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NOTIZIE
Fiamme Verdi Dicembre 1977
A Brescia il 21-22 gennaio per il 35° della Battaglia di Nikolajewka
Ricorrendo il 26 gennaio 1978 il 35° anniversario della Battaglia di Nikolajewka, la Sezione A.N.A. di Brescia intende ricordare con particolare solennità lo storico evento, chiamando a raccolta i reduci delle gloriose Divisioni Alpine «Cuneense», «Julia», «Tridentina», della Divisione «Vicenza» e dei Reparti militari non appartenuti al Corpo d’Armata Alpino e che hanno partecipato alla Campagna di Russia, onde rendere onore alla innumerevole schiera degli eroici Caduti.
I soci che desiderassero partecipare, possono prendere visione del programma presso la Segreteria della Sezione.
Soggiorno alpino di Costalovara
La riunione del Triveneto è avvenuta quest’anno prima del consueto, anche per dare modo a tutti i Presidenti delle Sezioni invitate di conoscere e visitare il nostro meraviglioso Soggiorno Alpino. A suggerire quest’incontro al 31 luglio, altri non poteva che essere il comm. Barello, Presidente del Soggiorno e della Sezione di Bolzano.
La giornata non era delle migliori, ma il suggestivo, accogliente ed incantevole posto ci fece dimenticare anche la distanza che ci separava da Conegliano. A dir il vero ci siamo trovati in pochini: 13 Sezioni rappresentate su 27, con soli 4 Presidenti sezionali.
Dopo tre ore di feconde discussioni, il comm. Barello ha chiuso la riunione con una raccomandazione molto significativa rammentandoci che il Soggiorno è di «tutti» gli alpini ed è stato fatto a beneficio dei nostri figli, dai 6 ai 12 anni, per un breve soggiorno montano nel periodo estivo.
G. Zanin
A ricordo dei nostri Alpini
Nella ricorrenza del 105° anniversario della fondazione del Corpo degli Alpini (15 ottobre) domenica 16 ottobre nella Chiesetta della Madonna della Neve in Conegliano è stata celebrata una S. Messa in suffragio degli Alpini scomparsi. Dopo il rito religioso il celebrante Don Guerrino, cappellano del collegio Maria Immacolata, ha ricordato tutti gli alpini che si trovano nel paradiso di Cantore, in particolare Don Giuseppe Tonon, cappellano della nostra Sezione che recentemente ci ha lasciati, e l’ex presidente della Sezione Comm. Guido Curto.
Don Guerrino, richiamandosi alle letture ed al Vangelo ha posto in evidenza, con particolare calore, l’utilità della preghiera anche se fatta con poche parole e loro che ci hanno preceduto, in quanto la preghiera ci avvicina a Dio e ci fa sentire più buoni.
Presenti numerosi soci alpini e capigruppo con gagliardetti.
Durante l’elevazione un giovane alpino ha eseguito il silenzio fuori ordinanza.
RE – BRU
Lettere in Redazione
29-6-1977
Alla redazione del giornale «Fiamme Verdi».
e.p.c. Al consiglio gruppo alpini Parè.
Spett. Redazione.
In merito all’articolo apparso sull’ultimo numero di «Fiamme Verdi» che si riferisce al gruppo Parè, e firmato «N.C.» vorrei precisare quanto segue.
1) Nella bozza che ho consegnato all’alpino Steno Bellotto, non mi sono mai sognato di definirmi assieme a Zanella «infaticabile» non è nel mio modo di fare (chi mi conosce lo sa) darmi titoli di nessun genere e tanto meno di quel genere.
2) Le cose del nostro gruppo si fanno e si disfano tutti assieme, è perciò ingiusto e antipatico dare meriti a singole persone quando i meriti sono per tutti uguali.
3) Il succo del mio articolo era incentrato sul fatto della partecipazione alpina dei vari gruppi, escluso quello di Parè che era ovviamente presente, e quello di Conegliano che ha partecipato molto numeroso. Questo perché alle varie manifestazioni (anche ufficiali della sezione) cui ho partecipato da qualche tempo a questa parte, ho purtroppo visto pochissimi capelli alpini.
4) Vi sarei perciò grato se voleste (anche in base alla legge sulla stampa) correggere certe inesattezze apparse nel succitato articolo, inesattezze che mi hanno dato e mi danno non pochi ed immeritati fastidi.
Distinti saluti,
il seg. gruppo Parè
NICO CUSIN
Caro Cusin,
chiedo scusa se La de finisco «caro»
(stavo addirittura dandoLe confidenzialmente del «tu»; cosa che mi è invece consentita con il Presidente nazionale dell’ANA), sperando che non ravvisi in ciò una preferenza rispetto agli altri Soci del Gruppo di Parè di Conegliano.
Riporto quindi integralmente la Sua protesta, senza arrischiarmi di correggerne gli errori e nell’intendimento di correggere invece i lamentati sbagli da noi commessi nel citato articolo riguardante la disputa del ...
Mi strugge il cuore che tali inesattezze Le abbiano dato e Le stiano dando non pochi ed immeritati fastidi (ma scusi: non è più semplice mandare a quel paese chi tali immeritati fastidi Le ha dato e Le sta dando?), e mi fa incazzare il fatto che tra Alpini si voglia esigere rettifiche «in base alla legge sulla stampa» solo perché la redazione si è permessa di definire «infaticabili» il capo gruppo e il segretario di Parè. Spero ora che migliaia di alpini della Sezione di Conegliano non mi contestino di aver pubblicato la Sua lettera egregio signor Cusin - che contiene poco simpatici apprezzamenti sulla partecipazione di «capelli alpini» alle varie manifestazioni («anche ufficiali della sezione »).
Concludo estendendo il giudizio di infaticabilità a tutti i signori Soci del Gruppo di Parè, e porgendo le scuse a nome della Redazione.
Personalmente invece, quale direttore responsabile, mi accorgo di essere stato stupidamente irresponsabile ad accettare di riprendere ad interessarmi di un giornale avente siffatti lettori.
M. Altarui
e alla Presidenza
Caro Presidente Vallomy, sono la moglie dell’alpino Raimondo di Sanremo, friulana, e Le scrivo per chiederLe un favore. Vorrei dire al geom. Chies, Suo vice presidente, che gli sono immensamente riconoscente per la sua pazienza e generosità usata nei confronti dei miei cari genitori nel ricostruire la nostra casa paterna, che con il terremoto fu distrutta al 90%.
So che all’alpino Chies non faccio un regalo con queste poche righe, conoscendo la sua modestia, ma La pregherei sig. Presidente di voler pubblicare questo mio grazie che gli estendono anche i miei genitori, fratelli e nipoti, e non solo per aver ricostruito la nostra casa in un momento e condizioni estremamente disagiate, ma prima ancora per la serenità e fiducia nel futuro che con la sua presenza aveva portato in casa nostra e nei nostri cuori. Con l’augurio che il Suo bel «Notiziario Sezionale» possa ospitare questo mio breve scritto, La saluto molto cordialmente.
Celina Del Negro Raimondo
Lettera che ben volentieri pubblichiamo, aggiungendo il nostro beneaugurante saluto per la gentile mittente e per i suoi cari.