1974 Chi sono gli alpini
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CHI SONO GLI ALPINI
Fiamme Verdi Gennaio 1974
Un giudizio del loro Cappellano
don Giuseppe Tonon
cappellano sezionale
cl. 1895 + 25.9.1977
cavaliere di Vittorio Veneto
Quale Cappellano delle Sezioni alpine di Conegliano e di Vittorio Veneto - e per aver vissuto, nel corso di quasi 55 anni, tra gli Alpini in guerra e in pace - mi è doveroso testimoniare il loro sincero ed equilibrato patriottismo, l’amore innato per la Famiglia e il rispetto per il Sacerdote.
In tutti questi anni ho avuto modo di avere la conferma dell’amore vicendevole e del generoso eroismo che caratterizzano le Penne Nere, e di constatare quanto la presenza del Sacerdote sia gradita e sollecitata.
Che i raduni - che seguono festosi dopo tante drammatiche vicende - comportino per taluni qualche bicchiere di troppo, non costituisce motivo di sfavorevoli considerazioni di carattere generale; che gli alpini colgano ogni occasione per cantare non dimostra indifferenza ma una efficace manifestazione espressiva, tanto più che le canzoni alpine sono largamente soffuse di tristezza; che la loro allegria sia talvolta rumorosa non vuol dire che sia insolente ed offensiva.
L’ Alpino rispetta tutti e da tutti esige rispetto.
Anche nei confronti della Religione e dei Sacerdoti gli Alpini hanno sempre avuto un comportamento che nel loro insieme non li può qualificare negativamente. Nei programmi delle loro adunate è sempre prevista la S.Messa che viene celebrata anche se il raduno si svolge in zone disagevoli, e sempre scegliendo una località ove sorge un ricordo di pietà e di religione. Spesso si tratta proprio di chiesette e cappelline costruite dagli Alpini, in molti casi dedicate alla Madonna, la bianca Madre di Dio che viene invocata nella Preghiera dell’ Alpino, e nell’edificazione di queste innumerevoli testimonianze di fede gli Alpini hanno conseguito - con tutta probabilità - un esemplare primato.
Per il prima accennato principio di esigere rispetto, l’Alpino rispetta ogni altra autorità civile e militare, e gli scopi istituzionali della nostra Associazione - vissuti non da «ex» ma con lo spirito di sempre - non possono che venire approvati da tutte le persone oneste.
Colgo l’occasione per porgere a tutti i Soci della Sezione - e alle care loro Famiglie - gli auguri più fervidi per il Santo Natale e il nuovo Anno.
Sac. Giuseppe Tonon