1991 Giano91: la prima esercitazione di protezione civile
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4-5 maggio 1991 (GIANO91)
Fiamme Verdi Dicembre 1991 di Sandro Rui
Inizia la prima esercitazione organizzata dal comitato di P.C. coneglianese, denominata
GIANO91, con campo base presso le piscine del comune, dove abbiamo simulato la
ricerca ed il soccorso di persone durante un'alluvione. La nostra presenza è
stata di 45 volontari ed abbiamo operato con squadre di soccorso medico.
PROTEZIONE CIVILE: cronaca di un intervento
ESERCITAZIONE GIANO 1991
ESERCITAZIONE GIANO 1991
Il 4 e 5 maggio 45 alpini della Protezione Civile sezionale hanno partecipato alla prima esercitazione organizzata dal Comune di Conegliano DENOMINATA GIANO 1991.
L’intervento ipotizzava un nubifragio di vaste proporzioni che per circa tre giorni investiva la zona del Coneglianese e
Vittoriese provocando uno straripamento del fiume Monticano in via Antoniazzi e in località Colnù con una alluvione
nella zona per circa tre chilometri, che raggiungeva case e scuole con la richiesta da parte del Sindaco dell’invio di
una colonna di soccorso.
Ore 14,30 siamo tutti fermi nel piazzale dell’ex Caserma San Marco in viale Spellanzon pronti ad intervenire. Nel piazzale ci sono Soccorritori, la Croce Rossa, i Radiofonisti, i Campeggiatori con i loro camper e noi. Si ricevono gli ultimi ordini.
Ore 15.00 inizia l’incolonnamento e la partenza verso la località delle piscine dove verrà allestito il campo base. C’è un gran movimento, tutti si danno un gran da fare anche sotto la pioggia che non ci lascerà, mai per tutta la giornata di sabato. Alcuni alpini partono per allestire un “Campo Avanzato” a meta della zona alluvionata che servirà come supporto medico ai feriti più gravi.
Ore 16.00 il Campo Base è allestito. Si formano le squadre, Otto per l’esattezza, che dovranno perlustrare la zona e censire le famiglie colpite dal disastro.
C’è un po’ di apprensione e di paura di non riuscire a fare le cose per bene ma è normale anche perchè da parte nostra l’esercitazione è stata presa seriamente, Partono le squadre che hanno il compito di trovare alcune persone
disperse durante l’alluvione.
Dopo una mezz'ora arriva il primo ferito con un’autoambulanza che viene portato nella tenda adibita a pronto soccorso. Tutto bene il finto ferito è stato medicato dalla squadra di soccorso in modo egregio.
Fino alle 20.30 ne arrivano altri il nostro medico sembra soddisfatto. La cucina da noi allestita, una vecchia rotabile, funziona come posto di ristoro e distribuisce caffè e te. È molto frequentata anche perché piove e fa freddo.
Il Campo Base sembra un cantiere al lavoro.
Dalla tenda comando parte l’ordine di rientrare, sono le 20.30.
Ecco arrivare i soccorritori, Sono bagnati e stanchi davanti ad un panino e un caffè caldo ma sono contenti, si scambiano idee ragionando di cosa hanno sbagliato...
È tardi e fa freddo, decidiamo di andare al Campo Avanzato dove operano un nostro medico e dei nostri soccorritori e dove soprattutto c’è un posto riscaldato.
Mangiamo una pastasciutta fatta al momento, scherziamo raccontiamo gli episodi della giornata facciamo qualche critica.
Ore 22.30 arriva un messaggio radio che chiede rinvio di una squadra per ricercare un disperso.
In pochi minuti siamo pronti per partire nella zona dove dovrebbe esserci il malcapitato. Dopo un’ora viene trovato e soccorso.
Arriva un’autoambulanza e viene portato al “Campo Base” nella tenda del Pronto Soccorso.
E l’una ci mettiamo a dormire anche perché domani sarà una giornata dura.
Ora 6.30 si riparte per il campo base dove vengono ricomposte le squadre per riperlustrare la zona.
Per fortuna è arrivato il sole e timidamente qualche persona viene a far visita al campo. fa piacere vedere le persone curiosare fra le tende e fare un sacco di domande, speriamo si siano rese conto di quello che stiamo facendo.
Ci fa visita anche il nostro Presidente Sezionale e si congratula con noi.
Ore 11.30 e si conclude l’esercitazione con il rientro delle squadre.
Siamo un po’ meno tesi e mentre parliamo dell’esercitazione già pensiamo ad altre esercitazioni e a tutto quello che faremo in futuro.
Ore 12.00 mentre aspettiamo l’arrivo del pranzo le autorità salutano e fanno i loro discorsi.
È il momento dei ringraziamenti e un elogio viene fatto: (parole testuali).
Agli alpini della sezione di Conegliano perché senza di loro l’esercitazione non si sarebbe potuta fare.
Mangiamo e subito dopo smontiamo il campo base sotto una leggera pioggia scambiamo ancora qualche parola ci mettiamo in posa per la fotografia di rito e ci salutiamo con un arrivederci.
La esercitazione è terminata siamo tutti soddisfatti. Siamo partiti in 45 che appena si conoscevano ci siamo lasciati in 45 amici.
Ore 14,30 siamo tutti fermi nel piazzale dell’ex Caserma San Marco in viale Spellanzon pronti ad intervenire. Nel piazzale ci sono Soccorritori, la Croce Rossa, i Radiofonisti, i Campeggiatori con i loro camper e noi. Si ricevono gli ultimi ordini.
