1988 Un ricordo per ricordare
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Un ricordo ... per ricordare: Monumento al Soldato d'Italia
Fiamme Verdi Giugno 1988
L’anno che viviamo , per il nostro Paese, altamente significativo sotto l’aspetto storico: ricorre infatti il 70° anniversario della “battaglia del Piave” o, come definita da alcuni storici”Battaglia d’Italia”, presupposto per la conclusione della Grande Guerra.
Traendo spunto dalla ricorrenza si costituito in Venezia un Comitato per promuovere la costruzione di un monumento atto a tramanda re alle future generazioni un messaggio concreto, più di quanto non potranno essere in grado di inviare importanti cerimonie rievocative che, d’altro canto, sono sempre finì a se stesse.
L’opera, affidata alla maestria dello scultore veneziano Gianni Aricò, propone i momenti salienti della vita dell’uomo-soldato; essa deve essere considerata come un riconoscimento alle vecchie generazioni ed dedicata a tutti i giovani che, in pace o in guerra dai più ricordati ai dimenticati, abbiano servito in uniforme la Patria.
Il complesso, che verrà inaugurato nel prossimo autunno, nell’ambito delle celebrazioni del 70° anniversario, sorge al Km 31 della S.S. 348 Feltrina nei pressi di Pederobba non lontano dei mausolei nei quali riposano - egualmente onorati - i Caduti di quelli che furono gli eserciti contrapposti e da dove sono visibili e quasi palpabili i campi dì battaglia del Monte Grappa, el Tomba, del corso del Piave e del Montello.
Un complesso di 20 statue fuse in bronzo di dimensioni superiori al naturale nel quale l’acqua, sollevata (lui Piave che scorre abbondanza, crea un effetto particolare; in esso non compaiono armi o residuati bellici e l'uomo-soldato è contraddistinto dal classico elmetto del fante.
Dice il maestro Aricò: E' un monumento dedicato al Soldato ma è anche un monumento al Piave ed alla vita. Naturalmente io — prosegue lo scultore alpino della Julia — non ho vissuto la Grande Guerra e tuttavia, sulla narrazione fatta dai “veci”, riesco ad ottenere una partecipazione di riflesso, a livello di sentimenti delicati, ormai addolciti poiché, superato il pathos, a distanza di anni non rimane che il sedimento umano di quei momenti..
Il finanziamento dell’opera, dice dal canto suo il montagnino Gen. Edoardo Giani Presidente del Comitato, basato su contribuzioni volontarie con il preciso scopo di far sentire singoli, gruppi, associazioni, industrie ed enti vari compartecipi alla realizzazione di un’opera che deve essere particolarmente sentita; i nominativi di tutti coloro che avranno effettuato contribuzioni o avranno prestato la loro opera, verranno raccolti in un Albo d’Oro che verrà custodito presso il Comune dì Pederobba che, d’altro canto, molto sta facendo per la realizzazione del basamento.
Per l’occasione sono state fuse medaglie in bronzo ed argento, firmate dal maestro Aricò, che verranno offerte, quale “ricordo”.