1995 Gli auguri del presidente
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GLI AUGURI DEL PRESIDENTE
Fiamme Verdi Dicembre 1995
Il Natale che ci stiamo preparando a festeggiare è il Natale del nostro settantesimo anniversario di vita sezionale: è quindi il punto d'arrivo di un anno di celebrazioni che ci ha visto uniti in un difficile impegno organizzativo.
Nel momento in cui mi accingo a porgervi i miei auguri ripenso, con la gratitudine e l'affetto più sinceri, alla concretezza, alla forza che nasce da uno spirito di corpo fraterno e battagliero, alla costante abnegazione e all'entusiasmo che tutti gli alpini della Sezione hanno dimostrato nella lunga serie di manifestazioni per l'importante ricorrenza.
Ancora una volta possiamo pensare con orgoglio che l'anno è trascorso lasciando segni tangibili del nostro lavoro: la cittadinanza di Conegliano gode di un Monticano pulito grazie al massiccio intervento della Protezione Civile, il Gruppo sportivo con le sue attività sta facendo nuovi adepti fra i giovani, i quali si avvicinano sempre più alla Sezione, consci della carica civile e ideale degli alpini; con il giuramento solenne delle reclute della Brigata Alpina Cadore il 4 giugno abbiamo dimostrato la nostra affettuosa solidarietà (simpatia) ai bocia in servizio militare; con la nostra adozione a distanza, 43 bambini lontani potranno festeggiare un Natale diverso e più sereno.
Questi siamo noi alpini: allegri conviviali in compagnia quando si tratta di stare in amicizia, ma impegnati, lavoratori e caparbi quando bisogna lavorare per una causa comune, sensibili e solidali quando un fratello, un debole, un sofferente ci chiede aiuto.
I miei migliori auguri a tutti voi, carissimi alpini in congedo e in armi, alle vostre famiglie, di tenere fede lori, di continuare a credere in questi ideali per vivere un Natale autentico e di speranza.
Un augurio di un anno nuovo all'insegna della vera pace, non bagnata dal sangue, ma conquistata dall'amore fra tutti i popoli.
I nostri focolari siano i precursori di quella fiamma che alimenta costantemente la serenità e la gioia di vivere
Luigi Basso