1996 Anagrafe giugno
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ANAGRAFE ALPINA
Fiamme Verdi Giugno 1996
NASCITE
Gruppo di Bibano-Godega
Dal cielo è piovuta una nuova stellina: ESTER, per la gioia di papà Fabrizio e mamma Anna Maria.
Gruppo di Codognè
Fiocco azzurro in casa del socio Paolo ROSSETTO e della sua gentile sposa Monica per la nascita dello “scarponcino” ANDREA,
Fiocco rosa invece in casa del socio Flavio MARCON e della dolce “metà” Paola per l'arrivo della “stellina” ILARIA.
Così tanta letizia ha invaso il focolare del socio Daniele BUSIOL, per il regalo che gli ha fatto la sua cara mogliettina Gladys di una “stella alpina” AGNESE.
Gruppo di Collalbrigo
Grande festa in casa del socio Lino ZANCO e della sua cara consorte Vincenza, è arrivata YLENIA.
Gruppo di Collalto
Fiocco rosa anche in casa del socio Domenico COLLET e signora Claudia per l'arrivo della “stellina” GIULIA. Il gruppo partecipa alla loro felicità e a quella dei nonni Valerio e Maria Luigia.
Gruppo di Parè
E' arrivato “l'alpinetto” ALBERTO, figlio del socio Giancarlo RAZZA e della gentile signora Gabriella.
Felicitazioni da “Fiamme Verdi”
ANNIVERSARI
Gruppo di Parè
NOZZE D’ORO
Il socio ANGELO PERENZIN e la sua amata sposa RINA hanno felicemente festeggiato con i loro familiari il cinquantesimo anno di matrimonio.
Gruppo di Collalto
NOZZE D'ARGENTO
Il socio - già capogruppo - VALERIO COLLET e la sua sposa MARIA LUIGIA (madrina del gruppo) hanno solennizzato i loro cinque lustri di vita felice insieme.
Il gruppo si unisce alla loro gioia, augurando loro ancora tanti sereni e lieti traguardi.
LUTTI
Gruppo di Parè
L'alpino Giuseppe SOMERA, classe 1928, è andato avanti. Fondatore del gruppo alpini Parè, consigliere per diversi anni, vice capogruppo negli anni 77-80, ha lavorato a fianco degli altri alpini della nostra sezione sia in Valtellina che in Friuli, a seguito delle calamità naturali che li vi si sono abbattute.
Gruppo di Codognè
Il socio Giuseppe COVRE della “Julia” 3' Art. Mont. “Gruppo Conegliano”, reduce di Russia, classe 1922.
L'artigliere alpino Covre Giuseppe, 3' RGT. Art. da montagna - Julia, Gruppo Conegliano 13a Btr., Classe 1922 - reduce di Russia, ha obbedito anche questa volta alla chiamata, anche se era proprio un ordine al quale non si può mai dire di no! Ad accompagnarlo alla nuova destinazione c'erano, oltre al vessillo sezionale e a 13 gagliardetti, un bel gruppo di Alpini. Il celebrante don Marco Pizzol, parroco di Codognè, era coadiuvato da don Silvio Poloni, ex cappellano militare e amico di famiglia di Giuseppe Covre.
Nell'omelia è stata ricordata la sua vita vissuta nel vero senso della parola e segnata nel 1958 dalla perdita della moglie, poi 8 anni fa dalla scomparsa del figlio Attilio, in un incidente stradale.
Questo Artigliere Alpino, generoso di carattere e permeato di fede ha attinto ai valori con coraggio per affrontare e superare tutte le prove incontrate nel suo cammino.
La sua presenza discreta ma orgogliosa nel Gruppo Alpini Codognè gli ha permesso, in tempo, di apprezzare la sede, quasi ultimata, impreziosita dalle immagini di Bedeschi e del col. Rossotto figure da lui conosciute personalmente durante la campagna di Russia.
Noi del Gruppo Alpini Codognè, grati del suo esempio di vita, gli rendiamo doveroso omaggio, nell'attesa di unirci un giorno in quella spirituale entità, esente da ogni sofferenza.
Gruppo di Collalto
Il nostro capogruppo onorario Giovanni BERNARDI e la sua sposa Virginia (madrina del gruppo) vengono ricordati con grande riconoscenza per la loro generosità e dedizione, ad un anno dalla loro scomparsa.
Gruppo di Conegliano Città
Il Vecio Alpino Angelo TONON, classe 1909, dell'8° Reggimento Alpini ci ha lasciati
Gruppo di Falzè di Piave
Il socio Secondo FREGOLENT è andato avanti.
