1990 Incontro di vecchi commilitoni
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INCONTRO DI VECCHI COMMILITONI ALPINI SUPERSTITI DELL’ULTIMA GUERRA
Omaggio alla M.O. Pietro Maset
Omaggio alla M.O. Pietro Maset
Fiamme Verdi Dicembre 1990
Sono 12 anni che puntualmente ci troviamo per ricordare i nostri cari amici che ci hanno lasciato durante i tristi anni di guerra e per festeggiare serenamente, con le nostre gentili consorti; ringraziando Dio della gratificazione di una lieta esistenza. Quest’anno il “raduno” è avvenuto a Conegliano, dopo i precedenti incontri effettuati in altre località: Trieste, Gorizia, Cargnacco, Udine, Venzone ecc..
Gli amici ufficiali e sottoufficiali della “vecchia Julia”, sono stati entusiasti di poter nuovamente ammirare la “Perla del Veneto” e visitare la stupenda sede della nostra sezione, recentemente ristrutturata, dove oltre a ricevere “un goto de bona siera” - da parte soprattutto del vice-Presidente Nino Geronazzo, di Giovanni Daccò e Mario De Marchi - hanno potuto degustare un bicchiere di buon prosecco, rimanendo stupiti dell’ordine e delle numerose sale convenientemente arredate.
L’organizzazione da me curata in collaborazione con il capo gruppo Maschietto ed alcuni amici alpini del gruppo M.O. Maset, prevedeva tre brevissimi significativi
momenti, rivolti soprattutto a ricordare il nostro commilitone, cittadino coneglianese, Pietro Maset, morto in combattimento a Budoia (Malga sul Campo - Pian Cavallo) il 12 aprile 1945, meritando alla memoria la medaglia d’oro, nel periodo in cui era comandante della 5a divisione partigiana Osoppo Friuli. Altre decorazioni Maset aveva guadagnato con l’8 °Regg Alpini: due medaglie di bronzo a Quota 2026 di Briaza (fronte greco), e sul fronte russo a Nowo Kalitwa - Don il 26 dicembre 1942, successivamente meritò la medaglia d’argento sempre sullo stesso fronte il 17 gennaio 1943.
Pietro Maset è una delle figure più sublimi non soltanto della nostra sezione ma dell’intero Corpo degli Alpini. Il suo nome è, come la stessa massima ricompensa al valor militare attesta, tramandato alla storia in un’ipotesi leggendaria, tanto è stato intensamente vissuta la Sua vita militare, iniziata quale semplice soldato del genio e conclusa quale capitano degli Alpini, tra i più eroici ed amati.
In primo luogo ci siamo recati al monumento ai Caduti di tutte le
guerre di Scomigo a deporre un mazzo di fiori; altro mazzo di fiori è stato posto sulla lapide delle scuole elementari, intitolate appunto alla MO. Maset, alla presenza degli alunni e delle loro insegnanti. Infine il terzo è stato collocato sulla tomba del “Maso” (così soprannominato qu.ando era comandante partigiano). E di fronte alla sua sepoltura il prof Bertogna ha voluto, con sentite e commosse parole, ricordare l’eroico ufficiale alpino, che come pochi altri seppe offrire tutto il suo valore e trasmettere la serenità e il coraggio ai suoi alpini, e il senso di amicizia ed affetto a tutti coloro che lo circondavano.
Tra gli altri erano presenti il generale Cappello, il generale dei C.C. (amico degli alpini) Vittorio Vettorazzo, il fratello Guido capitano alpino, reduce di Russia, scrittore e già vicepresidente della sezione di Trento; e naturalmente l’organizzatore dei nostri incontri il capitano Luigi Bertogna.
Un particolare contributo all’organizzazione è stato dato da Serena, Zambon e Zanchetta. Erano presenti i gagliardetti di Ogliano e di Conegliano M.O. Pietro Maset.
Il “convegno” si è concluso con uno speciale “rancio”, durante il quale abbiamo potuto rinverdire i tempi passati e soprattutto - abbracciandoci - ci siamo salutati con un “arrivederci!”
Mario Longhino