissimo, perchè anche riportando l’elenco di tutti quelli che hanno dato e fatto, si incorrerebbe nella mancanza di omettere sempre qualcuno.
In questo elenco di benemeriti non possiamo escludere i nostri Gruppi, che a turno hanno mandato al sabato pomeriggio e anche la domenica dei loro alpini per lavorare, rifare pavimenti, scrostare, intonacare, verniciare, fare impianti luce, ecc.
E che dire di quelli che hanno fatto progetti e disegni, diretto lavori, tutti tutti sacrificando tempo e anche denaro per la loro casa, che è la nostra casa e di tutti gli Alpini d’Italia, poiché passerà - come da disposizioni di legge - in proprietà dell’Associazione Nazionale Alpini.
Un grazie sincero a tutti voi amici da parte degli alpini d’Italia, avrete la soddisfazione del vostro lavoro, della vostra collaborazione, della vostra partecipazione, il giorno dell’inaugurazione della Baita che avete voluta come si addice a gente che del cameratismo e della fratellanza ne ha fatto vangelo e scopo di vita.
Dove è tale baita? a non più di 300 metri dal Centro, dalla Fontana dei Cavalli, su verso la collina. D’altra parte era logico fosse in salita; ve lo figurate un alpino farsi la sua baita... in riva al mare? A meno che per effetto del miracolo di Cana l’acqua non si trasformi in... ci siamo capiti. Dunque questa baita è su, su, per Via Beccaruzzi, al n … quale? e chi lo sa? Ma che importa quando tutti attorno ci conoscono e sono lieti della nostra vicinanza che porta vita, tanta vita, serenità, allegria e anche un po’ di frastuono durante le nostre.., agitate riunioni?
La casa è quella natale del pittore Francesco Beccaruzzi, gloria e vanto di Conegliano, ora ospitando gli alpini, diventerà ancor più storica e... gloriosa.
Come si presenta poi la nostra sede lo vedrete quando avremo l’onore e il piacere di ospitarvi. Una meraviglia con tutto ciò che si addice ad una Sezione che sente la dignità, il prestigio e il decoro della sua posizione nell’ambito associativo.
Al piano terra, alla sinistra entrando, c’è la «taverna» con relativa cantina (poteva mancare la nostra farmacia, dove il taverniere distribuisce - a pagamento s’intende - medicamenti vari per gargarismi?), alla destra invece il nostro «Sacrario» di ricordi, trofei, fotografie e omaggi alpini. Per una bella scala di pietra si sale al primo piano ove ci accoglie un vasto pianerottolo con un quadro bellissimo di alpini che forse.., diverrà di nostra proprietà (l’abbiamo buttata e chissà che qualcuno non si commuova) e un lampadario immenso, bellissimo, maestoso in ferro battuto, opera di un arrangiamento (ce l’ha insegnato il Generale Perrucchetti). Su questo pianerottolo si apre la porta del salone delle adunanze, ampio e luminoso; la porta della Segreteria collegata con l’Ufficio del Presidente; la porta che conduce ai servizi e al giardino con la sua caratteristica, immensa tettoia stile montanaro. Sempre dal vasto pianerottolo si sale una scala di legno che porta al 2° piano dove trova alloggio la sede del Gruppo Conegliano e un’altra stanza adibita per ora ad archivio, nell’attesa che venga costituita la Sezione sportiva.
Come appare da questa schematica descrizione, la nostra baita è quello che si può dire una sede completa, funzionale, comoda e... vedere per credere.., avanti Signori.
A. Piasenti