Così lo ricordano gli alpini del gruppo, attraverso il loro capogruppo Frare.
Caro Condo, permettimi, a nome di tutti gli alpini, di darti un saluto prima della tua sepoltura.
La tua vita, da vero alpino e cittadino, è stata un continuo rispondere “PRESENTE”, e questo non può essere che n esempio per tutti noi.
Nato nel 1909, alla vigilia della grande guerra, hai passato parte della tua fanciullezza da profugo, hai vissuto la tua gioventù nella povertà, condizione che accomunava la quasi totalità della gente di questi luoghi.
Assegnato al 7° Alpini del 1930, richiamato nel '39 al Battaglione Belluno, fosti già un “Vecio” assieme a tanti “bocia”, partisti per il fronte francese nel giugno del '40. Poi la città di Belluno ti ha visto ospite per tutta la guerra, magari di picchetto per onorare i Caduti nei fronti lontani.
Ritornato alla vita civile, alla famiglia numerosa, alla moglie, una montanara alla quale tu eri tanto fedele, un valore spesso ignorato, mentre tu ci dicevi di essere orgoglioso di osservarlo. Hai partecipato alla ricostruzione del nostro Paese. Quando nella povera economia di una famiglia di braccianti agricoli anche il maiale era un grande valore, Tu eri il “bechèr” che compiva il rito della macellazione e che portava un po' di allegria nelle nostre famiglie, specialmente fra i ragazzi. Tu sei stato esempio di convivenza e solidarietà, quella attiva del servizio. Qualunque cosa ti ci si chiedeva, mai una risposta tipo: “non posso”, ma sempre un sincero “SI”, accompagnato da un'aria di ottimismo tipico di chi ha fiducia nella Provvidenza nella quale Tu credevi e manifestavi la serenità, quella che ti ha sostenuto anche nella vecchiaia.
Gli alpini sono stati la tua seconda famiglia, ai quali davi il Tuo affetto ed il Tuo tempo libero, e non poteva essere che così, anche per portare avanti la memoria dei sacrifici Tuoi e di tutti i tuoi commilitoni. Sei stato uno dei soci fondatori del Gruppo di Falzè di Piave nel lontano 1956; sei stato per moltissimi anni consigliere del gruppo; la tua disponibilità, il tuo lavoro in silenzio, l'incoraggiamento che davi ai giovani e meno giovani ci siano di esempio.
Non mi resta che rinnovare a nome di tutti il mio grazie.
Tu, ora sei andato avanti, ad incontrare il Signore delle Cime, nelle braccia della Signora delle Nevi, nella pace di quei luoghi; là continuerai a lavorare e pregare perché, col tempo, tutti noi possiamo incontrarti in quella beatitudine.
Ciao Condo.
Gruppo di Gaiarine
L'emblematico alfiere del Gruppo Silvestro OLIANA ci ha lasciati.
Classe 1925 , appartenne all'8° Rgt. Alpini, Gruppo “Cividale” a Tolmezzo. Ai suoi funerali parteciparono molti alpini ed amici. Il capogruppo Gildo Trivellato lo ha ricordato così:
“Questo è un giorno particolarmente triste per il nostro Gruppo Alpini. Siamo qui a piangere e a salutare il nostro alfiere, il nostro portabandiera, l'Alpino Silvestro Oliana.
Era nato nel 1925, il 17 giugno, nello stesso anno in cui nacque la Sezione di Conegliano.
Giovanissimo venne preso dai fascisti e costretto a Conegliano presso la caserma S. Martino. Finita la guerra, Silvestro passò alla “Julia”, Gruppo Cividale, a Tolmezzo. La “Julia” rimarrà il suo grande amore, era orgogliosissimo di appartenervi.
Fin dal 1956 Silvestro fu consigliere ed alfiere del Gruppo.
L'alfiere è l'emblema del Gruppo, è l'alpino che meglio degli altri deve rappresentare le doti e le caratteristiche della Famiglia Alpina. - Tu caro Silvestro ci rappresentavi bene. Rappresentavi l'animo buono e generoso degli alpini; era sempre un piacere venirti a trovare e stare il tua compagnia.
Rappresentavi la mitezza degli alpini, che sempre si accompagna ad una grande forza interiore.
Raramente alzavi la voce, qualche volta solo per placare gli animi, più spesso dopo la malattia - bastava guardarti in viso e negli occhi per capirti. Rappresentavi l'amore e l'attaccamento alla Famiglia Alpina.
Si scherzava con tutto, ma non con il cappello.