Ore 15.00 inizia l’incolonnamento e la partenza verso la località delle piscine dove verrà allestito il campo base. C’è un gran movimento, tutti si danno un gran da fare anche sotto la pioggia che non ci lascerà, mai per tutta la giornata di sabato. Alcuni alpini partono per allestire un “Campo Avanzato” a meta della zona alluvionata che servirà come supporto medico ai feriti più gravi.
Ore 16.00 il Campo Base è allestito. Si formano le squadre, Otto per l’esattezza, che dovranno perlustrare la zona e censire le famiglie colpite dal disastro.
C’è un po’ di apprensione e di paura di non riuscire a fare le cose per bene ma è normale anche perchè da parte nostra l’esercitazione è stata presa seriamente, Partono le squadre che hanno il compito di trovare alcune persone
disperse durante l’alluvione.
Dopo una mezz'ora arriva il primo ferito con un’autoambulanza che viene portato nella tenda adibita a pronto soccorso. Tutto bene il finto ferito è stato medicato dalla squadra di soccorso in modo egregio.
Fino alle 20.30 ne arrivano altri il nostro medico sembra soddisfatto. La cucina da noi allestita, una vecchia rotabile, funziona come posto di ristoro e distribuisce caffè e te. È molto frequentata anche perché piove e fa freddo.
Il Campo Base sembra un cantiere al lavoro.
Dalla tenda comando parte l’ordine di rientrare, sono le 20.30.
Ecco arrivare i soccorritori, Sono bagnati e stanchi davanti ad un panino e un caffè caldo ma sono contenti, si scambiano idee ragionando di cosa hanno sbagliato...
È tardi e fa freddo, decidiamo di andare al Campo Avanzato dove operano un nostro medico e dei nostri soccorritori e dove soprattutto c’è un posto riscaldato.
Mangiamo una pastasciutta fatta al momento, scherziamo raccontiamo gli episodi della giornata facciamo qualche critica.
Ore 22.30 arriva un messaggio radio che chiede rinvio di una squadra per ricercare un disperso.
In pochi minuti siamo pronti per partire nella zona dove dovrebbe esserci il malcapitato. Dopo un’ora viene trovato e soccorso.
Arriva un’autoambulanza e viene portato al “Campo Base” nella tenda del Pronto Soccorso.
E l’una ci mettiamo a dormire anche perché domani sarà una giornata dura.
Ora 6.30 si riparte per il campo base dove vengono ricomposte le squadre per riperlustrare la zona.
Per fortuna è arrivato il sole e timidamente qualche persona viene a far visita al campo. fa piacere vedere le persone curiosare fra le tende e fare un sacco di domande, speriamo si siano rese conto di quello che stiamo facendo.
Ci fa visita anche il nostro Presidente Sezionale e si congratula con noi.
Ore 11.30 e si conclude l’esercitazione con il rientro delle squadre.
Siamo un po’ meno tesi e mentre parliamo dell’esercitazione già pensiamo ad altre esercitazioni e a tutto quello che faremo in futuro.
Ore 12.00 mentre aspettiamo l’arrivo del pranzo le autorità salutano e fanno i loro discorsi.
È il momento dei ringraziamenti e un elogio viene fatto: (parole testuali).
Agli alpini della sezione di Conegliano perché senza di loro l’esercitazione non si sarebbe potuta fare.
Mangiamo e subito dopo smontiamo il campo base sotto una leggera pioggia scambiamo ancora qualche parola ci mettiamo in posa per la fotografia di rito e ci salutiamo con un arrivederci.
La esercitazione è terminata siamo tutti soddisfatti. Siamo partiti in 45 che appena si conoscevano ci siamo lasciati in 45 amici.
RICONOSCIMENTO AL DOTT. SAVINO GHIRO
Nei mesi di aprile e di maggio si è svolto, presso la sede sezionale, un Corso per soccorritori tenuto dal dott. Savino Ghiro già primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Conegliano, al quale hanno aderito più di quaranta alpini inquadrati nella Protezione Civile.
In questo Corso, che è durato una trentina di giorni circa, si è voluto spiegare come comportarsi di fronte ad un ferito e mettere in condizioni un soccorritore anche di salvargli la vita. Un mese di lezioni che ci serviranno in caso di calamità naturale dove saremo costretti ad intervenire, a comportarci correttamente nei confronti di qualche sfortunato.
Vogliamo quindi dalle pagine di questo nostro giornale, mandare un ringraziamento al dott. GHIRO che con il suo spirito e la sua disponibilità ha fatto sì che questo Corso divenisse una realtà.
La Protezione Civile sezionale
Nei mesi di aprile e di maggio si è svolto, presso la sede sezionale, un Corso per soccorritori tenuto dal dott. Savino Ghiro già primario del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Conegliano, al quale hanno aderito più di quaranta alpini inquadrati nella Protezione Civile.
In questo Corso, che è durato una trentina di giorni circa, si è voluto spiegare come comportarsi di fronte ad un ferito e mettere in condizioni un soccorritore anche di salvargli la vita. Un mese di lezioni che ci serviranno in caso di calamità naturale dove saremo costretti ad intervenire, a comportarci correttamente nei confronti di qualche sfortunato.
Vogliamo quindi dalle pagine di questo nostro giornale, mandare un ringraziamento al dott. GHIRO che con il suo spirito e la sua disponibilità ha fatto sì che questo Corso divenisse una realtà.
La Protezione Civile sezionale