1987 Riunione dei veci del Battaglion Cadore
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Riunione dei “Veci” del Btg. Cadore
Festeggiato il 34° anniversario della sua ricostituzione
Fiamme Verdi Dicembre 1987
Il 23 agosto i veci cadorini sono tornati lassù fra i verdi prati ed i folti boschi che circondano le dolo mitiche cime care al Vecchio. Non vi sono tornati per scopi turistici o fungaioli, ma per rivedersi e stringersi intorno con affetto e nostalgia ai “figli alle armi” ed insieme festeggiare la ricostituzione del loro glorioso Battaglione. Il Ten. Molinari quest’anno dovette suonare l’adunata con una settimana d’anticipo per evitare l’accavallamento con il raduno dei reduci della 5a Divisione Alpina PUSTERIA”, organizzata dalla sezione di Trento a Cavalese per il giorno 30 Agosto. Molti credevano che questo spostamento di data causasse una minore partecipazione; fortunatamente, i ”veci’ con mogli, figli e nipoti sono venuti ugualmente numerosi, dimostrando attaccamento e spirito di collaborazione.
Quest’anno la nostra riunione aveva un particolare valore, coincidendo con il centenario del nostro glorioso 7° Regg. Alpini, del quale il “Battaglione CADORE” ne fu nucleo primogenito.
Fra i numerosi e graditi presenti alla manifestazione oltre al Gen. Cauteruccio, comandante della Brg. CADORE, c’erano anche tre generali che già comandarono il Battaglione, Bisignano, Pacotti e Zaro; c’era persino un rarissimo generale veterinario, che prestò servizio con la nappina rossa “un quarto di secolo fa, Umberto Pellegri. Anche i colonnelli Simonini e Zandomenighi ci fecero cosa gradita con la loro presenza. Fece gli onori di casa il nuovo comandante T. Col. Scozzaro con cordiale ed un po’ emozionata signorilità.
Alle 9.30 riunione in piazza Tiziano a Pieve di Cadore, S. Messa nella chiesa arcipretale, celebrata dal saggio ed ospitale mons. Saguì, onori alla bandiera del comune di Pieve, decorata di antica M.O. al V.M., corona ai Caduti cadorini, poi, con banda della “CADORE” in testa, corteo fino alla caserma “Calvi” a Tai. Traffico bloccato sulla Nazionale, e tutti, autisti compresi, che applaudivano e fotografavano.
Alla “Calvi” c’era pure tanta gente che aspettava; schieramento, onori al comandante di Battaglione, alle bandiere, deposizione di corona ed omaggi floreali al cippo del Caduti del “CADORE”. Breve discorso di saluto da parte del T. Col. Scozzaro. al quale rispose il vecio” Molinari, ringraziando per l’ospitalità e la preziosa collaborazione, per elogiare i reparti delle brillanti escursioni estive sulle “Tre cime di Lavaredo” e sul “Paterno”. Un affettuoso e fiducioso saluto ed augurio al T.Col. Scozzaro, per il suo nuovo periodo di comando, ed un amichevole grazie al Gen. Cauteruccio per il suo valido, ma troppo breve periodo di comando, con l’augurio più fervido per il suo nuovo importante incarico. I due discorsi, contenuti in sette minuti, furono applauditissimi. Onori di ritorno e “rompete le righe”. Quattro ciacole, una pacca, un po’ d’emozione a rivedere vecchi amici, poi tutti a tavola per un ottimo “rancio speciale”.
Atmosfera serena e festosa — alle 15.30 la caserma “Calvi” era ritornata al suo ritmo normale. — Tutto bene, come sempre.
Un vecio del “Cadore”