Custodivi tu personalmente il gagliardetto, come fosse una reliquia.
Non mancavi mai, eri sempre presente ed attivo.
E la tua prestanza fisica era un segno rappresentativo per il Gruppo.
Il gagliardetto nostro era sempre il più alto, il più in vista. A chi consegneremo oggi il nostro gagliardetto ?
Non sarà facile sostituirti. Ciao, ti salutano tutti gli alpini.
Grazie per quanto hai fatto per noi.
Grazie per i bei ricordi che ci lasciato.
Un giorno ci rivedremo.
Intanto ti rassicuro che il tuo gagliardetto è in buone mani.”
Gruppo di Ponte della Priula
Viva costernazione ha suscitato l'improvvisa scomparsa del consigliere del gruppo Giuseppe PERENZIN, uomo di grandi qualità umane ed alpine, sempre allegro, dalle battute facili. Portava sempre una ventata di buonumore. Era un grande lavoratore, non si tirava mai indietro nei momenti di bisogno. Il gruppo rinnova alla famiglia il più profondo cordoglio.
Gruppo di Santa Lucia di Piave
Martedì 9 gennaio 1996, una folla addolorata ha accompagnato all'ultima dimora il cav. Giovanni FURLAN, classe 1918, artigliere alpino della 14a Batteria “Gruppo Conegliano”, reduce dei fronti di Albania, Grecia e Russia.
Di umili origini contadine, ha fatto tesoro delle uniche ricchezze avute dalla vita: la generosità e la saggezza derivanti dal suo profondo Credo Cristiano.
Nelle varie comunità in cui ha vissuto, sempre continuo e determinato è stato il suo impegno nelle Associazioni d'Arma e negli altri enti locali a sfondo sociale.
Era, in poche parole, un vero alpino, temprato da una giovinezza segnata duramente dalla guerra e che gli ha permesso di affrontare con coraggio le ultime dolorose pagine di vita.
Alla mesta cerimonia, celebrata dal rev. Don Oreste Nespolo, assieme a Don Giulio Fabris e a Don Corrado Forest, nella chiesa arcipretale di S. Lucia di P., hanno partecipato oltre alle maestranze locali, i gagliardetti alpini dei gruppi di S. Lucia di P., Pieve di Soligo, Collalbrigo, Susegana, S. Vendemiano, D. Fior, S. Maria di Feletto, Mareno di P., Orsago, Maset, Parè, Città di Conegliano, Tempio di Ormelle, Salgareda, Gorgo al Monticano, Oderzo, i gagliardetti delle Sezioni Artiglieri di S. Lucia di Piave, Mareno di P., Conegliano, Colle Umberto, e inoltre dei Paracadutisti e degli ex Internati e dei Combattenti santalucesi.
Ma più di tutto e di tutti, lo ha onorato il “Nostro” Vessillo Sezionale corollato dalla presenza, fra i vari consiglieri, del vice presidente sezionale cav. Battista Bozzoli e del vice presidente vicario nazionale Lino Chies, che commossi gli hanno portato il loro ultimo saluto.
A “NANI FURLAN”
Ora sei là
vecchio alpino,
a contemplare
il verde giardino
dell'Immensità.
Lassù
tra fiori
e frutti
di mille colori,
avrai con gioia
incontrato
quei compagni
che nella tua giovinezza,
sulle rive del Don
avevi lasciato.
Per i tuoi cari,
rimasti in questa esistenza,
avrai già pregato
il Dio
che sempre hai amato
anche quando
nella tua umana sofferenza,
non avevi più
la forza di parlare.
Ora sei là,
caro Nani,
immagine felice
della mia infanzia,
testimone di lotta e dolore,
generoso alfiere
di coraggio e di vita.
E a noi
che ti piangiamo,
sia di conforto
capire quanto
sia grande,
la fortuna
di averti conosciuto.
Renzo Sossai
14 Gennaio 1996
S.Lucia di P.
Gruppo di Soligo
Grande cordoglio ha suscitato tra le penne nere ed amici l'improvvisa scomparsa - a seguito malaugurato incidente stradale del socio Mario POLETTO, classe 1945 dell'8° Rgt. Alpini.
Inoltre il gruppo ricorda, con vivo cordoglio, la dipartita dei seguenti altri soci:
Giuseppe MOSCHETTO, classe 1906, fondatore e consigliere onorario del gruppo.
Ugo DE FAVERI, classe 1929, stroncato da terribile malattia.
Pietro CIETTO, deceduto a seguito malattia incurabile.
La Sezione è unita nel cordoglio ai familiari degli scomparsi.